Balilla. Che l'inse!
- Definizione bene (OGT)
-
OGTD:
- handkerchief
-
Identificazione (OGTV):
- opera isolata
- Indicazioni sull'oggetto (DESO)
- Fazzoletto rettangolare con due strisce blu ai margini e al centro la rappresentazione del Balilla insieme alla titolazione.
- Identificazione (SGTI)
- Rappresentazione del giovane di Portoria a torso nudo
- Titolo (SGTT)
- Balilla. Che l'inse!
- Altri inventari (INV)
- Cronologia (DT)
-
DTZS:
- seconda metà
-
DTSI:
- 1851
-
DTSF:
- 1900
-
DTM:
- analisi stilistica
- DTZ
- Notizie storico-critiche (NSC)
- Il fazzoletto “Balilla: che l’inse!” è immediatamente riconoscibile dalla figura del giovane – che, secondo la tradizione, avrebbe forse dovuto apparire ancor più fanciullo – nell’atto di caricare il lancio di una pietra con atteggiamento minaccioso, lo sguardo rivolto fuori campo verso gli invasori, la cui presenza si intuisce pur senza essere rappresentata.
Il soprannome “Balilla” indica il leggendario ragazzo che nel 1746 avrebbe dato inizio a una rivolta contro l’occupazione austriaca, scagliando una pietra contro un soldato. Al grido di “Che l’inse!” (“Che cominci!”), il suo gesto accese la scintilla della ribellione popolare. Ancora oggi, Balilla è considerato un simbolo di coraggio e spirito di resistenza.
Tuttavia, in questo caso, la forza eversiva del personaggio appare mitigata dalla scelta cromatica della bordatura: il fazzoletto, incorniciato dall’azzurro, sembra infatti cercare una forma di legittimazione da parte del potere costituito dell’epoca (siamo nel XIX secolo), richiamando il tipico azzurro dei Savoia.
Nel Museo è possibile osservare anche la fotografia di un bozzetto realizzato da G.B. Cevasco nel 1846, in occasione della Riunione degli Scienziati tenutasi a Genova, al cui impianto iconografico la stampa si ispira chiaramente.
- Tipo scheda (TSK)
- OAT
- Livello ricerca (LIR)
- I inventariazione
- Codice univoco (NCT)
-
Codice Regione (NCTR):
- 07
- Ente schedatore (ESC)
- Comune di Genova
- Ente competente per tutela (ECP)
- S236
- Altro codice bene (ACC)
- cat. 34
- Definizione bene (OGT)
-
OGTD:
- handkerchief
-
Identificazione (OGTV):
- opera isolata
- Identificazione (SGTI)
- Rappresentazione del giovane di Portoria a torso nudo
- Titolo (SGTT)
- Balilla. Che l'inse!
- Localizzazione (PVC)
-
Stato (PVCS):
- Italia
-
Regione (PVCR):
- Liguria
-
Provincia (PVCP):
- GE
-
Comune (PVCC):
- Genova
- Collocazione specifica (LDC)
-
LDCT:
- museo
-
LDCQ:
- civico
-
Denominazione (LDCN):
- Istituto Mazziniano-Museo del Risorgimento
-
Denominazione spazio viabilistico (LDCU):
- Via Lomellini, 11
-
Denominazione raccolta (LDCM):
- Istituto Mazziniano-Museo del Risorgimento
-
Specifiche (LDCS):
- Piano 4;salone
- Altri inventari (INV)
- Cronologia (DT)
-
DTZS:
- seconda metà
-
DTSI:
- 1851
-
DTSF:
- 1900
-
DTM:
- analisi stilistica
- DTZ
- Dati tecnici (MT)
-
MTC:
- Drappo in seta
-
MISU:
- cm
-
MISA:
- 90
-
MISL:
- 80
- Indicazioni sull'oggetto (DESO)
- Fazzoletto rettangolare con due strisce blu ai margini e al centro la rappresentazione del Balilla insieme alla titolazione.
- Iscrizioni (ISR)
-
ISRC:
- di titolazione
-
ISRL:
- Italiano
-
ISRS:
- a ricamo
-
ISRP:
- Margine inferiore
-
ISRI:
- BALILLA. Che l'inse!
- Notizie storico-critiche (NSC)
- Il fazzoletto “Balilla: che l’inse!” è immediatamente riconoscibile dalla figura del giovane – che, secondo la tradizione, avrebbe forse dovuto apparire ancor più fanciullo – nell’atto di caricare il lancio di una pietra con atteggiamento minaccioso, lo sguardo rivolto fuori campo verso gli invasori, la cui presenza si intuisce pur senza essere rappresentata.
Il soprannome “Balilla” indica il leggendario ragazzo che nel 1746 avrebbe dato inizio a una rivolta contro l’occupazione austriaca, scagliando una pietra contro un soldato. Al grido di “Che l’inse!” (“Che cominci!”), il suo gesto accese la scintilla della ribellione popolare. Ancora oggi, Balilla è considerato un simbolo di coraggio e spirito di resistenza.
Tuttavia, in questo caso, la forza eversiva del personaggio appare mitigata dalla scelta cromatica della bordatura: il fazzoletto, incorniciato dall’azzurro, sembra infatti cercare una forma di legittimazione da parte del potere costituito dell’epoca (siamo nel XIX secolo), richiamando il tipico azzurro dei Savoia.
Nel Museo è possibile osservare anche la fotografia di un bozzetto realizzato da G.B. Cevasco nel 1846, in occasione della Riunione degli Scienziati tenutasi a Genova, al cui impianto iconografico la stampa si ispira chiaramente.
- Acquisizione (ACQ)
-
ACQT:
- acquisto
-
ACQN:
- G. Farlani
-
ACQD:
- 1925
- Condizione giuridica (CDG)
-
Indicazione generica (CDGG):
- proprietà Ente pubblico territoriale
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Indicazione specifica (CDGS):
- Comune di Genova
- Documentazione (FTA)
-
FTAX:
- documentazione allegata
-
FTAP:
- fotografia digitale
-
FTAA:
- Lezzi, Simone
-
FTAD:
- 2022
-
FTAN:
- MA_FAZ 01_1025
-
FTAF:
- jpg
- Specifiche di accesso ai dati (ADS)
-
Profilo di accesso (ADSP):
- 1
-
Motivazione (ADSM):
- scheda contenente dati liberamente accessibili
- Trascrizione per informatizzazione (RVM)
-
Data (RVMD):
- 2023
-
Nome (RVMN):
- Istituto Mazziniano-Museo del Risorgimento
- Osservazioni (OSS)
- Cornice in vetro