Statuetta del dio Ptah Pateco in faience verde usata in funzione di amuleto. Il dio era invocato dalle persone punte da scorpioni o morse da serpenti. È spezzata in due frammenti. Il dio ha testa di grandi dimensioni con orecchie prominenti ed è in piedi, nudo con le mani sui fianchi. Sulla nuca ha un appiglio per la sospensione. Denominato Pateco in quanto Erodoto (Storie, III, 37) metteva in relazione il dio Ptah di Menfi con i Pateci, numi tutelari posti sulle prue delle navi fenice.
Coll. D'Albertis
Statuetta del dio Ptah Pateco in faience verde usata in funzione di amuleto. Il dio era invocato dalle persone punte da scorpioni o morse da serpenti. È spezzata in due frammenti. Il dio ha testa di grandi dimensioni con orecchie prominenti ed è in piedi, nudo con le mani sui fianchi. Sulla nuca ha un appiglio per la sospensione. Denominato Pateco in quanto Erodoto (Storie, III, 37) metteva in relazione il dio Ptah di Menfi con i Pateci, numi tutelari posti sulle prue delle navi fenice.
Coll. D'Albertis