Bambola katsina il cui corpo è intagliato in un unico pezzo di pioppo nero. Le orecchie e i quattro corni del copricapo sono stati intagliati e uniti al corpo successivamente. La superficie della bambola e gli occhi circolari sono dipinti, mentre dalla bocca pende una lingua in pelle. La figura è vestita con un gonnellino di stoffa e mantello e gambali frangiati in pelle.
Altri inventari (INV)
INVN:
C.D.A.548
INVD:
1912
INVC:
C.D.A.
Cronologia (DT)
DTZS:
seconda metà
DTSV:
post
DTZG:
XIX
DTSI:
1851
DTSF:
1900
ADTS:
esami stilistico - comparativi
MTC
MTCM:
legno (pioppo americano
MTCT:
decorticatura- intaglio- pittura
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
Tradizionalmente per realizzarle si usava una radice essiccata di pioppo. Le figurine più semplici erano intagliate in un solo pezzo, mentre quelle che presentano grandi copricapi e orecchie di notevoli dimensioni sono intagliate da più pezzi di legno poi assemblati. In seguito le braccia, le gambe, i copricapi e le teste stesse potevano essere intagliate separatamente e poi unite al corpo. Dopo l'intaglio la figurina veniva posta in un bagno di argilla, oggi sostituito da altre sostanze. i dettagli erano dipinti con pigmenti vegetali o minerali, in seguito sostituiti da colori ad acqua, tempere o, più recentemente, da colori acrilici. Tradizionalmente per stendere il colore venivano usati spazzolini di fibra di yucca; oggi vengono usati pennelli. Successivamente si aggiungevano altri particolari, come a esempio la gorgiera che una volta era costituita da un involto di ramoscelli verdi poi intagliata nel legno o in plastica, o da pelo di piccoli animali. Alcuni tipi di figurine hanno i copricapi ornati di piume, una volta ricavate da uccelli particolari, come l'aquila, oggi prese invece da uccelli domestici o passeri. Le katsina doll possono avere in mano vari oggetti, come sonagli, coltelli, archi. I monili possono essere dipinti o costituiti da perline, da turchesi o da argento. Esistono delle rappresentazioni katsina ricavate da una tavoletta che erano date alle neonate e appese alla loro culla.
Notizie storico-critiche (NSC)
Le maschere sono la parte più importante della figura e servono per identificarla con lo spirito katsina che essa rappresenta. I katsinim (plurale di katsina) sono esseri spirituali identificati come elementi del mondo naturale o del cosmo. Le figurine Katsina venivano date alle bambine per la loro educazione religiosa. Esistono delle rappresentazioni katsina ricavate da una tavoletta che erano date alle neonate e appese alla loro culla.
Tipo scheda (TSK)
BDM
Livello catalogazione (LIR)
I
Codice univoco (NCT)
Codice regione (NCTR):
07
Notizie storico-critiche (NSC)
Le maschere sono la parte più importante della figura e servono per identificarla con lo spirito katsina che essa rappresenta. I katsinim (plurale di katsina) sono esseri spirituali identificati come elementi del mondo naturale o del cosmo. Le figurine Katsina venivano date alle bambine per la loro educazione religiosa. Esistono delle rappresentazioni katsina ricavate da una tavoletta che erano date alle neonate e appese alla loro culla.
Ente schedatore (ESC)
C010025
Ente competente per tutela (ECP)
S21
Ambito di tutela MiBACT (AMB)
etnoantropologico
Categoria (CTG)
figurina ludico-rituale
OGT
OGTD:
figurina katsina
MTC
MTCM:
legno (pioppo americano
MTCT:
decorticatura- intaglio- pittura
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
Tradizionalmente per realizzarle si usava una radice essiccata di pioppo. Le figurine più semplici erano intagliate in un solo pezzo, mentre quelle che presentano grandi copricapi e orecchie di notevoli dimensioni sono intagliate da più pezzi di legno poi assemblati. In seguito le braccia, le gambe, i copricapi e le teste stesse potevano essere intagliate separatamente e poi unite al corpo. Dopo l'intaglio la figurina veniva posta in un bagno di argilla, oggi sostituito da altre sostanze. i dettagli erano dipinti con pigmenti vegetali o minerali, in seguito sostituiti da colori ad acqua, tempere o, più recentemente, da colori acrilici. Tradizionalmente per stendere il colore venivano usati spazzolini di fibra di yucca; oggi vengono usati pennelli. Successivamente si aggiungevano altri particolari, come a esempio la gorgiera che una volta era costituita da un involto di ramoscelli verdi poi intagliata nel legno o in plastica, o da pelo di piccoli animali. Alcuni tipi di figurine hanno i copricapi ornati di piume, una volta ricavate da uccelli particolari, come l'aquila, oggi prese invece da uccelli domestici o passeri. Le katsina doll possono avere in mano vari oggetti, come sonagli, coltelli, archi. I monili possono essere dipinti o costituiti da perline, da turchesi o da argento. Esistono delle rappresentazioni katsina ricavate da una tavoletta che erano date alle neonate e appese alla loro culla.
Apparato iconografico/decorativo (AID)
AIDO:
apparato iconografico
AIDI:
simbolica
AIDD:
I katsinim (plurale di katsina) sono esseri spirituali identificati come elementi del mondo naturale o del cosmo.
Quantità (QNT)
Quantità degli esemplari/degli oggetti componenti (QNTN):
1
Localizzazione (PVC)
Stato (PVCS):
Italia
Regione (PVCR):
Liguria
Provincia (PVCP):
GE
Comune (PVCC):
Genova
Collocazione specifica (LDC)
Denominazione contenitore fisico (LDCN):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Uso contenitore fisico (LDCF):
museo
Complesso monumentale di appartenenza (LDCC):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Indicazioni viabilistiche (LDCU):
Corso Dogali, 18
Denominazione contenitore giuridico (LDCM):
C.D.A. - Collezione D'Albertis
LDCT:
castello
LDCQ:
civico
Note (LCN)
In esposizione permanente dal 16 aprile 2004: Sala 11, vetrina C
Descrizione (DES)
Bambola katsina il cui corpo è intagliato in un unico pezzo di pioppo nero. Le orecchie e i quattro corni del copricapo sono stati intagliati e uniti al corpo successivamente. La superficie della bambola e gli occhi circolari sono dipinti, mentre dalla bocca pende una lingua in pelle. La figura è vestita con un gonnellino di stoffa e mantello e gambali frangiati in pelle.
Ambito culturale (ATB)
ATBD:
ambito Hopi
Dati di uso (UTU)
UTUF:
simbolica; spirituale; ludica; didattica
UTUM:
le figurine Katsina venivano date alle bambine per la loro educazione religiosa
UTUO:
dalla nascita al matrimonio
UTUD:
seconda metà XIX secolo
Cronologia (DT)
DTZS:
seconda metà
DTSV:
post
DTZG:
XIX
DTSI:
1851
DTSF:
1900
ADTS:
esami stilistico - comparativi
Altri inventari (INV)
INVN:
C.D.A.548
INVD:
1912
INVC:
C.D.A.
Altre localizzazioni geografico - amministrative (LA)
PRVS:
Arizona (U.S.A.)
PRTK:
America settentrionale
TCL:
luogo di provenienza/collocazione precedente
PRVS:
Italia
PRVR:
Liguria
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRCN:
Castello di Montegalletto
PRCU:
C.so Dogali, 18
PRCM:
Collezione del Capitano E. A. D'Albertis
PRCS:
Dal 1932 cambio di denominazione da Castello di Montegalletto a Castello D'Albertis