Fra le opere stradali che il Comune s’impegnò a realizzare nel 1935, una delle più importanti fu senza dubbio quella della sistemazione di corso Italia che si attendeva da tempo perché la strada, il cui tracciato era stato realizzato ai primi del Novecento, versava in condizioni pessime, poco sicure e indecorose. D’altronde quest’opera era in coerenza con le finalità del piano regolatore del 1932 che intendeva «ridare a Genova il suo mare». I lavori furono di rifacimento radicale di tutto l’assetto stradale. La via fu concepita a due larghe corsie separate da aiuole . La linea tranviaria fu eliminata per non ostacolare la viabilità, verrà fatta passare lungo la strada a monte e attraverso la galleria in costruzione che avrebbe collegato piazza Palermo con via Piave. Panoramicissimo, l’acquerello di Raimondi non rinuncia a rilevare le emergenze che già esistevano sul lungo mare genovese - il Nuovo Lido, l’abbazia di san Giuliano, Boccadasse e la chiesa di san Antonio - e che finalmente saranno piacevolmente accessibili grazie a questa arteria, larga, elegante, arredata di lì a poco con fontane di ceramica colorate, alti lampioni, una ringhiera in stile marinaro e dotata di un ampio marciapiede pedonale.
Fra le opere stradali che il Comune s’impegnò a realizzare nel 1935, una delle più importanti fu senza dubbio quella della sistemazione di corso Italia che si attendeva da tempo perché la strada, il cui tracciato era stato realizzato ai primi del Novecento, versava in condizioni pessime, poco sicure e indecorose. D’altronde quest’opera era in coerenza con le finalità del piano regolatore del 1932 che intendeva «ridare a Genova il suo mare». I lavori furono di rifacimento radicale di tutto l’assetto stradale. La via fu concepita a due larghe corsie separate da aiuole . La linea tranviaria fu eliminata per non ostacolare la viabilità, verrà fatta passare lungo la strada a monte e attraverso la galleria in costruzione che avrebbe collegato piazza Palermo con via Piave. Panoramicissimo, l’acquerello di Raimondi non rinuncia a rilevare le emergenze che già esistevano sul lungo mare genovese - il Nuovo Lido, l’abbazia di san Giuliano, Boccadasse e la chiesa di san Antonio - e che finalmente saranno piacevolmente accessibili grazie a questa arteria, larga, elegante, arredata di lì a poco con fontane di ceramica colorate, alti lampioni, una ringhiera in stile marinaro e dotata di un ampio marciapiede pedonale.