La tomaia di questi mocassini è sagomata e ricavata da un'unica pelle, cucita sul dietro. La suola è in pelle grezza, cucita alla tomaia con il tendine. Il collo del mocassino è bordato da una striscia di panno marrone cucita a mano e da una fascia di velluto rosso, bordata da conterie di vetro verdi e stretto da un laccio di pelle. La parte anteriore della tomaia è decorata da conterie di vetro blu chiare e scure, rosse, verdi, viola, rosa, gialle e bianche trasparenti a formare un motivo geometrico centrale da cui si dipana un motivo floreale.
In origine si utilizzava un unico pezzo di pelle morbida sia per la suola sia per la tomaia, con un'unica cucitura sul retro. A partire dalla metà del XIX secolo, per evitare il rapido deterioramento delle suole in pelle morbida, si cominciarono a realizzare i mocassini in due pezzi, con pelle grezza più resistente per la suola e pelle conciata morbida per la tomaia. Quest'ultima poteva essere frangiata e decorata con aculei di porcospino, che venivano divisi a seconda della misura, ammorbiditi in bocca e, presso alcune tribù, spaccati; quindi erano appiattiti con i denti o con le unghie. In un periodo più tardo, in seguito al contatto e ai conseguenti scambi con gli europei, gli aculei furono sostituiti da conterie di vetro. Per la conciatura la pelle veniva tesa su dei pioli e con un raschiatoio si eliminavano residui di carne e cartilagini, quindi veniva lasciata stesa al sole ad asciugare per parecchi giorni. A questo punto la pelle veniva capovolta per rimuovere il pelo, tenuta a mollo e strofinata con una mistura di grassi animali per ammorbidirla. Dopo averla lasciata nuovamente asciugare, veniva stirata e lavorata sulle due facce con una correggia ritorta di cuoio grezzo.
Osservazioni (OSS)
Non identificabile con certezza sul catalogo dell'Esposizione Missioni Cattoliche Americane. Potrebbe corrispondere a n°7-8, pag. 140: "due scarpe fatte di pelle di daino e guarnite di pelle - miss. ben." o a n°3 di pag. 141: "scarpe ornate di perle".
Notizie storico-critiche (NSC)
Questo tipo di decorazione floreale era di derivazione francese.
Tipo scheda (TSK)
BDM
Livello catalogazione (LIR)
I
Codice univoco (NCT)
Codice regione (NCTR):
07
Numero catalogo generale (NCTN):
00407958
Notizie storico-critiche (NSC)
Questo tipo di decorazione floreale era di derivazione francese.
Ente schedatore (ESC)
C010025
Ente competente per tutela (ECP)
S21
Ambito di tutela MiBACT (AMB)
etnoantropologico
Categoria (CTG)
abbigliamento
Definizione bene (OGT)
Configurazione strutturale e di contesto (OGTV):
paio
OGTD:
mocassino
Tipologia (OGTT)
calzature
Materia e tecnica (MTC)
MTCT_BLOCK:
ingrassatura, levigatura, asciugatura
MTCM:
pelle
MTCT:
raschiatura
MTCP:
Decorazione
MTCM:
conterie di vetro
MTCT:
ricamo a festoncino
MTCP:
Bordatura
MTCT_BLOCK:
cucitura a mano
MTCM:
panno
MTCT:
taglio
MTCP:
Bordatura
MTCT_BLOCK:
cucitura a mano
MTCM:
fibra animale
MTCT:
masticatura
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
In origine si utilizzava un unico pezzo di pelle morbida sia per la suola sia per la tomaia, con un'unica cucitura sul retro. A partire dalla metà del XIX secolo, per evitare il rapido deterioramento delle suole in pelle morbida, si cominciarono a realizzare i mocassini in due pezzi, con pelle grezza più resistente per la suola e pelle conciata morbida per la tomaia. Quest'ultima poteva essere frangiata e decorata con aculei di porcospino, che venivano divisi a seconda della misura, ammorbiditi in bocca e, presso alcune tribù, spaccati; quindi erano appiattiti con i denti o con le unghie. In un periodo più tardo, in seguito al contatto e ai conseguenti scambi con gli europei, gli aculei furono sostituiti da conterie di vetro. Per la conciatura la pelle veniva tesa su dei pioli e con un raschiatoio si eliminavano residui di carne e cartilagini, quindi veniva lasciata stesa al sole ad asciugare per parecchi giorni. A questo punto la pelle veniva capovolta per rimuovere il pelo, tenuta a mollo e strofinata con una mistura di grassi animali per ammorbidirla. Dopo averla lasciata nuovamente asciugare, veniva stirata e lavorata sulle due facce con una correggia ritorta di cuoio grezzo.
Osservazioni (OSS)
Non identificabile con certezza sul catalogo dell'Esposizione Missioni Cattoliche Americane. Potrebbe corrispondere a n°7-8, pag. 140: "due scarpe fatte di pelle di daino e guarnite di pelle - miss. ben." o a n°3 di pag. 141: "scarpe ornate di perle".
Apparato iconografico/decorativo (AID)
AIDO:
apparato iconografico-decorativo
AIDA:
Decorazione
AIDP:
Parte anteriore della tomaia
AIDI:
Decorazioni: motivo geometrico; motivo floreale
Localizzazione (PVC)
Stato (PVCS):
Italia
Regione (PVCR):
Liguria
Provincia (PVCP):
GE
Comune (PVCC):
Genova
Collocazione specifica (LDC)
Denominazione contenitore fisico (LDCN):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Uso contenitore fisico (LDCF):
museo
Complesso monumentale di appartenenza (LDCC):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Indicazioni viabilistiche (LDCU):
Corso Dogali, 18
Denominazione contenitore giuridico (LDCM):
C.D.A. - Collezione D'Albertis
Specifiche (LDCS):
In esposizione permanente dal 16 aprile 2004. Sala 9.
LDCT:
castello
LDCQ:
civico
Descrizione (DES)
La tomaia di questi mocassini è sagomata e ricavata da un'unica pelle, cucita sul dietro. La suola è in pelle grezza, cucita alla tomaia con il tendine. Il collo del mocassino è bordato da una striscia di panno marrone cucita a mano e da una fascia di velluto rosso, bordata da conterie di vetro verdi e stretto da un laccio di pelle. La parte anteriore della tomaia è decorata da conterie di vetro blu chiare e scure, rosse, verdi, viola, rosa, gialle e bianche trasparenti a formare un motivo geometrico centrale da cui si dipana un motivo floreale.