Fondo leggermente convesso. Camera globulare carenata. Corto collo con larga imboccatura. Superficie decorata da motivi geometrici dipinti in nero su fondo arancio.
Altri inventari (INV)
INVN:
C.D.A.1371
INVD:
1912
INVC:
C.D.A.
Cronologia (DT)
DTZG:
VIII-XI secolo d.C. (Pueblo I-II) (?)
ADTS:
esami stilistico-comparativi
MTC
MTCM:
terracotta dipinta
MTCT:
modellatura a colombino- pittura- cottura
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
la sabbia di argilla viene raccolta sotto le mesas dove abitano gli hopi. viene prima setacciata per eliminare le pietroline e per ottenere un'argilla molto fine. viene successivamente impastata con acqua e modellata a colombino (tecnica a colombino: vengono modellati cordoli di argilla e poi sovrapposti per formare il pezzo); successivamente viene levigata a mano e con frammenti di ceramica o con raschiatoi di zucca. quando il vaso è essiccato, si liscia la superficie con una pietra morbida e con una più dura per pulirla. quindi il vaso viene dipinto con pigmenti vegetali. si procede poi alla cottura: sul terreno viene messo sterco essiccato di mucca/ pecora che viene ricoperto da un cumulo di frammenti di ceramica e di metallo su cui vengono posizionati i vasi da cuocere. si ricopre il tutto con altri frammenti di ceramica e in cima, da sterco. la cottura del vaso dura tutta la notte.
Tipo scheda (TSK)
BDM
Livello catalogazione (LIR)
I
Codice univoco (NCT)
Codice regione (NCTR):
07
Ente schedatore (ESC)
C010025
Ente competente per tutela (ECP)
S21-S19
Categoria (CTG)
Contenitore
OGT
OGTD:
vase
OGTD:
vaso
MTC
MTCM:
terracotta dipinta
MTCT:
modellatura a colombino- pittura- cottura
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
la sabbia di argilla viene raccolta sotto le mesas dove abitano gli hopi. viene prima setacciata per eliminare le pietroline e per ottenere un'argilla molto fine. viene successivamente impastata con acqua e modellata a colombino (tecnica a colombino: vengono modellati cordoli di argilla e poi sovrapposti per formare il pezzo); successivamente viene levigata a mano e con frammenti di ceramica o con raschiatoi di zucca. quando il vaso è essiccato, si liscia la superficie con una pietra morbida e con una più dura per pulirla. quindi il vaso viene dipinto con pigmenti vegetali. si procede poi alla cottura: sul terreno viene messo sterco essiccato di mucca/ pecora che viene ricoperto da un cumulo di frammenti di ceramica e di metallo su cui vengono posizionati i vasi da cuocere. si ricopre il tutto con altri frammenti di ceramica e in cima, da sterco. la cottura del vaso dura tutta la notte.
Localizzazione (PVC)
Stato (PVCS):
Italia
Regione (PVCR):
Liguria
Provincia (PVCP):
GE
Comune (PVCC):
Genova
Collocazione specifica (LDC)
Denominazione contenitore fisico (LDCN):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Uso contenitore fisico (LDCF):
museo
Complesso monumentale di appartenenza (LDCC):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Indicazioni viabilistiche (LDCU):
Corso Dogali, 18
Denominazione contenitore giuridico (LDCM):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Specifiche (LDCS):
Esposizione
Sala: 11
Vetrina: A
LDCT:
castello
LDCQ:
civico
Note (LCN)
Descrizione (DES)
Fondo leggermente convesso. Camera globulare carenata. Corto collo con larga imboccatura. Superficie decorata da motivi geometrici dipinti in nero su fondo arancio.
Ambito culturale (ATB)
ATBD:
Agricoltori del Sud Ovest
ATBM:
confronto
Dati di uso (UTU)
UTUF:
Contenitore
UTUD:
VIII-XI secolo d.C. (?)
Cronologia (DT)
DTZG:
VIII-XI secolo d.C. (Pueblo I-II) (?)
ADTS:
esami stilistico-comparativi
Altri inventari (INV)
INVN:
C.D.A.1371
INVD:
1912
INVC:
C.D.A.
Altre localizzazioni geografico - amministrative (LA)
PRVS:
Arizona
PRTK:
America Settentrionale
PRCM:
Capitano E.A. d'Albertis
PRVS:
Italia
PRVR:
Liguria
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRTK:
Europa
PRCN:
Castello di Montegalletto
PRCU:
C.so Dogali 18
PRCM:
Collezione del Cap. E.A. D'Albertis (fino al 1932)
PRCS:
Dal 1932 cambio di denominazione da "Castello di Montegalletto" a "Castello D'Albertis"