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Mattonella

Museo delle Culture del Mondo Castello D’Albertis
Categoria (CTG)
oggetto turistico
OGT
OGTD:
mattonella
Ambito culturale (ATB)
ATBD:
Hopi
ATBM:
documentazione
Descrizione (DES)
Mattonella policroma di forma quasi quadrata con foro di sospensione sul lato superiore, dipinta con un busto di katsina, identificabile con la Katsina della fanciulla farfalla. La parte superiore dell'oggetto presenta disegni che simboleggiano nuvole con gocce di pioggia.
Altri inventari (INV)
INVN:
C.D.A.869
INVD:
1912
INVC:
C.D.A.
Cronologia (DT)
DTZS:
ultimo quarto
DTSV:
post
DTSL:
ante
DTM:
analisi stilistica,confronto
DTT:
Stile "D"
ADTT:
datazione alternativa
ADTD:
XIX secolo seconda metà
ADTM:
analisi storica
DTZG:
XIX
DTSI:
1890
DTSF:
1900
Materia e tecnica (MTC)
MTCT_BLOCK:
pittura, cottura
MTCM:
argilla
MTCT:
modellatura a mano
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
Le mattonelle sono in circolazione da circa un secolo, in seguito al contatto con visitatori e turisti. È un oggetto puramente commerciale, sviluppatosi per scopi turistici. La sabbia di argilla viene raccolta sotto le Mesas dove abitano gli Hopi. Viene prima setacciata per eliminare le pietrine e per ottenere un'argilla molto fine. Viene successivamente impastata con acqua e modellata. Successivamente viene levigata a mano con frammenti di ceramica o con raschiatoi di zucca. quando la mattonella è essiccata, si liscia la superficie con una pietra morbida e con una più dura per polirla. Quindi viene dipinta con pigmenti vegetali. Si procede poi alla cottura: sul terreno viene messo sterco di mucca o pecora essiccato che viene ricoperto da un cumulo di frammenti di ceramica e metallici su cui viene posizionata per la cottura. Si ricopre il tutto con altri frammenti di ceramica e in cima, da sterco essiccato. La cottura dura tutta la notte.