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Faretra

Museo delle Culture del Mondo Castello D’Albertis
Categoria (CTG)
contenitori
Tipologia (OGTT)
accessori per la guerra e la caccia
OGT
OGTD:
faretra
Ambito culturale (ATB)
ATBD:
Nativi Nord Americani
ATBM:
fonte archivistica,inventario museale
Descrizione (DES)
Astuccio costituito da un pezzo di pelle grezza cucita lateralmente e parzialmente ricoperta da un rettangolo di pelle conciata frangiato e tinto di rosso. L'apertura è bordata da una doppia fila di segmenti in conterie di vetro azzurre, al di sotto dei quali sono inseriti legacci di pelle; a uno dei legacci è fissato un filo di cotone in cui sono inseriti dischi in pietra dura rosa chiaro, rosa scuro e turchese. Il fondo, delimitato da una fila di segmenti in conterie azzurre, è rinforzato da un disco di pelle grezza a cui sono cucite frange anch'esse di pelle grezza.
Altri inventari (INV)
INVN:
C.D.A.511/1
INVD:
1912
INVC:
C.D.A.
Cronologia (DT)
DTZS:
seconda metà
DTM:
inventario museale,fonte archivistica
DTT:
Inventario Capitano D'Albertis
DTZG:
XIX
DTSI:
1851
DTSF:
1900
Materia e tecnica (MTC)
MTCT_BLOCK:
ingrassatura, levigatura, asciugatura, tintura, cucitura a punto "lazy"
MTCM:
pelle
MTCT:
raschiatura
MTCP:
Decorazione
MTCM:
pietre dure
MTCT:
foratura- annodatura
MTCP:
Decorazione
MTCM:
conterie di vetro 'seme'
MTCT:
cucitura a punto "lazy"
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
Veniva realizzata in pelle grezza o conciata e generalmente era unita all'astuccio che conteneva l'arco tramite cucitura a mano o tramite legacci. Poteva essere decorata con frange e conterie di vetro. Per le conciatura la pelle veniva tesa su dei pioli e con un raschiatoio si eliminavano residui di carne e cartilagini, quindi veniva stesa al sole ad asciugare per parecchi giorni. A questo punto, la pelle veniva capovolta per rimuovere il pelo, tenuta a mollo e strofinata con una mistura di grassi animali per ammorbidirla. Dopo averla lasciata nuovamente ad asciugare, veniva stirata e lavorata sulle due facce con una correggia ritorta in cuoio grezzo.
Osservazioni (OSS)
Dall'inventario della collezione del capitano D'Albertis: "Faretra in pelle, tinta in rosso, con frecce". La faretra è fissata tramite legacci all'astuccio per arco e alla mazza da guerra C.D.A.511/2 e C.D.A.511/4 il filo di turchesi è del sud ovest.

Beni demoetnoantropologici materiali