Struttura lignea a ripiani, sportelli e cassetti, rivestita da intarsi lignei eseguiti con diverse essenze in vari colori naturali, in un vasto repertorio ornamentale di motivi geometrici e floreali.
Altri inventari (INV)
INVN:
C.D.A 1583
Cronologia (DT)
DTSV:
ca
DTSL:
ca
DTM:
riferimenti biografici
DTZG:
XIX
DTSI:
1875
DTSF:
1880
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
legno a intarsi policromi
Notizie storico-critiche (NSC)
Questo interessante elemento di mobilio fu probabilmente acquistato dal Capitano d’Albertis durante il suo primo Giro del Mondo, negli anni 1877-1878. Rappresenta la piena evoluzione tecnica del pregevole intarsio ligneo a mosaico yosegi zaiku 寄木細工 tradizionalmente praticato fin dal 1635, cioè dall’inizio del periodo Edo (1600 - 1867), ad Hakone, cittadina situata sull’omonimo lago nei pressi del Monte Fuji, nella provincia di Odawara. Alimentato dalle immense riserve di legname pregiato del boscoso territorio circostante, questo artigianato artistico trae origine dalle antiche abilità e dalla cultura specifica dei carpentieri, falegnami e intarsiatori giapponesi che nel secolo VIII entrarono in contatto per la prima volta con i manufatti decorati a intarsio importati per i sovrani nipponici dalla Cina d’epoca Tang (618-906).
Tipo scheda (TSK)
BDM
Codice univoco (NCT)
Codice regione (NCTR):
07
Notizie storico-critiche (NSC)
Questo interessante elemento di mobilio fu probabilmente acquistato dal Capitano d’Albertis durante il suo primo Giro del Mondo, negli anni 1877-1878. Rappresenta la piena evoluzione tecnica del pregevole intarsio ligneo a mosaico yosegi zaiku 寄木細工 tradizionalmente praticato fin dal 1635, cioè dall’inizio del periodo Edo (1600 - 1867), ad Hakone, cittadina situata sull’omonimo lago nei pressi del Monte Fuji, nella provincia di Odawara. Alimentato dalle immense riserve di legname pregiato del boscoso territorio circostante, questo artigianato artistico trae origine dalle antiche abilità e dalla cultura specifica dei carpentieri, falegnami e intarsiatori giapponesi che nel secolo VIII entrarono in contatto per la prima volta con i manufatti decorati a intarsio importati per i sovrani nipponici dalla Cina d’epoca Tang (618-906).
Ambito di tutela MiBACT (AMB)
etnoantropologico
Categoria (CTG)
arredo
OGT
OGTD:
armadio
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
legno a intarsi policromi
Quantità (QNT)
Quantità degli esemplari/degli oggetti componenti (QNTN):
1
Localizzazione (PVC)
Stato (PVCS):
Italia
Regione (PVCR):
Liguria
Provincia (PVCP):
GE
Comune (PVCC):
Genova
Collocazione specifica (LDC)
Denominazione contenitore fisico (LDCN):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Uso contenitore fisico (LDCF):
museo
Complesso monumentale di appartenenza (LDCC):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Indicazioni viabilistiche (LDCU):
Corso Dogali, 18
Denominazione contenitore giuridico (LDCM):
Museo Etnografico Castello D'Albertis
LDCT:
castello
LDCQ:
civico
Note (LCN)
In esposizione: primo piano, dimora.
Inventario patrimoniale in vigore (INP)
Codice inventario patrimoniale (INCP):
C.D.A 1583
Descrizione (DES)
Struttura lignea a ripiani, sportelli e cassetti, rivestita da intarsi lignei eseguiti con diverse essenze in vari colori naturali, in un vasto repertorio ornamentale di motivi geometrici e floreali.
Ambito culturale (ATB)
ATBD:
ambito giapponese; manifattura di Hakone
ATBM:
analisi stilistica
ATBS:
Era Meiji (1868-1912)
Cronologia (DT)
DTSV:
ca
DTSL:
ca
DTM:
riferimenti biografici
DTZG:
XIX
DTSI:
1875
DTSF:
1880
Altri inventari (INV)
INVN:
C.D.A 1583
Altre localizzazioni geografico - amministrative (LA)