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Patu Wahaika

Museo delle Culture del Mondo Castello D’Albertis
Categoria (CTG)
arma
OGT
OGTD:
mazza
Ambito culturale (ATB)
ATBD:
ambito Maori
ATBM:
analisi stilistica,provenienza
Descrizione (DES)
Mazza piatta a forma di falcetto con manico a intaglio ornato da tre bombature. Le superfici sono decorate a intaglio da gruppi di tre linee alternati a triangoli in rilievo, disposti su tre registri obliqui separati tra loro da tre fasce orizzontali. Lungo il lato interno dell'arma è intagliata una figura stilizzata che simboleggia uno spirito mitologico collegato alla potenza spirituale dell’arma (mana), che aumentava in modo proporzionale ai successi nei combattimenti. La figura ha orecchini circolari, occhi, naso e una bocca simile a un becco da cui fuoriesce la lingua; le mani tridattili intrecciate stringono il corpo informe.
Altri inventari (INV)
INVN:
C.D.A. 492
INVD:
1912
INVC:
C.D.A.
Cronologia (DT)
DTZS:
seconda metà
DTM:
confronto,analisi stilistica
DTT:
Esami stilistico-comparativi
DTZG:
XIX
DTSI:
1851
DTSF:
1900
MTC
MTCM:
legno
MTCT:
decorticatura- levigatura- intaglio
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
Specifica alla produzione maori, in particolare quella lignea, è la moltiplicazione di motivi curvilinei, di spirali, e la copertura totale delle superfici con decorazioni a traforo o incise. Per un lungo periodo l’arte maori è stata descritta rintracciando solo i caratteri del suo aspetto esteriore. In tempi abbastanza recenti la pubblicazione di opere di studiosi maori ha permesso letture e approfondimenti che aprono a una complessità di simboli plastici inseriti in sistemi sociali, politici e religiosi che devono essere compresi nella loro globalità.
Notizie storico-critiche (NSC)
Esperti nel combattimento corpo a corpo, i maori hanno ideato una grande varietà di mazze corte intagliate nel legno - denominate in modo generale patu - atte a sferrare colpi improvvisi e potenti dall’alto verso il basso. Secondo la forma e il materiale usato sono definite con un nome specifico. Ogni tipo di patu era modellato e proporzionato alla presa del possessore e aveva un nome proprio: la wahaika è un tipo distinto di patu, portato quotidianamente alla cintura, il cui termine significa "bocca di pesce". Queste armi erano tramandate di generazione in generazione come cimeli di famiglia.