Striscia sagomata di tapa marrone chiaro con una striscia obliqua di colore marrone più scuro e piccole macchie circolari nere. Alle due estremità sono inserite due cordicelle di fibra vegetale fissate con due pendagli costituiti da un seme di colore bianco e da un mezzo guscio. La superficie è decorata da sette mezzi gusci di colore marrone fissati in due file parallele orizzontali con cucitura in fibra. I tre mezzi gusci disposti sulla fila superiore sono ricoperti di pece.
Il copri pudenda poteva essere realizzato in vari materiali (pelle, fibre vegetali, tapa) di forma rettangolare, triangolare, pendente sul davanti e a volte ampliato in una specie di grembiule, oppure costituito da frange, cordicelle, fili ornati di conterie o pendagli di semi, conchiglie etc. A seconda delle culture. La tapa (termine polinesiano per indicare stoffa di corteccia) si ottiene dal taglio della corteccia interna di certe piante (albero del pane, gelso da carta e diverse specie di ficus) raschiata per eliminare la superficie rugosa esterna e battuta con un martello o con un mazzuolo di legno a solchi; per rimuovere la linfa, viene tenuta a bagno e in seguito messa a seccare al sole. La tapa, a seconda delle culture, serve per realizzare vestiti, stuoie, maschere e altri oggetti.
Osservazioni (OSS)
Dal catalogo sull'esposizione delle Missioni Cattoliche Americane, n.160 pag. 56: "Perizoma formato di corteccia d'albero macerata".
Tipo scheda (TSK)
BDM
Livello catalogazione (LIR)
I
Codice univoco (NCT)
Codice regione (NCTR):
07
Ente schedatore (ESC)
C010025
Ente competente per tutela (ECP)
S21-S19
Ambito di tutela MiBACT (AMB)
etnoantropologico
Categoria (CTG)
Abbigliamento
OGT
OGTD:
copripudenda
Materia e tecnica (MTC)
MTCT_BLOCK:
Array
MTCM:
tapa
MTCT:
taglio- raschiatura- battitura
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
Il copri pudenda poteva essere realizzato in vari materiali (pelle, fibre vegetali, tapa) di forma rettangolare, triangolare, pendente sul davanti e a volte ampliato in una specie di grembiule, oppure costituito da frange, cordicelle, fili ornati di conterie o pendagli di semi, conchiglie etc. A seconda delle culture. La tapa (termine polinesiano per indicare stoffa di corteccia) si ottiene dal taglio della corteccia interna di certe piante (albero del pane, gelso da carta e diverse specie di ficus) raschiata per eliminare la superficie rugosa esterna e battuta con un martello o con un mazzuolo di legno a solchi; per rimuovere la linfa, viene tenuta a bagno e in seguito messa a seccare al sole. La tapa, a seconda delle culture, serve per realizzare vestiti, stuoie, maschere e altri oggetti.
Osservazioni (OSS)
Dal catalogo sull'esposizione delle Missioni Cattoliche Americane, n.160 pag. 56: "Perizoma formato di corteccia d'albero macerata".
Localizzazione (PVC)
Stato (PVCS):
Italia
Regione (PVCR):
Liguria
Provincia (PVCP):
GE
Comune (PVCC):
Genova
Collocazione specifica (LDC)
Denominazione contenitore fisico (LDCN):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Uso contenitore fisico (LDCF):
museo
Complesso monumentale di appartenenza (LDCC):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Indicazioni viabilistiche (LDCU):
Corso Dogali, 18
Denominazione contenitore giuridico (LDCM):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Specifiche (LDCS):
Deposito: D
Scaffale: K7/3B3
LDCT:
castello
LDCQ:
civico
Descrizione (DES)
Striscia sagomata di tapa marrone chiaro con una striscia obliqua di colore marrone più scuro e piccole macchie circolari nere. Alle due estremità sono inserite due cordicelle di fibra vegetale fissate con due pendagli costituiti da un seme di colore bianco e da un mezzo guscio. La superficie è decorata da sette mezzi gusci di colore marrone fissati in due file parallele orizzontali con cucitura in fibra. I tre mezzi gusci disposti sulla fila superiore sono ricoperti di pece.