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Mobile a intarsio

Museo delle Culture del Mondo Castello D’Albertis
Categoria (CTG)
arredo
Tipologia (OGTT)
mobile
OGT
OGTD:
armadio
Ambito culturale (ATB)
ATBD:
Ambito giapponese; manifattura di Hakone
ATBM:
analisi stilistica
Descrizione (DES)
Struttura lignea a ripiani, sportelli e cassetti, rivestita da intarsi lignei eseguiti con diverse essenze in vari colori naturali, in un vasto repertorio ornamentale di motivi geometrici e floreali.
Altri inventari (INV)
INVN:
C.D.A 1583
INVD:
1912
Cronologia (DT)
DTSV:
ca
DTSL:
ca
DTM:
riferimenti biografici
ADTT:
datazione alternativa
ADTD:
Era Meiji (1868-1912)
ADTM:
analisi storica,analisi stilistica
DTZG:
XIX
DTSI:
1875
DTSF:
1880
MTC
MTCM:
legno
MTCT:
taglio- intarsio
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
Legno a intarsi policromi.
Notizie storico-critiche (NSC)
Questo interessante elemento di mobilio fu probabilmente acquistato dal Capitano d’Albertis durante il suo primo Giro del Mondo, negli anni 1877-1878. Rappresenta la piena evoluzione tecnica del pregevole intarsio ligneo a mosaico yosegi zaiku 寄木細工 tradizionalmente praticato fin dal 1635, cioè dall’inizio del periodo Edo (1600 - 1867), ad Hakone, cittadina situata sull’omonimo lago nei pressi del Monte Fuji, nella provincia di Odawara. Alimentato dalle immense riserve di legname pregiato del boscoso territorio circostante, questo artigianato artistico trae origine dalle antiche abilità e dalla cultura specifica dei carpentieri, falegnami e intarsiatori giapponesi che nel secolo VIII entrarono in contatto per la prima volta con i manufatti decorati a intarsio importati per i sovrani nipponici dalla Cina d’epoca Tang (618-906).