Dell’idroscalo di Genova non è rimasto più nulla se non il toponimo dello sporgente denominato ancor oggi ponte ex idroscalo e qualche rara immagine del tempo.
Era stato realizzato ai piedi della Lanterna nello specchio d’acqua prospiciente la zona della Coscia subito a ovest del già attivo bacino portuale Vittorio Emanuele III, poi Bacino della Lanterna, e dotato di banchine di attracco, officine e hangar di ricovero per i velivoli (Rosso Del Brenna 2014, p. 103, con bibl.). La sua posizione lo rese ben presto di intralcio alla irrefrenabile espansione verso ponente del porto cosicché già nel 1938 Broccardi scriveva: «l'attuale idroscalo, utilizzato dalla sezione locale della R.U.N.A. (Reale Unione Nazionale Aeronautica, n.d.a.) e dalla scuola di pilotaggio, servito dalla linea aerea passeggeri Roma-Marsiglia che effettua viaggi a giorni alterni, ha carattere provvisorio; il completamento del bacino XXVIII Ottobre avrebbe infatti reso impossibile la coesistenza nella stessa zona del traffico della marina mercantile con quello aereo. Alle necessità del traffico aereo sarà quindi provveduto mediante la costruzione iniziata sul finire del 1937 di un completo aeroporto che sorgerà nel tratto di mare antistante la spiaggia di Genova-Sestri, fra lo scoglio di Sant'Andrea (Castello Raggio) a levante e la località Multedo» (Broccardi 1938, p.645) .
Fu attivo, tuttavia, dal 1926 fino al 1957 e poi dismesso e interrato. Nel 1926 l’idrovolante bimotore Dornier WAL partì diretto a Ostia con 26 persone a bordo. Prese così il via il primo collegamento aereo italiano sulla tratta Genova-Roma-Napoli-Palermo. Ben presto i collegamenti si estero alle tratte verso a Gibilterra, via Cartagena-Barcellona-Marsiglia, Tripoli, via Palermo, e Cagliari, via Roma, e poi nel 1955 fu attivato il volo Genova – S.Margherita – Southampton. Il periodo di maggiore attività fu all’inizio degli anni ’30 in cui il traffico passeggeri raggiunse i 4000 passeggeri con 778 voli annui. Nel 1935 l’idroscalo genovese fu tristemente famoso perché vi morì in un incidente durante l’ammaraggio il figlio di Giovanni Agnelli, Edoardo.
Dell’idroscalo di Genova non è rimasto più nulla se non il toponimo dello sporgente denominato ancor oggi ponte ex idroscalo e qualche rara immagine del tempo.
Era stato realizzato ai piedi della Lanterna nello specchio d’acqua prospiciente la zona della Coscia subito a ovest del già attivo bacino portuale Vittorio Emanuele III, poi Bacino della Lanterna, e dotato di banchine di attracco, officine e hangar di ricovero per i velivoli (Rosso Del Brenna 2014, p. 103, con bibl.). La sua posizione lo rese ben presto di intralcio alla irrefrenabile espansione verso ponente del porto cosicché già nel 1938 Broccardi scriveva: «l'attuale idroscalo, utilizzato dalla sezione locale della R.U.N.A. (Reale Unione Nazionale Aeronautica, n.d.a.) e dalla scuola di pilotaggio, servito dalla linea aerea passeggeri Roma-Marsiglia che effettua viaggi a giorni alterni, ha carattere provvisorio; il completamento del bacino XXVIII Ottobre avrebbe infatti reso impossibile la coesistenza nella stessa zona del traffico della marina mercantile con quello aereo. Alle necessità del traffico aereo sarà quindi provveduto mediante la costruzione iniziata sul finire del 1937 di un completo aeroporto che sorgerà nel tratto di mare antistante la spiaggia di Genova-Sestri, fra lo scoglio di Sant'Andrea (Castello Raggio) a levante e la località Multedo» (Broccardi 1938, p.645) .
Fu attivo, tuttavia, dal 1926 fino al 1957 e poi dismesso e interrato. Nel 1926 l’idrovolante bimotore Dornier WAL partì diretto a Ostia con 26 persone a bordo. Prese così il via il primo collegamento aereo italiano sulla tratta Genova-Roma-Napoli-Palermo. Ben presto i collegamenti si estero alle tratte verso a Gibilterra, via Cartagena-Barcellona-Marsiglia, Tripoli, via Palermo, e Cagliari, via Roma, e poi nel 1955 fu attivato il volo Genova – S.Margherita – Southampton. Il periodo di maggiore attività fu all’inizio degli anni ’30 in cui il traffico passeggeri raggiunse i 4000 passeggeri con 778 voli annui. Nel 1935 l’idroscalo genovese fu tristemente famoso perché vi morì in un incidente durante l’ammaraggio il figlio di Giovanni Agnelli, Edoardo.
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
acquisto
Data acquisizione (ACQD):
1936
Luogo acquisizione (ACQL):
Genova
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
FTAE:
Comune di Genova
FTAN:
DO_01_1715
Bibliografia (BIB)
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
Andreana Serra
BIBD:
1017
Citazione completa (BIL)
Disegni per una città moderna. Genova negli acquerelli di Aldo Raimondi. Catalogo della mostra (Genova, Musei di Strada Nuova, 13 ottobre 2017-14 gennaio 2018)
Mostre (MST)
MSTT:
Disegni per una città moderna. Genova negli acquerelli di Aldo Raimondi. Genova, Musei di Strada Nuova, 13 ottobre 2017-14 gennaio 2018