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Afrodite pudica

Museo di Archeologia Ligure
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
La statua , proveniente da Villa Giustiniani-Cambiaso, è nuda eccetto che per il panneggio, costituito da frange con un accentuato effetto coloristico, raccolto attorno alle gambe e trattenuto dalla mano destra all'altezza del pube. Il peso del corpo è sostenuto dalla gamba sinistra mentre la destra piegata è spostata verso l'esterno. la testa, ornata da un diadema che la identifica come la dea Afrodite, è volta verso sinistra, come il busto. il braccio sinistro portato in avanti reggeva probabilmente uno specchio. a sinistra un sostegno di a forma di delfino forse cavalcato da un erote. una frattura nella parte posteriore della gamba segnala che era presente un altro sostegno. la capigliatura è resa con tratti di trapano brevi nella tecnica detta "a ponticelli" ed è divisa al centro in due bande che si raccolgono sulla nuca in un nodo. I capelli sono più delineati sul lato destro, veduta principale dell'opera (posta in origine in una nicchia) mentre sul sinistro sono più abbozzati. il volto di forma ovale presenta due riccioli al centro della fronte. Gli occhi, segnati all'angolo interno da un piccolo foro, hanno palpebre spesse circondate da un incavo che rende lo sguardo particolarmente intenso. la bocca piccola è segnata da un leggero infossamento agli angoli mentre il mento rotondo accentua la compattezza del volto. le forme, sobrie, sono più articolate nel ventre e nell'addome. la superficie del dorso è resa in modo piuttosto accurato, meno il tessuto e mentre tra la testa e le spalle è presente un ingrossamento per rinforzare il punto debole dell'opera, particolare tipico della produzione di Pamphilia. La statua era collocata in origine in Villa Giustiniani Cambiaso (Genova Albaro), per poi essere trasferita Palazzo Rosso dopo la guerra quando assieme ad altre opere versava in stato di abbandono nel giardino della villa.
Inventario di museo o soprintendenza (INV)
INVN:
P.R. 344
Fascia cronologica di riferimento (DTZG)
II d.C.