incensiere costituito da braciere globulare con imboccatura sulla sommità e lungo cannello forato. La superficie esterna è dipinta con motivi geometrici in marrone e arancione su fondo bianco (che simboleggiano il temporale).
Altri inventari (INV)
INVN:
C.D.A.1381
INVD:
1912
INVC:
C.D.A.
Cronologia (DT)
DTZG:
sec. XIX fine
ADTS:
esami stilistico-comparativi
Materia e tecnica (MTC)
MTCT_BLOCK:
Array, Array, Array
MTCM:
argilla
MTCT:
modellatura a colombino
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
L'argilla viene raccolta sotto le mesas dove abitano gli Hopi. Viene prima setacciata per eliminare le pietroline e per ottenere un'argilla molto fine. Viene successivamente impastata con acqua e modellata a colombino (tecnica a colombino: vengono modellati cordoli di argilla e poi sovrapposti a spirale per formare il pezzo); successivamente viene levigata a mano con frammenti di ceramica o con raschiatoi di zucca. Quando il vaso e' essiccato, si liscia la superficie con una pietra morbida e con una più dura per levigarla. Quindi il vaso viene dipinto con pigmenti vegetali. Si procede poi alla cottura: sul terreno viene messo sterco di mucca/ pecora essiccato che viene ricoperto da un cumulo di frammenti di ceramica e metallici su cui vengono posizionati i vasi da cuocere. Si ricopre il tutto con altri frammenti di ceramica e in cima, da sterco essiccato. La cottura dei vasi dura tutta la notte.
Tipo scheda (TSK)
BDM
Livello catalogazione (LIR)
I
Codice univoco (NCT)
Codice regione (NCTR):
07
Ente schedatore (ESC)
C010025
Ente competente per tutela (ECP)
S21
Categoria (CTG)
accessorio per rituale
OGT
OGTD:
censer-spoon
OGTD:
incensiere-mestolo
Materia e tecnica (MTC)
MTCT_BLOCK:
Array, Array, Array
MTCM:
argilla
MTCT:
modellatura a colombino
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
L'argilla viene raccolta sotto le mesas dove abitano gli Hopi. Viene prima setacciata per eliminare le pietroline e per ottenere un'argilla molto fine. Viene successivamente impastata con acqua e modellata a colombino (tecnica a colombino: vengono modellati cordoli di argilla e poi sovrapposti a spirale per formare il pezzo); successivamente viene levigata a mano con frammenti di ceramica o con raschiatoi di zucca. Quando il vaso e' essiccato, si liscia la superficie con una pietra morbida e con una più dura per levigarla. Quindi il vaso viene dipinto con pigmenti vegetali. Si procede poi alla cottura: sul terreno viene messo sterco di mucca/ pecora essiccato che viene ricoperto da un cumulo di frammenti di ceramica e metallici su cui vengono posizionati i vasi da cuocere. Si ricopre il tutto con altri frammenti di ceramica e in cima, da sterco essiccato. La cottura dei vasi dura tutta la notte.
Apparato iconografico/decorativo (AID)
AIDO:
geometrico
AIDI:
simbolica
AIDD:
pittura
Localizzazione (PVC)
Stato (PVCS):
Italia
Regione (PVCR):
Liguria
Provincia (PVCP):
GE
Comune (PVCC):
Genova
Collocazione specifica (LDC)
Denominazione contenitore fisico (LDCN):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Uso contenitore fisico (LDCF):
museo
Complesso monumentale di appartenenza (LDCC):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Indicazioni viabilistiche (LDCU):
Corso Dogali, 18
Denominazione contenitore giuridico (LDCM):
C.D.A. - Collezione D'Albertis
Specifiche (LDCS):
esposizione
Sala: 11
Vetrina: A
LDCT:
castello
LDCQ:
civico
Descrizione (DES)
incensiere costituito da braciere globulare con imboccatura sulla sommità e lungo cannello forato. La superficie esterna è dipinta con motivi geometrici in marrone e arancione su fondo bianco (che simboleggiano il temporale).
Ambito culturale (ATB)
ATBD:
Hopi
ATBM:
analisi stilistica
Dati di uso (UTU)
UTUF:
incensiere
UTUM:
serviva per bruciare sostanze resinose profumate
UTUO:
cerimonie
UTUD:
sec. XIX seconda metà
Cronologia (DT)
DTZG:
sec. XIX fine
ADTS:
esami stilistico-comparativi
Altri inventari (INV)
INVN:
C.D.A.1381
INVD:
1912
INVC:
C.D.A.
Altre localizzazioni geografico - amministrative (LA)
PRVS:
U.S.A.(Arizona)
PRTK:
America settentrionale
PRCM:
Capitano E.A. d'Albertis
PRCT:
castello
PRCQ:
comunale
PRVS:
Italia
PRVR:
Liguria
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRCN:
Castello di Montegalletto
PRCU:
C.so Dogali, 18
PRCM:
Collezione del Capitano E.A. D'Albertis
PRCS:
Dal 1932 cambio di denominazione da Castello di Montegalletto a Castello D'Albertis
PRDU:
1932
TCL:
luogo di deposito
PRCT:
castello
PRCQ:
comunale
PRVS:
Italia
PRVR:
Liguria
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRCN:
Castello D'Albertis
PRCU:
C.so Dogali, 18
PRDI:
1932
PRDU:
1971
TCL:
luogo di deposito
PRCT:
castello
PRCQ:
comunale
PRVS:
Italia
PRVR:
Liguria
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRCN:
Castello D'Albertis
PRCU:
C.so Dogali, 18
PRDI:
1972
PRDU:
1977
TCL:
luogo di esposizione
PRCT:
castello
PRCQ:
comunale
PRVS:
Italia
PRVR:
Liguria
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRCN:
Castello D'Albertis
PRCU:
C.so Dogali, 18
PRDI:
1977
PRDU:
1991
TCL:
luogo di deposito
PRCT:
area fieristica
PRCQ:
comunale
PRVS:
Italia
PRVR:
Liguria
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRCN:
Fiera del Mare - padiglione D
PRCU:
P.le Kennedy, 1
PRDI:
1991
PRDU:
1999
TCL:
luogo di deposito
PRCT:
deposito
PRVS:
Italia
PRVR:
Liguria
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRCN:
Deposito Settore Musei
PRCU:
Via Chiusone, 1
PRDI:
1999
PRDU:
2004
TCL:
luogo di deposito
PRCT:
castello
PRVS:
Italia
PRVR:
Liguria
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRCN:
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
PRCU:
C.so Dogali, 18
PRCS:
Esposizione permanente dal 16 aprile 2004-sala 11, vetrina A