Collana costituita da un pendente centrale in avorio a forma di gancio, stilizzazione della testa di una divinità con mento, bocca e lingua come centri simbolici di vitalità e forza spirituale. Il ciondolo è sostenuto da due matasse di sottili capelli umani intrecciati. All'estremità delle matasse sono cucite due fettucce di cotone marrone scuro per la chiusura.
Altri inventari (INV)
INVN:
C.D.A.1038
INVD:
1912
INVC:
C.D.A.
Cronologia (DT)
DTZS:
seconda metà
DTSV:
post
DTZG:
XIX
DTSI:
1851
DTSF:
1900
MTC
MTCM:
capelli umani
MTCT:
intreccio
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
Originariamente il pendente, appeso al centro di un fascio di treccine di capelli umani formate ognuna da 50 a 100 capelli, era costituito da un dente di capodoglio di piccole dimensioni. A seguito dell'incremento del commercio con le navi baleniere americane e della conseguente maggiore reperibilità d'avorio, le dimensioni dei pendenti aumentarono. Molti esemplari del XIX secolo hanno il pendente realizzato in avorio di tricheco.
Osservazioni (OSS)
Da etichetta allegata a oggetto: "Lei Palava. L'ornamento più pregiato degli antichi hawaiani, il gancio di dente di Physeter è semplicemente la figura di un Tiki o antenato coll'elmo rovesciato. Le cordicelle sono fatte coi capelli dei nemici uccisi (dicesi). Oggetto ben raro!"
Notizie storico-critiche (NSC)
Indossato esclusivamente dai capi di rango superiore di entrambi i sessi come secondo più importante simbolo di potere dopo il mantello di piume. I materiali con cui è confezionato indicano il suo carattere sacro: nel Pacifico Orientale la testa era considerata le parte più sacra del corpo umano perché si riteneva che la forza spirituale fosse concentrata principalmente in essa e nei capelli. Quando un capo moriva i suoi capelli venivano tagliati e usati per confezionare oggetti come questo ornamento. Il capodoglio non veniva cacciato ma quando una carcassa si arenava sulle scogliere diventava proprietà del capo di rango maggiore; una volta rinvenuta i denti venivano rimossi e utilizzati. In questo tipo di ornamento il dente veniva modellato a forma di lingua, forse a indicare che chi lo portava parlava con autorità.
Tipo scheda (TSK)
BDM
Livello catalogazione (LIR)
I
Codice univoco (NCT)
Codice regione (NCTR):
07
Notizie storico-critiche (NSC)
Indossato esclusivamente dai capi di rango superiore di entrambi i sessi come secondo più importante simbolo di potere dopo il mantello di piume. I materiali con cui è confezionato indicano il suo carattere sacro: nel Pacifico Orientale la testa era considerata le parte più sacra del corpo umano perché si riteneva che la forza spirituale fosse concentrata principalmente in essa e nei capelli. Quando un capo moriva i suoi capelli venivano tagliati e usati per confezionare oggetti come questo ornamento. Il capodoglio non veniva cacciato ma quando una carcassa si arenava sulle scogliere diventava proprietà del capo di rango maggiore; una volta rinvenuta i denti venivano rimossi e utilizzati. In questo tipo di ornamento il dente veniva modellato a forma di lingua, forse a indicare che chi lo portava parlava con autorità.
Ente schedatore (ESC)
C010025
Ente competente per tutela (ECP)
S21-S19
Ambito di tutela MiBACT (AMB)
etnoantropologico
Categoria (CTG)
simbolo di status
OGT
OGTD:
collana
MTC
MTCM:
capelli umani
MTCT:
intreccio
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
Originariamente il pendente, appeso al centro di un fascio di treccine di capelli umani formate ognuna da 50 a 100 capelli, era costituito da un dente di capodoglio di piccole dimensioni. A seguito dell'incremento del commercio con le navi baleniere americane e della conseguente maggiore reperibilità d'avorio, le dimensioni dei pendenti aumentarono. Molti esemplari del XIX secolo hanno il pendente realizzato in avorio di tricheco.
Osservazioni (OSS)
Da etichetta allegata a oggetto: "Lei Palava. L'ornamento più pregiato degli antichi hawaiani, il gancio di dente di Physeter è semplicemente la figura di un Tiki o antenato coll'elmo rovesciato. Le cordicelle sono fatte coi capelli dei nemici uccisi (dicesi). Oggetto ben raro!"
Quantità (QNT)
Quantità degli esemplari/degli oggetti componenti (QNTN):
1
Localizzazione (PVC)
Stato (PVCS):
Italia
Regione (PVCR):
Liguria
Provincia (PVCP):
GE
Comune (PVCC):
Genova
Collocazione specifica (LDC)
Denominazione contenitore fisico (LDCN):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Uso contenitore fisico (LDCF):
museo
Complesso monumentale di appartenenza (LDCC):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Indicazioni viabilistiche (LDCU):
Corso Dogali, 18
Denominazione contenitore giuridico (LDCM):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
LDCT:
castello
LDCQ:
civico
Note (LCN)
In esposizione: Sala 15, contenitore cassa vetrina 15. Deposito: (D)
Descrizione (DES)
Collana costituita da un pendente centrale in avorio a forma di gancio, stilizzazione della testa di una divinità con mento, bocca e lingua come centri simbolici di vitalità e forza spirituale. Il ciondolo è sostenuto da due matasse di sottili capelli umani intrecciati. All'estremità delle matasse sono cucite due fettucce di cotone marrone scuro per la chiusura.
Ambito culturale (ATB)
ATBD:
ambito hawaiano
Dati di uso (UTU)
UTUF:
Riconoscimento dello status sociale
UTUM:
Tradizionalmente veniva indossata da uomini e donne di rango superiore, anche se nel XIX secolo fu utilizzata anche da individui di status inferiore. Fu usata anche come oggetto di scambio con visitatori americani ed europei.
UTUO:
Cerimonie/vita quotidiana (?)
UTUD:
Fine XIX secolo
Cronologia (DT)
DTZS:
seconda metà
DTSV:
post
DTZG:
XIX
DTSI:
1851
DTSF:
1900
Altri inventari (INV)
INVN:
C.D.A.1038
INVD:
1912
INVC:
C.D.A.
Altre localizzazioni geografico - amministrative (LA)