Tramite cucitura a mano alle estremità laterali Borsa frangiata costituita da due pezzi trapezoidali di pelle cuciti insieme. Apertura bordata da un filo di conterie di vetro azzurre cucito a formare una smerlatura. Una superficie è decorata da un motivo centrale a croce in conterie di vetro blu, azzurre e bianche e da nove elementi triangolari di conterie di vetro verdi, gialle, rosse e blu scure, distribuiti regolarmente lungo il perimetro della borsa. L'altra superficie è decorata da un motivo centrale a croce in conterie di vetro blu scure, verdi, rosa scuro e bianche e da dieci elementi romboidali di conterie di vetro azzurre e blu, distribuiti come sull'altro lato. L'interno è foderato da tessuto con motivo scozzese in verde, crema e marrone. Una striscia di pelle fissata dell'apertura della borsa serve per la sospensione.
Altri inventari (INV)
INVN:
C.A.485
INVC:
C.D.A.
Cronologia (DT)
DTZS:
seconda metà
DTSV:
post
DTSL:
ante
DTM:
analisi stilistica,confronto
DTT:
Esami stilistico-comparativi
DTZG:
XIX
DTSI:
1851
DTSF:
1900
Materia e tecnica (MTC)
MTCT_BLOCK:
ingrassatura, levigatura, asciugatura, taglio, cucitura a mano
MTCM:
pelle
MTCT:
raschiatura
MTCT_BLOCK:
cucitura a mano
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
Potevano essere costituite da due o più pezzi di pelle di cervide o bisonte conciata a seconda del modello da realizzare. La borsa era cucita con fibre animali o cotone. L'interno poteva essere foderato di tessuto mentre l'esterno veniva decorato con aculei di porcospino che venivano divisi a seconda della misura, ammorbiditi in bocca e, presso alcune tribù, spaccati; quindi erano appiattiti con i denti e con le unghie. In seguito al contatto e ai conseguenti scambi con gli europei, con conterie di vetro o sonagli conici di metallo. L'eventuale frangiatura laterale si otteneva tagliando a strisce un pezzo oblungo di pelle senza separare completamente le frange su un lato e cucendo la parte rimanente tra i due lembi della borsa. Una striscia di pelle conciata veniva cucita internamente sulle due estremità laterali dell'apertura della borsa e ne costituiva la stringa da legare alla cintura. Per la conciatura la pelle veniva tesa su dei pioli e con un raschiatoio si eliminavano i residui di carne e cartilagini, quindi veniva lasciata stesa al sole ad asciugare per parecchi giorni. A questo punto la pelle veniva capovolta per rimuovere il pelo, tenuta a mollo e strofinata con una mistura di grassi animali per ammorbidirla. Dopo averla lasciata nuovamente ad asciugare, veniva stirata e lavorata sulle due facce con una correggia ritorta di cuoio grezzo.
Osservazioni (OSS)
Mai usata. Su catalogo esposizione missioni cattoliche americane e su inventari collezioni americane viene definito come: "porta orologio - watch case" e corrisponde al n.18 pag.142: "n.4 porta-orologi."
Tipo scheda (TSK)
BDM
Livello catalogazione (LIR)
I
Codice univoco (NCT)
Codice regione (NCTR):
07
Ente schedatore (ESC)
C010025
Ente competente per tutela (ECP)
S21-S19
Ambito di tutela MiBACT (AMB)
etnoantropologico
Categoria (CTG)
oggetto di uso personale
OGT
OGTD:
borsina femminile
Materia e tecnica (MTC)
MTCT_BLOCK:
ingrassatura, levigatura, asciugatura, taglio, cucitura a mano
MTCM:
pelle
MTCT:
raschiatura
MTCT_BLOCK:
cucitura a mano
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
Potevano essere costituite da due o più pezzi di pelle di cervide o bisonte conciata a seconda del modello da realizzare. La borsa era cucita con fibre animali o cotone. L'interno poteva essere foderato di tessuto mentre l'esterno veniva decorato con aculei di porcospino che venivano divisi a seconda della misura, ammorbiditi in bocca e, presso alcune tribù, spaccati; quindi erano appiattiti con i denti e con le unghie. In seguito al contatto e ai conseguenti scambi con gli europei, con conterie di vetro o sonagli conici di metallo. L'eventuale frangiatura laterale si otteneva tagliando a strisce un pezzo oblungo di pelle senza separare completamente le frange su un lato e cucendo la parte rimanente tra i due lembi della borsa. Una striscia di pelle conciata veniva cucita internamente sulle due estremità laterali dell'apertura della borsa e ne costituiva la stringa da legare alla cintura. Per la conciatura la pelle veniva tesa su dei pioli e con un raschiatoio si eliminavano i residui di carne e cartilagini, quindi veniva lasciata stesa al sole ad asciugare per parecchi giorni. A questo punto la pelle veniva capovolta per rimuovere il pelo, tenuta a mollo e strofinata con una mistura di grassi animali per ammorbidirla. Dopo averla lasciata nuovamente ad asciugare, veniva stirata e lavorata sulle due facce con una correggia ritorta di cuoio grezzo.
Osservazioni (OSS)
Mai usata. Su catalogo esposizione missioni cattoliche americane e su inventari collezioni americane viene definito come: "porta orologio - watch case" e corrisponde al n.18 pag.142: "n.4 porta-orologi."
Apparato iconografico/decorativo (AID)
AIDO:
apparato iconografico-decorativo
AIDA:
Decorazioni
AIDP:
Sulle due facce della borsa.
AIDI:
Motivo cruciforme
AIDD:
Conterie di vetro: infilatura/cucitura/punto coprente/ricamo a festoncino. Per gli Arapaho la croce simboleggiava la stella del mattino; per i Dakota le quattro parti del globo, quattro cadaveri o il salvataggio di un compagno di tribù.
Localizzazione (PVC)
Stato (PVCS):
Italia
Regione (PVCR):
Liguria
Provincia (PVCP):
GE
Comune (PVCC):
Genova
Collocazione specifica (LDC)
Denominazione contenitore fisico (LDCN):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Uso contenitore fisico (LDCF):
museo
Complesso monumentale di appartenenza (LDCC):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Indicazioni viabilistiche (LDCU):
Corso Dogali, 18
Denominazione contenitore giuridico (LDCM):
C.D.A. - Collezione D'Albertis
Specifiche (LDCS):
In esposizione permanente dal 16 aprile 2004. Sala 9.
LDCT:
castello
LDCQ:
civico
Descrizione (DES)
Tramite cucitura a mano alle estremità laterali Borsa frangiata costituita da due pezzi trapezoidali di pelle cuciti insieme. Apertura bordata da un filo di conterie di vetro azzurre cucito a formare una smerlatura. Una superficie è decorata da un motivo centrale a croce in conterie di vetro blu, azzurre e bianche e da nove elementi triangolari di conterie di vetro verdi, gialle, rosse e blu scure, distribuiti regolarmente lungo il perimetro della borsa. L'altra superficie è decorata da un motivo centrale a croce in conterie di vetro blu scure, verdi, rosa scuro e bianche e da dieci elementi romboidali di conterie di vetro azzurre e blu, distribuiti come sull'altro lato. L'interno è foderato da tessuto con motivo scozzese in verde, crema e marrone. Una striscia di pelle fissata dell'apertura della borsa serve per la sospensione.
Committenza (CMM)
CMMN:
Missioni Cattoliche Americane (?)
CMMD:
sec.XIX - ultimo quarto
CMMC:
esposizione IV centenario della scoperta dell'America, Genova, 1892
CMMF:
esami stilistico - comparativi
Ambito culturale (ATB)
ATBD:
Nativi Nord Americani (Sioux)
ATBM:
analisi stilistica
Dati di uso (UTU)
UTUT:
attuale
UTUF:
Contenitore per accessori per il cucito o la cote
UTUO:
Vita quotidiana
UTUN:
Fissata alla cintura o al polso
Cronologia (DT)
DTZS:
seconda metà
DTSV:
post
DTSL:
ante
DTM:
analisi stilistica,confronto
DTT:
Esami stilistico-comparativi
DTZG:
XIX
DTSI:
1851
DTSF:
1900
Altri inventari (INV)
INVN:
C.A.485
INVC:
C.D.A.
Altre localizzazioni geografico - amministrative (LA)
PRVS:
Nord Dakota (U.S.A.)
PRTK:
America settentrionale
PRTS:
Nord Dakota (U.S.A.)
PRTL:
Sioux Falls
PRCM:
Rev. Martin Kenel O.S.B.
TCL:
luogo di produzione/realizzazione
PRVS:
Italia
PRVR:
Liguria
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRCN:
Padiglione n.18
PRCU:
Spianata del Bisagno
PRCM:
Esposizione del IV centenario della scoperta dell' America