Indigeni della costa Nordovest del nord america (Kwakiutl/ Bella Coola ?)
Descrizione (DES)
Palo totemico suddiviso in quattro sezioni, raffigurante dal basso verso l'alto: 1)la base rettangolare dipinta in verde acqua;
2) il committente che tiene tra le mani un remo dipinto di bianco decorato nella parte inferiore da un cerchio grigio circondato da pallini neri e nella parte superiore da motivi a V sovrapposti color verde acqua. Il volto è dipinto in marrone, la bocca in nero, la parte attorno all'occhio in verde acqua e le sopracciglia in nero;
3) l'aquila con il petto dipinto in bianco e grigio, le zampe in marrone chiaro, l'attaccatura delle ali in marrone chiaro e nero, le ali in verde acqua e marrone, la testa in verde acqua, il becco e le sopracciglia in nero e la fronte in marrone. La parte inferiore dell'orso con le zampe dipinte in verde acqua e parte del corpo in nero e marrone.
4) La parte superiore dell'orso con le zampe dipinte in verde acqua, il corpo in marrone scuro e nero, la testa in marrone scuro e le sopracciglia in nero. La parte inferiore dell'orca con il corpo dipinto in bianco, la testa in nero, la bocca in giallo e l'occhio in arancio.
5) La parte superiore del corpo dell'orca dipinta in bianco e nero. La rana con le zampe dipinte in nero, il corpo e la testa in verde acqua, la bocca e le sopracciglia in nero e la parte intorno agli occhi dipinta in bianco. L'uccello di tuono con il corpo dipinto in bianco e nero, la testa in bianco e le zampe e il becco in giallo.
Cacciatore di balene: raffigurazione del committente;
aquila: simboleggia l'uccello nobile per eccellenza, quindi la potenza e le capacità fisiche e spirituali del cacciatore;
orso: rappresenta il clan di appartenenza;
orca: rappresenta il clan di discendenza;
rana, uccello di tuono: rappresentano gli spiriti adiutori per eccellenza; la rana è rappresentata per le sue capacità e qualità animistiche di poter vivere in due mondi, quello acquatico e quello terrestre; l'uccello di tuono è invece il motivo sublimale ed assoluto delle forze positive della luminosità creativa celestiale.
Altri inventari (INV)
INVN:
N.A.1
INVD:
2006
INVC:
C.D.A.
Cronologia (DT)
DTZG:
1920 -1925
ADTS:
esami stilistico - comparativi
MTC
MTCM:
legno
MTCT:
intaglio- pittura
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
La realizzazione del palo araldico veniva commissionata da un membro di una famiglia di alto rango ad un maestro intagliatore, che prima faceva una copia di dimensioni ridotte, poi intagliava da un tronco d'albero il palo araldico originale che poteva anche raggiungere un'altezza di dieci metri. Successivamente l'opera veniva dipinta con colori naturali. La durata dell'esecuzione si protraeva per parecchi mesi, durante i quali il committente aveva l'onere di pagare lautamente ed in natura l'artigiano.
Osservazioni (OSS)
Secondo quanto dichiarato dalla donatrice è andata perduta l'ultima sezione del palo che era posta sulla sommità e rappresentava un'aquila ad ali spiegate.
Notizie storico-critiche (NSC)
Fino alla fine del XIX secolo l'innalzamento di un palo araldico era accompagnato da un potlatch; gli ospiti fungevano da testimoni, affermando che l'azione era eseguita da una famiglia che ne aveva il diritto poichè il monumento doveva testimoniare la condizione sociale della famiglia, documentando il suo albero genealogico e illustrando la sua storia. Ogni famiglia, attraverso i propri miti vantava la relazione con uno spirito che aveva l'aspetto di un animale. Gli intagli che rappresentavano questi spiriti erano emblemi di famiglia molto simili ad uno stemma europeo medioevale.
I pali araldici erano divisi in tre categorie: 1) a scopo funerario con annessa urna in legno al cui interno erano conservate le ceneri;
2) pali della memoria con lo scopo di ricordare i morti e le grandi feste potlatch;
3) pali collocati sulle spiagge o davanti alle case a indicare una proprietà.
Alcuni assolvevano a più funzioni.
Dopo la diffusione degli strumenti in ferro ad opera dei commercianti europei ci fu più possibilità di intagliare i pali araldici e di conseguenza aumentò anche il loro numero. Nonostante ciò i soli esempi di pali araldici antichi visibili ancora oggi sono quelli conservati all'interno di musei, questo perchè essendo eretti all'aperto subivano un processo di deterioramento e di conseguente dissoluzione a causa degli agenti atmosferici, quindi la loro durata era limitata nel tempo.
Tipo scheda (TSK)
BDM
Livello catalogazione (LIR)
C
Codice univoco (NCT)
Codice regione (NCTR):
07
Notizie storico-critiche (NSC)
Fino alla fine del XIX secolo l'innalzamento di un palo araldico era accompagnato da un potlatch; gli ospiti fungevano da testimoni, affermando che l'azione era eseguita da una famiglia che ne aveva il diritto poichè il monumento doveva testimoniare la condizione sociale della famiglia, documentando il suo albero genealogico e illustrando la sua storia. Ogni famiglia, attraverso i propri miti vantava la relazione con uno spirito che aveva l'aspetto di un animale. Gli intagli che rappresentavano questi spiriti erano emblemi di famiglia molto simili ad uno stemma europeo medioevale.
I pali araldici erano divisi in tre categorie: 1) a scopo funerario con annessa urna in legno al cui interno erano conservate le ceneri;
2) pali della memoria con lo scopo di ricordare i morti e le grandi feste potlatch;
3) pali collocati sulle spiagge o davanti alle case a indicare una proprietà.
Alcuni assolvevano a più funzioni.
Dopo la diffusione degli strumenti in ferro ad opera dei commercianti europei ci fu più possibilità di intagliare i pali araldici e di conseguenza aumentò anche il loro numero. Nonostante ciò i soli esempi di pali araldici antichi visibili ancora oggi sono quelli conservati all'interno di musei, questo perchè essendo eretti all'aperto subivano un processo di deterioramento e di conseguente dissoluzione a causa degli agenti atmosferici, quindi la loro durata era limitata nel tempo.
Ambito di tutela MiBACT (AMB)
etnoantropologico
Definizione bene (OGT)
Configurazione strutturale e di contesto (OGTV):
riproduzione
MTC
MTCM:
legno
MTCT:
intaglio- pittura
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
La realizzazione del palo araldico veniva commissionata da un membro di una famiglia di alto rango ad un maestro intagliatore, che prima faceva una copia di dimensioni ridotte, poi intagliava da un tronco d'albero il palo araldico originale che poteva anche raggiungere un'altezza di dieci metri. Successivamente l'opera veniva dipinta con colori naturali. La durata dell'esecuzione si protraeva per parecchi mesi, durante i quali il committente aveva l'onere di pagare lautamente ed in natura l'artigiano.
Osservazioni (OSS)
Secondo quanto dichiarato dalla donatrice è andata perduta l'ultima sezione del palo che era posta sulla sommità e rappresentava un'aquila ad ali spiegate.
Apparato iconografico/decorativo (AID)
AIDI:
simbolica
AIDD:
Legno: intaglio/pittura
Quantità (QNT)
Quantità degli esemplari/degli oggetti componenti (QNTN):
1
Localizzazione (PVC)
Stato (PVCS):
Italia
Regione (PVCR):
Liguria
Provincia (PVCP):
GE
Comune (PVCC):
Genova
Località estera (PVCE):
Europa
Collocazione specifica (LDC)
Denominazione contenitore fisico (LDCN):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Uso contenitore fisico (LDCF):
museo
Complesso monumentale di appartenenza (LDCC):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Indicazioni viabilistiche (LDCU):
Corso Dogali, 18
Denominazione contenitore giuridico (LDCM):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
LDCT:
castello
LDCQ:
civico
Note (LCN)
esposizione
Area: secondo piano bastione, dietro installazione coltelli africani
Descrizione (DES)
Palo totemico suddiviso in quattro sezioni, raffigurante dal basso verso l'alto: 1)la base rettangolare dipinta in verde acqua;
2) il committente che tiene tra le mani un remo dipinto di bianco decorato nella parte inferiore da un cerchio grigio circondato da pallini neri e nella parte superiore da motivi a V sovrapposti color verde acqua. Il volto è dipinto in marrone, la bocca in nero, la parte attorno all'occhio in verde acqua e le sopracciglia in nero;
3) l'aquila con il petto dipinto in bianco e grigio, le zampe in marrone chiaro, l'attaccatura delle ali in marrone chiaro e nero, le ali in verde acqua e marrone, la testa in verde acqua, il becco e le sopracciglia in nero e la fronte in marrone. La parte inferiore dell'orso con le zampe dipinte in verde acqua e parte del corpo in nero e marrone.
4) La parte superiore dell'orso con le zampe dipinte in verde acqua, il corpo in marrone scuro e nero, la testa in marrone scuro e le sopracciglia in nero. La parte inferiore dell'orca con il corpo dipinto in bianco, la testa in nero, la bocca in giallo e l'occhio in arancio.
5) La parte superiore del corpo dell'orca dipinta in bianco e nero. La rana con le zampe dipinte in nero, il corpo e la testa in verde acqua, la bocca e le sopracciglia in nero e la parte intorno agli occhi dipinta in bianco. L'uccello di tuono con il corpo dipinto in bianco e nero, la testa in bianco e le zampe e il becco in giallo.
Cacciatore di balene: raffigurazione del committente;
aquila: simboleggia l'uccello nobile per eccellenza, quindi la potenza e le capacità fisiche e spirituali del cacciatore;
orso: rappresenta il clan di appartenenza;
orca: rappresenta il clan di discendenza;
rana, uccello di tuono: rappresentano gli spiriti adiutori per eccellenza; la rana è rappresentata per le sue capacità e qualità animistiche di poter vivere in due mondi, quello acquatico e quello terrestre; l'uccello di tuono è invece il motivo sublimale ed assoluto delle forze positive della luminosità creativa celestiale.
Ambito culturale (ATB)
ATBD:
Indigeni della costa Nordovest del nord america (Kwakiutl/ Bella Coola ?)
Dati di uso (UTU)
UTUF:
celebrativa/ rappresentazione della discendenza famigliare del committente/ insegna di status
UTUN:
veniva posto davanti o di fianco all'abitazione del committente
Cronologia (DT)
DTZG:
1920 -1925
ADTS:
esami stilistico - comparativi
Altri inventari (INV)
INVN:
N.A.1
INVD:
2006
INVC:
C.D.A.
Altre localizzazioni geografico - amministrative (LA)