Copricapo costituito da una fascia di pelle conciata ripiegata a metà longitudinalmente, nella quale sono inserite e fissate con tendini cuciti a mano quarantuno penne, alcune delle quali in colori naturali marrone e crema e altre tinte in viola. Il bordo inferiore è rifinito da una striscia di velluto nero piegato longitudinalmente e cucito a mano con filo di cotone. La parte anteriore è decorata da un'applicazione in panno rivestita da un motivo floreale in conterie verdi, rosa scuro e chiaro, gialle. Dalla parte posteriore della fascia pende una striscia rettangolare di pelle costituita da due pezzi cuciti insieme longitudinalmente e sulla cui superficie sono presenti tracce di calami di penne. La striscia è frangiata sui due lati corti, uno fissato alla fascia e l'altro terminante in sedici coni metallici che fungono da sonagli.
ingrassatura, levigatura, asciugatura, taglio, cucitura a mano
MTCM:
pelle
MTCT:
raschiatura
MTCT_BLOCK:
cucitura a mano
MTCP:
Decorazione
MTCP:
Decorazione
MTCT_BLOCK:
cucitura a mano
MTCP:
Sonagli
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
Per questi copricapi si utilizzava una striscia di pelle grezza o conciata larga circa quindici centimetri e di lunghezza sufficiente ad adattarsi alla testa di colui che doveva indossarla. La striscia veniva ripiegata longitudinalmente e sul margine della piegatura venivano praticati i fori in cui fissare le penne, circa venti o trenta. Queste ultime venivano attaccate o tagliando il calamo e ripiegandolo su se stesso in modo da formare un cappio, oppure spingendo un piccolo spillo di legno nella sua cavità; quindi si procedeva ad fissarle mediante una piccola striscia di pelle che passava attraverso il cappio o su un incastro dello spillo di legno. Per la conciatura la pelle veniva tesa su dei pioli e con un raschiatoio si eliminavano residui di carne e cartilagini, quindi veniva lasciata stesa al sole ad asciugare per parecchi giorni. A questo punto la pelle veniva capovolta per rimuovere il pelo, tenuta a mollo e strofinata con una mistura di grassi animali per ammorbidirla. Dopo averla lasciata nuovamente ad asciugare veniva stirata e lavorata sulle due facce con una correggia ritorta di cuoio grezzo.
Osservazioni (OSS)
Potrebbe corrispondere a n. 19-24 pag. 145 del Catalogo Esposizione missioni cattoliche americane: "ornamento per il capo in pelle - Vaticano". Il numero C.A.500 BIS non risulta su catalogo collezioni americane.
Tipo scheda (TSK)
BDM
Livello catalogazione (LIR)
I
Codice univoco (NCT)
Codice regione (NCTR):
07
Ente schedatore (ESC)
C010025
Ente competente per tutela (ECP)
S21-S19
Ambito di tutela MiBACT (AMB)
etnoantropologico
Categoria (CTG)
ornamento per il capo
OGT
OGTD:
copricapo
Materia e tecnica (MTC)
MTCT_BLOCK:
ingrassatura, levigatura, asciugatura, taglio, cucitura a mano
MTCM:
pelle
MTCT:
raschiatura
MTCT_BLOCK:
cucitura a mano
MTCP:
Decorazione
MTCP:
Decorazione
MTCT_BLOCK:
cucitura a mano
MTCP:
Sonagli
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
Per questi copricapi si utilizzava una striscia di pelle grezza o conciata larga circa quindici centimetri e di lunghezza sufficiente ad adattarsi alla testa di colui che doveva indossarla. La striscia veniva ripiegata longitudinalmente e sul margine della piegatura venivano praticati i fori in cui fissare le penne, circa venti o trenta. Queste ultime venivano attaccate o tagliando il calamo e ripiegandolo su se stesso in modo da formare un cappio, oppure spingendo un piccolo spillo di legno nella sua cavità; quindi si procedeva ad fissarle mediante una piccola striscia di pelle che passava attraverso il cappio o su un incastro dello spillo di legno. Per la conciatura la pelle veniva tesa su dei pioli e con un raschiatoio si eliminavano residui di carne e cartilagini, quindi veniva lasciata stesa al sole ad asciugare per parecchi giorni. A questo punto la pelle veniva capovolta per rimuovere il pelo, tenuta a mollo e strofinata con una mistura di grassi animali per ammorbidirla. Dopo averla lasciata nuovamente ad asciugare veniva stirata e lavorata sulle due facce con una correggia ritorta di cuoio grezzo.
Osservazioni (OSS)
Potrebbe corrispondere a n. 19-24 pag. 145 del Catalogo Esposizione missioni cattoliche americane: "ornamento per il capo in pelle - Vaticano". Il numero C.A.500 BIS non risulta su catalogo collezioni americane.
Apparato iconografico/decorativo (AID)
AIDO:
apparato decorativo
AIDA:
Decorazione
AIDP:
Motivo decorativo floreale.
AIDD:
Conterie di vetro: infilatura/cucitura/punto coprente.
Localizzazione (PVC)
Stato (PVCS):
Italia
Regione (PVCR):
Liguria
Provincia (PVCP):
GE
Comune (PVCC):
Genova
Collocazione specifica (LDC)
Denominazione contenitore fisico (LDCN):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Uso contenitore fisico (LDCF):
museo
Complesso monumentale di appartenenza (LDCC):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Indicazioni viabilistiche (LDCU):
Corso Dogali, 18
Denominazione contenitore giuridico (LDCM):
C.D.A. - Collezione D'Albertis
Specifiche (LDCS):
Esposizione permanente dal 16 aprile 2004. Sala 10.
LDCT:
castello
LDCQ:
civico
Descrizione (DES)
Copricapo costituito da una fascia di pelle conciata ripiegata a metà longitudinalmente, nella quale sono inserite e fissate con tendini cuciti a mano quarantuno penne, alcune delle quali in colori naturali marrone e crema e altre tinte in viola. Il bordo inferiore è rifinito da una striscia di velluto nero piegato longitudinalmente e cucito a mano con filo di cotone. La parte anteriore è decorata da un'applicazione in panno rivestita da un motivo floreale in conterie verdi, rosa scuro e chiaro, gialle. Dalla parte posteriore della fascia pende una striscia rettangolare di pelle costituita da due pezzi cuciti insieme longitudinalmente e sulla cui superficie sono presenti tracce di calami di penne. La striscia è frangiata sui due lati corti, uno fissato alla fascia e l'altro terminante in sedici coni metallici che fungono da sonagli.