L'elmo fa parte del corredo della Tomba 48 bis della Necropoli di Genova. Ricomposto, formato da una lamina di bronzo che presenta alcune lacune. Ha una doppia calotta carenata, impostata su una gola pronunciata verso la base che forma una tesa e termina con un orlo verticale a listello piatto. Sulla sommità è inchiodata una fascetta con due borchie fissata sulla parte sinistra della calotta con tre chiodi ribattuti all’interno. Altrettanti chiodi fissavano una fascetta più piccola sul lato destro. Il tutto doveva avere funzione di fermo per il lophos. Lungo la tesa sono presenti una serie di undici forellini con i quali era cucita la fodera di cuoio. Un foro più grande sul lato destro, a cui doveva corrispondere uno uguale dall’altra parte, doveva servire per legare i lacci del sottogola. All’interno della gola si notano tracce di martellatura indiretta eseguita con uno strumento appuntito e l’impronta dell’anima su cui è stata eseguita la martellatura della lamina. Rinvenuto nella Tomba 48bis della Necropoli preromana di Genova (scavi di via Giulia, ora via XX Settembre)
L'elmo fa parte del corredo della Tomba 48 bis della Necropoli di Genova. Ricomposto, formato da una lamina di bronzo che presenta alcune lacune. Ha una doppia calotta carenata, impostata su una gola pronunciata verso la base che forma una tesa e termina con un orlo verticale a listello piatto. Sulla sommità è inchiodata una fascetta con due borchie fissata sulla parte sinistra della calotta con tre chiodi ribattuti all’interno. Altrettanti chiodi fissavano una fascetta più piccola sul lato destro. Il tutto doveva avere funzione di fermo per il lophos. Lungo la tesa sono presenti una serie di undici forellini con i quali era cucita la fodera di cuoio. Un foro più grande sul lato destro, a cui doveva corrispondere uno uguale dall’altra parte, doveva servire per legare i lacci del sottogola. All’interno della gola si notano tracce di martellatura indiretta eseguita con uno strumento appuntito e l’impronta dell’anima su cui è stata eseguita la martellatura della lamina. Rinvenuto nella Tomba 48bis della Necropoli preromana di Genova (scavi di via Giulia, ora via XX Settembre)