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Coppa da punch in porcellana smaltata

Museo delle Culture del Mondo Castello D’Albertis
OGT
OGTD:
coppa
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Grande bacile con pareti curve su basso piede ad anello. Il corpo è in compatta porcellana bianca, le pareti sottili sono rivestite da una coperta liscia bianco-azzurrina. Il decoro è realizzato con smalti opachi sopra coperta, palpabili al tatto, molto graduati alla maniera occidentale del tipo famiglia rosa, rosa di Cassio, giallo primula, verde pisello e smeraldo, turchese, bianco arsenico, rosso di ferro, marrone, nero, oro, blu cobalto, celeste. Scene di corte in giardini interni dei palazzi imperiali decorano l'intera superficie: sulla parete esterna, l'Imperatrice assisa è rappresentata nell'atto di scrivere una missiva, attorniata da una dama di corte e da un letterato con flabello; di fronte due figure maschili stanti sono accompagnate da inservienti e da un palafreniere con cavallo, presumibilmente la rappresentazione di un'ambasciata. Sono visibili sedili da giardino. Senza soluzione di continuità, a sinistra sulla terrazza del padiglione, alcune dame di corte con ventaglio sono in conversazione, altre intente in gioco del go, mentre un'altra reca un liuto avvolto in un drappo accompagnata da due gruppi stanti ancora in conversazione; un inserviente distribuisce cibo e bevande. Oltre la balaustra, si vede un paesaggio con montagne e acqua, pini, bambù, rocce e alberi di banano.
Sul piede fregio a greca; alta bordura con motivi decorativi augurali ripetuti, ricorrenti nella tarda Famiglia rosa: una pietra sonora, qing, delineata da greche contenente coppie di farfalle e peonie, spade con nappe, simboli di uno degli immortali taoisti, tra coppie di scettri, peonie, crisantemi, melagrane, separati da caratteri augurali arcaici ripetuti tre volte. Composizioni di buon auspicio anche con cedro buddhista con nappe, pipistrello rosso, gabbia con coppia di uccelli tra fiori e rocce.
L'orlo della bocca è sottolineato da un filetto in oro. All'interno riserve con bordura a greca terminanti a due teste di dragone che si fronteggiano. Al centro tondo con dame di corte con lanterne e dignitario su una terrazza. Attorno 4 riserve trapezoidali e scene di palazzo. Due di esse raffigurano udienze concesse dalla corte imperiale; nelle altre letterati e concubine. A sottolineare la bocca ancora una fitta giustapposizione di motivi augurali, dipinti con grande cura e attenzione sia al dettaglio che all'armonia dell'impaginazione; si riconoscono grandi pipistrelli blu, monete augurali con nappe, farfalle, peonie e coppie di fagiani multicolori.
Codifica Iconclass (DESI)
44B1511 : 44BB1522 : 48C91 : 44B1522 : 46C13141 : 25F38(PHEASANT) : 25F711(BUTTERFLY) : 25F28(BAT) : 25G41(PEONY) : 25G41(CHRYSANTHEMUM): 25H11
DES
DESS:
scene di corte
SGT
SGTI:
scene di corte
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
CDA 2131
INVD:
1912
DTZ
DTZG:
XIX
Cronologia (DT)
DTZS:
prima metà
DTM:
analisi stilistica,analisi iconografica
ADT:
Dinastia Qing
ADT_BLOCK:
Era Daoguang
DTSI:
1821
DTSV:
post
DTSF:
1850
DTSL:
ante
MTC
MTC:
porcellana smaltata
Notizie storico-critiche (NSC)
Ancora oggi in alcune famiglie patrizie genovesi bassi mazzi di fiori sono composti entro coppe analoghe o altre fungono da cache-pot verosimilmente acquistate a metà del secolo scorso quando il genere doveva costituire una vera moda. Pur riconoscendo un decoro eccessivamente sovraccarico in uno spirito di horror vacui, si riconosce la grande abilità tecnica dei decoratori che all'inizio del XVIII secolo dipingevano rapidamente la parte loro spettante passando immediatamente in consegna il pezzo al pittore successivo, come documentato da Père d'Entrecolles.