Casacca con colletto realizzata con sei pezzi di pelle conciata cuciti insieme, uno per il davanti, uno per il dietro e quattro per le maniche, tutti rifiniti sul fondo e sui polsi con una smerlatura. Sulle due cuciture laterali è inserita una frangia. La casacca, di foggia occidentale, presenta un'apertura sul davanti chiusa da quattro bottoni di legno e decorata da due applicazioni verticali di pelle conciata bordate da fettuccia di cotone verde e ricoperte di conterie di vetro verdi chiare e scure, gialle, rosa chiare e scure, blu, azzurre, rosse a formare un motivo floreale. Sul retro della casacca, sulle spalle è cucita un'applicazione orizzontale di pelle conciata frangiata e decorata da conterie di vetro gialle, verdi chiare e scure, rosa chiare e scure, rosse, blu, azzurre a disegnare un motivo floreale. Il colletto è realizzato con un pezzo di pelle conciata bordato da fettuccia di cotone verde.
La casacca faceva parte dell'abbigliamento maschile e originariamente era realizzata con due pezzi di pelle di cervide conciata cuciti lateralmente a formare una sorta di poncho. In un periodo più tardo, in seguito al contatto e ai conseguenti scambi con i bianchi, il modello tradizionale fu influenzato dagli abiti degli europei e la pelle fu sostituita da tessuto. Le decorazioni potevano essere realizzate con frange, pitture, aculei di porcospino o conterie di vetro. Gli aculei venivano divisi a seconda della misura, ammorbiditi in bocca e, presso alcune tribù, spaccati; quindi erano appiattiti con i denti o con le unghie. Le decorazioni variavano a seconda delle tribù: più sobrie nelle pianure del sud e più ricche al nord. Per la conciatura la pelle veniva tesa su dei pioli e con un raschiatoio si eliminavano residui di carne e cartilagini, quindi veniva lasciata stesa al sole ad asciugare per parecchi giorni. A questo punto la pelle veniva capovolta per rimuovere il pelo, tenuta a mollo e strofinata con una mistura di grassi animali per ammorbidirla. Dopo averla lasciata nuovamente asciugare, veniva stirata e lavorata sulle due facce con una correggia ritorta di cuoio grezzo.
La casacca faceva parte dell'abbigliamento maschile e originariamente era realizzata con due pezzi di pelle di cervide conciata cuciti lateralmente a formare una sorta di poncho. In un periodo più tardo, in seguito al contatto e ai conseguenti scambi con i bianchi, il modello tradizionale fu influenzato dagli abiti degli europei e la pelle fu sostituita da tessuto. Le decorazioni potevano essere realizzate con frange, pitture, aculei di porcospino o conterie di vetro. Gli aculei venivano divisi a seconda della misura, ammorbiditi in bocca e, presso alcune tribù, spaccati; quindi erano appiattiti con i denti o con le unghie. Le decorazioni variavano a seconda delle tribù: più sobrie nelle pianure del sud e più ricche al nord. Per la conciatura la pelle veniva tesa su dei pioli e con un raschiatoio si eliminavano residui di carne e cartilagini, quindi veniva lasciata stesa al sole ad asciugare per parecchi giorni. A questo punto la pelle veniva capovolta per rimuovere il pelo, tenuta a mollo e strofinata con una mistura di grassi animali per ammorbidirla. Dopo averla lasciata nuovamente asciugare, veniva stirata e lavorata sulle due facce con una correggia ritorta di cuoio grezzo.
Apparato iconografico/decorativo (AID)
AIDO:
apparato decorativo
AIDA:
Decorazione.
AIDP:
Sul retro della casacca, in corrispondenza delle spalle; ai lati della chiusura frontale.
AIDI:
Motivi decorativi fitomorfi.
AIDD:
Conterie di vetro: infilatura/cucitura/punto coprente.
Localizzazione (PVC)
Stato (PVCS):
Italia
Regione (PVCR):
Liguria
Provincia (PVCP):
GE
Comune (PVCC):
Genova
Collocazione specifica (LDC)
Denominazione contenitore fisico (LDCN):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Uso contenitore fisico (LDCF):
museo
Complesso monumentale di appartenenza (LDCC):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Indicazioni viabilistiche (LDCU):
Corso Dogali, 18
Denominazione contenitore giuridico (LDCM):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
LDCT:
castello
LDCQ:
civico
Note (LCN)
In esposizione. Sala 10.
Descrizione (DES)
Casacca con colletto realizzata con sei pezzi di pelle conciata cuciti insieme, uno per il davanti, uno per il dietro e quattro per le maniche, tutti rifiniti sul fondo e sui polsi con una smerlatura. Sulle due cuciture laterali è inserita una frangia. La casacca, di foggia occidentale, presenta un'apertura sul davanti chiusa da quattro bottoni di legno e decorata da due applicazioni verticali di pelle conciata bordate da fettuccia di cotone verde e ricoperte di conterie di vetro verdi chiare e scure, gialle, rosa chiare e scure, blu, azzurre, rosse a formare un motivo floreale. Sul retro della casacca, sulle spalle è cucita un'applicazione orizzontale di pelle conciata frangiata e decorata da conterie di vetro gialle, verdi chiare e scure, rosa chiare e scure, rosse, blu, azzurre a disegnare un motivo floreale. Il colletto è realizzato con un pezzo di pelle conciata bordato da fettuccia di cotone verde.
Ambito culturale (ATB)
ATBD:
Nativi Nord Americani (Cree/Ojibway)
Dati di uso (UTU)
UTUT:
storico
UTUF:
Protezione/ornamentale
UTUO:
Vita quotidiana
UTUD:
1880 ca.
Cronologia (DT)
DTSV:
ca
DTSL:
ca
DTM:
analisi stilistica,confronto
DTZG:
XIX
DTSI:
1880
DTSF:
1880
Altri inventari (INV)
INVN:
C.A.334
INVD:
1893
INVC:
C.D.A.
Altre localizzazioni geografico - amministrative (LA)
PRTK:
America settentrionale
PRTS:
Canada
PRCT:
castello
PRVS:
Italia
PRVR:
LIGURIA
PRVP:
GE
PRVC:
GENOVA
PRTK:
EUROPA
PRCN:
padiglione n.18
PRCU:
Spianata del Bisagno
PRCM:
Esposizione del IV centenario della scoperta dell' America
PRCS:
attuale P.zza della Vittoria
PRDI:
1892
PRDU:
1893
TCL:
luogo di esposizione
PRCT:
palazzo
PRVS:
Italia
PRVR:
LIGURIA
PRVP:
GE
PRVC:
GENOVA
PRTK:
EUROPA
PRCN:
Palazzo Bianco
PRCU:
Via Garibaldi, 11
PRCM:
Museo di storia ed arte
PRCS:
dal 1908
PRDI:
1894
PRDU:
1921
TCL:
luogo di esposizione
PRCT:
palazzo
PRVS:
Italia
PRVR:
LIGURIA
PRVP:
GE
PRVC:
GENOVA
PRTK:
EUROPA
PRCN:
Palazzo Tursi
PRCU:
Via Garibaldi, 9
PRDI:
1921
PRDU:
1929
TCL:
luogo di esposizione
PRCT:
villa
PRVS:
Italia
PRVR:
LIGURIA
PRVP:
GE
PRVC:
GENOVA
PRVL:
Pegli
PRTK:
Europa
PRCN:
Villa Durazzo Pallavicini
PRCU:
Via Pallavicini, 11
PRCM:
Museo di etnografia americana e africana
PRCS:
dal 1936
PRDI:
1929
PRDU:
1941
TCL:
luogo di esposizione
PRCT:
abbazia
PRVS:
Italia
PRVR:
LIGURIA
PRVP:
GE
PRVC:
TIGLIETO
PRTK:
Europa
PRCN:
Badia di Tiglieto d'Orba
PRDI:
1941/45
PRDU:
1950 ante
TCL:
luogo di deposito
PRCT:
villa
PRVS:
Italia
PRVR:
LIGURIA
PRVP:
GE
PRVC:
GENOVA
PRVL:
Pegli
PRTK:
Europa
PRCN:
Villa Durazzo Pallavicini
PRCU:
Via Pallavicini, 11
PRDI:
1950 ante
PRDU:
1952/53
TCL:
luogo di deposito
PRCT:
castello
PRVS:
Italia
PRVR:
LIGURIA
PRVP:
GE
PRVC:
GENOVA
PRTK:
Europa
PRCN:
Castello D'Albertis
PRCU:
C.so Dogali, 18
PRCS:
deposito dal 1952/53 al 1971 e dal 1977 al 1991 - esposizione dal 1972 al 1977