Il cratere fa parte del corredo della Tomba 84 della Necropoli di Genova. Sul lato principale è raffigurato il combattimento tra Bellerofonte e la Chimera. Da sinistra, tre cacciatori: il primo con la gamba alzata su un rialzo, col petaso legato dietro alla nuca. Nella mano sinistra stringe due lance con la punta rivolta verso il basso e l'asta posata sulla spalla. Accanto a lui un secondo di tre quarti, anch'esso con due lance nella sinistra, mentre ne scaglia una terza con la destra. Sul capo porta un elmo orientale riccamente decorato con lunghe paragnatidi e sulle spalle una clamide. Il terzo ha elmo e clamide dal bordo decorato a spirali, nella sinistra tiene due lance e con la destra sta per scagliare un sasso. Al centro, in alto, è raffigurato Bellerofonte a cavallo di Pegaso, sproporzionato rispetto al suo cavaliere che ha appena scagliato la sua lancia contro Chimera. Porta il petaso sul capo, una veste fittamente ricamata, stivali e clamide. Il cavallo è completamente dipinto di bianco mentre le ali e finimenti sono sottolineate da dense pennellate a rilievo. A destra di Bellerofonte si trova Artemide con arco e faretra, corona dorata e chitone riccamente decorato mentre parla con Apollo. Della dea si vede solo la parte superiore del corpo mentre il fratello è a figura intera, ritratto con l'alloro nella mano sinistra e il gomito destro sul ginocchio. I capelli sono trattenuti da una corona di alloro. Dietro Apollo un satiro con leontè svolazzante che alza la mano in segno di spavento. Sul registro inferiore, da sinistra un giovane con copricapo orientale e mantello bordato di nero, protende una lunga lancia uncinata verso la Chimera. Accanto a lui un compagno che sta per colpirla con la lancia proteggendosi con uno scudo a pelta decoratro a scacchi. La Chimera è rappresentata col corpo leonino, la testa di capra rivolta all'indietro trapassata dalla lancia di Bellerofonte e due code serpentine. Dietro Chimera un cacciatore con elmo e chitonisco ricamato, con un grifo sulla fascia all'altezza del petto e teorie di protomi equine sul bordo inferiore. Nella destra tiene due lance mentre con la sinistra si appresta a colpire con un'altra lancia la bestia. Sull'indice si nota un dispositivo per il lancio. a destra un ultimo cacciatore vestito con corto chitonisco, prende lo slancio per lanciare l'arma. Sull'altro cinque cacciatori tutti con clamide e petaso sulla spalla. L'ambientazione naturale è segnalata da arboscelli che fuoriescono dal terreno. Secondo Beazley il cratere sarebbe "vicino al pittore di Pronomos". Rinvenuto nella Tomba 84 della Necropoli preromana di Genova (scavi di via Giulia, ora via XX Settembre)
Il cratere fa parte del corredo della Tomba 84 della Necropoli di Genova. Sul lato principale è raffigurato il combattimento tra Bellerofonte e la Chimera. Da sinistra, tre cacciatori: il primo con la gamba alzata su un rialzo, col petaso legato dietro alla nuca. Nella mano sinistra stringe due lance con la punta rivolta verso il basso e l'asta posata sulla spalla. Accanto a lui un secondo di tre quarti, anch'esso con due lance nella sinistra, mentre ne scaglia una terza con la destra. Sul capo porta un elmo orientale riccamente decorato con lunghe paragnatidi e sulle spalle una clamide. Il terzo ha elmo e clamide dal bordo decorato a spirali, nella sinistra tiene due lance e con la destra sta per scagliare un sasso. Al centro, in alto, è raffigurato Bellerofonte a cavallo di Pegaso, sproporzionato rispetto al suo cavaliere che ha appena scagliato la sua lancia contro Chimera. Porta il petaso sul capo, una veste fittamente ricamata, stivali e clamide. Il cavallo è completamente dipinto di bianco mentre le ali e finimenti sono sottolineate da dense pennellate a rilievo. A destra di Bellerofonte si trova Artemide con arco e faretra, corona dorata e chitone riccamente decorato mentre parla con Apollo. Della dea si vede solo la parte superiore del corpo mentre il fratello è a figura intera, ritratto con l'alloro nella mano sinistra e il gomito destro sul ginocchio. I capelli sono trattenuti da una corona di alloro. Dietro Apollo un satiro con leontè svolazzante che alza la mano in segno di spavento. Sul registro inferiore, da sinistra un giovane con copricapo orientale e mantello bordato di nero, protende una lunga lancia uncinata verso la Chimera. Accanto a lui un compagno che sta per colpirla con la lancia proteggendosi con uno scudo a pelta decoratro a scacchi. La Chimera è rappresentata col corpo leonino, la testa di capra rivolta all'indietro trapassata dalla lancia di Bellerofonte e due code serpentine. Dietro Chimera un cacciatore con elmo e chitonisco ricamato, con un grifo sulla fascia all'altezza del petto e teorie di protomi equine sul bordo inferiore. Nella destra tiene due lance mentre con la sinistra si appresta a colpire con un'altra lancia la bestia. Sull'indice si nota un dispositivo per il lancio. a destra un ultimo cacciatore vestito con corto chitonisco, prende lo slancio per lanciare l'arma. Sull'altro cinque cacciatori tutti con clamide e petaso sulla spalla. L'ambientazione naturale è segnalata da arboscelli che fuoriescono dal terreno. Secondo Beazley il cratere sarebbe "vicino al pittore di Pronomos". Rinvenuto nella Tomba 84 della Necropoli preromana di Genova (scavi di via Giulia, ora via XX Settembre)