Sagoma a botte con doppia fila di borchie a rilievo, ricorrente, a imitazione dei modelli in legno, a partire dall'epoca Ming, insieme alle antiche borchie in metallo proprie dei primi modelli. La faccia inferiore della botte è aperta, il corpo in pesante porcellana è rivestito da coperta azzurra ondulata al tatto a buccia d'arancia. Tutta la superficie esterna è decorata a riserve polilobate di varie sagome e dimensioni- alcune a forma di pipistrello augurale- ritagliate su di un fondo oro a girali verdi, corolle di loto rosa e farfalle multicolori. Accostamenti vivaci "ad arlecchino di uccelli e fiori: peonie, bambù, crisantemi, frutti di lechee, melagrane, in prossimità di rocce e coppie di uccelli e farfalle.
Altri inventari (INV)
INVN:
C.D.A. 1900
INVD:
1912
Cronologia (DT)
DTZS:
prima metà
DTSV:
post
DTM:
analisi iconografica
DTT:
Dinastia Qing
Era Jiaquing (1796-1820)
Daoguang (1821-1850)
DTZG:
XIX secolo
DTSI:
1801
DTSF:
1850
ADTS:
esami stilistico-comparativi
Materia e tecnica (MTC)
MTCS:
porcellana, smalti policromi sopra coperta del tipo famiglia rosa, rosa di Cassio, bianco, celeste, turchese, verde smeraldo e pisello, giallo primula, marrone, rosso di ferro, nero
MTCM:
ceramica
MTCT:
modellatura- cottura- pittura
Notizie storico-critiche (NSC)
La sagoma a botte non compare nè nell'elenco imperiale delle porcellane fornite nel terzo anno del Regno di Tongzhi (1864) nè in quello della dote dell'imperatrice presentato il 23 febbraio 1889 dell'era Guangxu (1875-1908).
Alcuni decori simili alle riserve ricorrono in vassoi appartenuti alla collezione brasiliana di Avellar de Almeida, Barone di Massambarà, appartenente ad una potente famiglia di proprietari di piantagioni di caffè comandate dall'Ordine Imperiale della Rosa.
Tipo scheda (TSK)
BDM
Livello catalogazione (LIR)
P
Codice univoco (NCT)
Codice regione (NCTR):
07
Numero catalogo generale (NCTN):
00280509
Notizie storico-critiche (NSC)
La sagoma a botte non compare nè nell'elenco imperiale delle porcellane fornite nel terzo anno del Regno di Tongzhi (1864) nè in quello della dote dell'imperatrice presentato il 23 febbraio 1889 dell'era Guangxu (1875-1908).
Alcuni decori simili alle riserve ricorrono in vassoi appartenuti alla collezione brasiliana di Avellar de Almeida, Barone di Massambarà, appartenente ad una potente famiglia di proprietari di piantagioni di caffè comandate dall'Ordine Imperiale della Rosa.
Ente schedatore (ESC)
C010025
Ente competente per tutela (ECP)
S21
Ambito di tutela MiBACT (AMB)
etnoantropologico
OGT
OGTD:
sedile
Materia e tecnica (MTC)
MTCS:
porcellana, smalti policromi sopra coperta del tipo famiglia rosa, rosa di Cassio, bianco, celeste, turchese, verde smeraldo e pisello, giallo primula, marrone, rosso di ferro, nero
MTCM:
ceramica
MTCT:
modellatura- cottura- pittura
Apparato iconografico/decorativo (AID)
AIDO:
apparato iconografico-decorativo
AIDA:
Nelle riserve scene di corte in interni/terrazze: letterati suonano il chin, bevono il tè, scrivono su rotoli; dame conversano, suonano il liuto; saggi osservano, inservienti servono il tè. Vasi con fiori di loto, bruciaincenso tripodi nell'arredo.
AIDI:
significati augurali che alludono alla felicita, alla gioia, alla longevità.
AIDD:
Una riserva raffigura scena tratta da rappresentazione del Teatro di Pechino con giovane guerriero con copricapo dalle lunghe penne di fagiano, vasi con loti, scettri ruji e fiori di pesco.
Localizzazione (PVC)
Stato (PVCS):
Italia
Regione (PVCR):
Liguria
Provincia (PVCP):
GE
Comune (PVCC):
Genova
Collocazione specifica (LDC)
Denominazione contenitore fisico (LDCN):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Uso contenitore fisico (LDCF):
museo
Complesso monumentale di appartenenza (LDCC):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Indicazioni viabilistiche (LDCU):
Corso Dogali, 18
Denominazione contenitore giuridico (LDCM):
C.D.A. - Collezione d'Albertis
LDCT:
castello
LDCQ:
civico
Note (LCN)
Esposizione: primo piano ammezzato
Descrizione (DES)
Sagoma a botte con doppia fila di borchie a rilievo, ricorrente, a imitazione dei modelli in legno, a partire dall'epoca Ming, insieme alle antiche borchie in metallo proprie dei primi modelli. La faccia inferiore della botte è aperta, il corpo in pesante porcellana è rivestito da coperta azzurra ondulata al tatto a buccia d'arancia. Tutta la superficie esterna è decorata a riserve polilobate di varie sagome e dimensioni- alcune a forma di pipistrello augurale- ritagliate su di un fondo oro a girali verdi, corolle di loto rosa e farfalle multicolori. Accostamenti vivaci "ad arlecchino di uccelli e fiori: peonie, bambù, crisantemi, frutti di lechee, melagrane, in prossimità di rocce e coppie di uccelli e farfalle.
Ambito culturale (ATB)
ATBD:
dinastia Qing
ATBM:
analisi stilistica
Dati di uso (UTU)
UTUR:
esportazione
UTUF:
ornamentale
UTUD:
inizio XIX secolo
UTUN:
frequente nei decori della porcellana mandarina
Cronologia (DT)
DTZS:
prima metà
DTSV:
post
DTM:
analisi iconografica
DTT:
Dinastia Qing
Era Jiaquing (1796-1820)
Daoguang (1821-1850)
DTZG:
XIX secolo
DTSI:
1801
DTSF:
1850
ADTS:
esami stilistico-comparativi
Altri inventari (INV)
INVN:
C.D.A. 1900
INVD:
1912
Altre localizzazioni geografico - amministrative (LA)
PRVS:
Cina
PRTK:
Asia
TCL:
luogo di provenienza/collocazione precedente
PRVS:
Italia
PRVR:
Liguria
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRCN:
Castello di Montegalletto
PRCU:
C.so Dogali, 18
PRCM:
Collezione di E.A. d'Albertis (fino al 1932)
PRCS:
Dal 1932 cambio di denominazione da Castello di Montegalletto a Castello d'Albertis