Parte terminale di prua di canoa costituita da un fregio traforato a spirale le cui volute, legate tra loro da listelli corti a sezione esagonale, derivano dalle foglie della felce e simboleggiano il sopraggiungere sulla terra della luce e della conoscenza. Il fregio decorativo poggia su una figura antropomorfa stilizzata che si protende verso l'esterno a guisa di polena. La figura, realizzata con occhi a mandorla, naso con narici forate e bocca aperta, mostra la lingua e indossa un copricapo bilobato. Ai suoi lati sono presenti due appendici parzialmente asportate, probabilmente gli arti superiori, che si estendevano all'indietro fino al termine della spirale. Sotto la testa umana si sviluppa una fascia intagliata a traforo che segue la forma curva della prua e del corpo della polena. La base posta sotto di essa non appartiene alla scultura maori.
Altri inventari (INV)
INVN:
C.D.A. 462
INVD:
1912
Cronologia (DT)
DTZS:
seconda metà
DTM:
contesto,analisi stilistica
DTT:
Esami stilistico-comparativi
DTZG:
XIX
DTSI:
1851
DTSF:
1900
MTC
MTCM:
legno
MTCT:
decorticatura- intaglio- levigatura
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
La prua veniva intagliata nel legno con scalpello di basalto o di giada e martello di legno.
Notizie storico-critiche (NSC)
La moltiplicazione di motivi curvilinei, di spirali, e la copertura totale delle superfici con decorazioni a traforo o incise è specifica della produzione maori, in particolare quella lignea. Per un lungo periodo l’arte maori è stata descritta rintracciando solo i caratteri del suo aspetto esteriore. In tempi abbastanza recenti la pubblicazione di opere di studiosi maori ha permesso letture e approfondimenti che aprono a una complessità di simboli plastici inseriti in sistemi sociali, politici e religiosi che devono essere compresi nella loro globalità.
Tipo scheda (TSK)
BDM
Livello catalogazione (LIR)
P
Codice univoco (NCT)
Codice regione (NCTR):
07
Numero catalogo generale (NCTN):
00280509
Notizie storico-critiche (NSC)
La moltiplicazione di motivi curvilinei, di spirali, e la copertura totale delle superfici con decorazioni a traforo o incise è specifica della produzione maori, in particolare quella lignea. Per un lungo periodo l’arte maori è stata descritta rintracciando solo i caratteri del suo aspetto esteriore. In tempi abbastanza recenti la pubblicazione di opere di studiosi maori ha permesso letture e approfondimenti che aprono a una complessità di simboli plastici inseriti in sistemi sociali, politici e religiosi che devono essere compresi nella loro globalità.
Ente schedatore (ESC)
C010025
Ente competente per tutela (ECP)
S21
Ambito di tutela MiBACT (AMB)
etnoantropologico
OGT
OGTD:
prua d'imbarcazione da guerra
MTC
MTCM:
legno
MTCT:
decorticatura- intaglio- levigatura
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
La prua veniva intagliata nel legno con scalpello di basalto o di giada e martello di legno.
Apparato iconografico/decorativo (AID)
AIDO:
apparato iconografico-decorativo
AIDI:
Figura antropomorfa (tiki)
AIDD:
Per i Maori la protrusione della lingua è contemporaneamente un atto di sfida e di protezione da forze nefaste.
Localizzazione (PVC)
Stato (PVCS):
Italia
Regione (PVCR):
Liguria
Provincia (PVCP):
GE
Comune (PVCC):
Genova
Collocazione specifica (LDC)
Denominazione contenitore fisico (LDCN):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Uso contenitore fisico (LDCF):
museo
Complesso monumentale di appartenenza (LDCC):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Indicazioni viabilistiche (LDCU):
Corso Dogali, 18
Denominazione contenitore giuridico (LDCM):
C.D.A. - Collezione d'Albertis
LDCT:
castello
LDCQ:
civico
Note (LCN)
In esposizione: sala 13.
Deposito (D), scaffale (K6/5A1).
Descrizione (DES)
Parte terminale di prua di canoa costituita da un fregio traforato a spirale le cui volute, legate tra loro da listelli corti a sezione esagonale, derivano dalle foglie della felce e simboleggiano il sopraggiungere sulla terra della luce e della conoscenza. Il fregio decorativo poggia su una figura antropomorfa stilizzata che si protende verso l'esterno a guisa di polena. La figura, realizzata con occhi a mandorla, naso con narici forate e bocca aperta, mostra la lingua e indossa un copricapo bilobato. Ai suoi lati sono presenti due appendici parzialmente asportate, probabilmente gli arti superiori, che si estendevano all'indietro fino al termine della spirale. Sotto la testa umana si sviluppa una fascia intagliata a traforo che segue la forma curva della prua e del corpo della polena. La base posta sotto di essa non appartiene alla scultura maori.
Ambito culturale (ATB)
ATBD:
ambito Maori
ATBM:
analisi stilistica
Dati di uso (UTU)
UTUS:
ornamentale
UTUF:
Simbolica
UTUO:
Spedizione di guerra
UTUD:
fine XIX secolo
UTUN:
Posta anteriormente sulla prua dell'imbarcazione.
Cronologia (DT)
DTZS:
seconda metà
DTM:
contesto,analisi stilistica
DTT:
Esami stilistico-comparativi
DTZG:
XIX
DTSI:
1851
DTSF:
1900
Altri inventari (INV)
INVN:
C.D.A. 462
INVD:
1912
Altre localizzazioni geografico - amministrative (LA)
PRVS:
Nuova Zelanda
PRTK:
Oceania
PRTS:
Nuova Zelanda
TCL:
luogo di provenienza/collocazione precedente
PRVS:
Italia
PRVR:
Liguria
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRCN:
Castello di Montegalletto
PRCU:
C.so Dogali, 18
PRCM:
Collezione di E.A. d'Albertis (fino al 1932)
PRCS:
Dal 1932 cambio di denominazione da Castello di Montegalletto a Castello d'Albertis