Link alla homepage logo musei di genova header

Demolizioni tra Via Dante e Piazza De Ferrari

Centro DocSAI, Collezione Topografica e Cartografica
OGT
OGTD:
Acquerello
Autore (AUT)
AUTR:
Inventore
AUTN:
Raimondi, Aldo
DES
DESS:
Tipologia: Vedute Località: Genova Zona: De Ferrari
Titolo (SGTT)
Demolizioni nella zona di Ponticello
SGT
SGTI:
Recto: Demolizioni tra Via Dante e Piazza De Ferrari
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
1728
DTZ
DTZG:
sec. XX
Cronologia (DT)
DTSI:
1935
MTC
MTC:
acquerello
MTC:
cartone
Notizie storico-critiche (NSC)
«Nel volgere di pochi mesi il centro di Ponticello ha cessato di esistere. Il ricordo della piazza di Ponticello, dei vicoli Dritto Ponticello, Nuovo Ponticello, Morcento, San Defendente, Berrettieri , Borgo Lanaiuoli […], è affidato ormai alle sole carte topografiche, alle fotografie, ai disegni [...]. La Direzione Civica di Belle Arti ha provveduto a mantenere il ricordo della vecchia regione raccogliendo disegni, liberamente eseguiti da artisti e facendo compiere opportuni rilievi». È l’incipit di una relazione che Orlando Grosso pubblicava nel 1937 sulla rivista municipale in cui, nel suo ruolo di direttore dell'Ufficio Belle Arti del Comune di Genova, pur senza dare giudizi di merito sull’operazione di sventramento del quartiere, esponeva dettagliatamente tutte le implicazioni scientifiche, soprattutto di tipo archeologico, che queste demolizioni avevano permesso di rilevare. Ed eccola piazza Ponticello, piena solo di rovine. Proprio dove Raimondi disegna un mucchio di infissi, calcinacci, brani di muratura, ferri divelti, tubature, era collocato il famoso fontanile che fu restaurato, trasportato nel cortile di levante di palazzo Ducale e inaugurato dalle autorità nella sua nuova sede il giorno 24 maggio 1936, subito dopo la sontuosa e partecipatissima cerimonia per la nuova monumentale fontana di Piazza De Ferrari . Il barchile seicentesco, che oggi si trova in piazza Campetto, era fulcro e simbolo di questo popoloso storico quartiere, posto al centro di piazza Ponticello proprio all’imbocco di via Fieschi, la salita che si vede a sinistra della composizione che conduce alla piazza Carignano, dove si scorge la Basilica dell’Assunta.

Persona