Fasce rettangolari tessute con conterie rosa, bianche, verdi chiare e scure, rosse, blu, blu carta zucchero a creare fiori stilizzati, su un ordito di fili di cotone. Alle due estremità dei lati corti i fili dell'ordito formano delle frange sulle quali sono annodati ciuffi di lana rossa e azzurra.
Altri inventari (INV)
INVN:
S.N.26 a/b
INVD:
1893
INVC:
C.D.A.
Cronologia (DT)
DTZS:
fine
DTM:
confronto,analisi stilistica
DTZG:
XIX
DTSI:
1891
DTSF:
1900
Materia e tecnica (MTC)
MTCP:
Frange
MTCM:
filo di cotone
MTCT:
a telaio
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
Per tessere le perline anticamente si utilizzava un telaio ad arco: un bastone flessibile con licci di scorza di betulla o di pelle per sostenere e separare gli orditi di tendine fissati a ciascuna estremità. Successivamente si utilizzò un semplice telaio rettangolare a scatola composto di quattro pezzi di legno fissati assieme sugli angoli. Su questo telaio è teso un filo di ordito continuo attorno alla struttura comprendente una fila di orditi in più del numero di perline richiesto dall'ampiezza del modello. Per tessere le perline occorre un ago sottile e lungo da traforo. Il numero di perline adeguato a una determinata larghezza è infilato in questo filo di trama. Per prima cosa, l'ago infilato e munito di perline viene passato sotto l'ordito fino alla parte opposta. Tenendo teso il filo, ogni perline è spinta tra una coppia dei fili di ordito per tutta la distanza intermedia in modo che i fori siano sopra il livello dei fili di ordito. L'ago munito di filo viene poi ripassato attraverso tutte le perline mentre si trovano in questa posizione, tessendo così la prima fila. Per le file successive si segue lo stesso procedimento. Le estremità libere sono ritessute nel lavoro a perline per ottenere un ordito più forte. A volte i fili di ordito sono muniti di perline o tessuti a frange. L'applicazione così ottenuta poteva essere cucita su fasce di pelle o di tessuto o direttamente sugli abiti.
Osservazioni (OSS)
Iter museale dubbio per mancanza di numero d'inventario.
Tipo scheda (TSK)
BDM
Livello catalogazione (LIR)
I
Codice univoco (NCT)
Codice regione (NCTR):
07
Numero catalogo generale (NCTN):
00407942
Ente schedatore (ESC)
C010025
Ente competente per tutela (ECP)
S21-S19
Ambito di tutela MiBACT (AMB)
etnoantropologico
Categoria (CTG)
ornamento per il corpo
Definizione bene (OGT)
Configurazione strutturale e di contesto (OGTV):
paio
OGTD:
giarrettiera
Materia e tecnica (MTC)
MTCP:
Frange
MTCM:
filo di cotone
MTCT:
a telaio
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
Per tessere le perline anticamente si utilizzava un telaio ad arco: un bastone flessibile con licci di scorza di betulla o di pelle per sostenere e separare gli orditi di tendine fissati a ciascuna estremità. Successivamente si utilizzò un semplice telaio rettangolare a scatola composto di quattro pezzi di legno fissati assieme sugli angoli. Su questo telaio è teso un filo di ordito continuo attorno alla struttura comprendente una fila di orditi in più del numero di perline richiesto dall'ampiezza del modello. Per tessere le perline occorre un ago sottile e lungo da traforo. Il numero di perline adeguato a una determinata larghezza è infilato in questo filo di trama. Per prima cosa, l'ago infilato e munito di perline viene passato sotto l'ordito fino alla parte opposta. Tenendo teso il filo, ogni perline è spinta tra una coppia dei fili di ordito per tutta la distanza intermedia in modo che i fori siano sopra il livello dei fili di ordito. L'ago munito di filo viene poi ripassato attraverso tutte le perline mentre si trovano in questa posizione, tessendo così la prima fila. Per le file successive si segue lo stesso procedimento. Le estremità libere sono ritessute nel lavoro a perline per ottenere un ordito più forte. A volte i fili di ordito sono muniti di perline o tessuti a frange. L'applicazione così ottenuta poteva essere cucita su fasce di pelle o di tessuto o direttamente sugli abiti.
Osservazioni (OSS)
Iter museale dubbio per mancanza di numero d'inventario.
Apparato iconografico/decorativo (AID)
AIDO:
apparato decorativo
AIDA:
Decorazione
AIDI:
Motivo decorativo fitomorfo
AIDD:
Conterie di vetro: su telaio.
Localizzazione (PVC)
Stato (PVCS):
Italia
Regione (PVCR):
Liguria
Provincia (PVCP):
GE
Comune (PVCC):
Genova
Collocazione specifica (LDC)
Denominazione contenitore fisico (LDCN):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Uso contenitore fisico (LDCF):
museo
Complesso monumentale di appartenenza (LDCC):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Indicazioni viabilistiche (LDCU):
Corso Dogali, 18
Denominazione contenitore giuridico (LDCM):
C.D.A. - Collezione D'Albertis
Specifiche (LDCS):
Esposizione permanente dal 16 aprile 2004. Sala 10.
LDCT:
castello
LDCQ:
civico
Descrizione (DES)
Fasce rettangolari tessute con conterie rosa, bianche, verdi chiare e scure, rosse, blu, blu carta zucchero a creare fiori stilizzati, su un ordito di fili di cotone. Alle due estremità dei lati corti i fili dell'ordito formano delle frange sulle quali sono annodati ciuffi di lana rossa e azzurra.
Ambito culturale (ATB)
ATBD:
Nativi Nord America (Cree?)
Dati di uso (UTU)
UTUT:
precedente
UTUF:
Ornamento per il corpo
UTUM:
Legate agli arti superiori o inferiori/applicate sui gambali.
UTUO:
Cerimonie
Cronologia (DT)
DTZS:
fine
DTM:
confronto,analisi stilistica
DTZG:
XIX
DTSI:
1891
DTSF:
1900
Altri inventari (INV)
INVN:
S.N.26 a/b
INVD:
1893
INVC:
C.D.A.
Altre localizzazioni geografico - amministrative (LA)
PRTK:
America settentrionale
PRTS:
Stati Uniti d'America
TCL:
luogo di produzione/realizzazione
PRCT:
area espositiva
PRCQ:
comunale
PRVS:
Italia
PRVR:
Liguria
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRCN:
Padiglione n.18
PRCU:
Spianata del Bisagno
PRCM:
Esposizione del IV centenario della scoperta dell' America