Borsa frangiata costituita da due pezzi di pelle di forma trapezoidale cuciti insieme. Apertura bordata da un filo di conterie di vetro verdi a formare una smerlatura. Una delle superfici è decorata da conterie di vetro azzurre, rosa scuro e bianche e l'altra da conterie di vetro verdi e bianche a formare il disegno stilizzato di una tartaruga. Una stringa di pelle, fissata tramite cuciture alle estremità laterali dell'apertura della borsa, serve per la sospensione.
Potevano essere costituite da due o più pezzi di pelle di cervide o bisonte conciata a seconda del modello da realizzare. La borsa era cucita con fibre animali o cotone. L'interno poteva essere foderato di tessuto mentre l'esterno veniva decorato con aculei di porcospino, che venivano divisi a seconda della misura, ammorbiditi in bocca e, presso alcune tribù, spaccati; quindi erano appiattiti con i denti e con le unghie e, in un periodo più tardo, in seguito al contatto e ai conseguenti scambi con gli europei, con conterie di vetro o sonagli conici di metallo. L'eventuale frangiatura laterale si otteneva tagliando a strisce un pezzo oblungo di pelle senza separare completamente le frange su un lato e cucendo la parte rimanente tra i due lembi della borsa. Una striscia di pelle conciata veniva cucita internamente sulle due estremità laterali dell'apertura della borsa e ne costituiva la stringa da legare alla cintura. Per la conciatura la pelle veniva tesa su dei pioli e con un raschiatoio si eliminavano i residui di carne e cartilagini, quindi veniva lasciata stesa al sole ad asciugare per parecchi giorni. A questo punto la pelle veniva capovolta per rimuovere il pelo, tenuta a mollo e strofinata con una mistura di grassi animali per ammorbidirla. Dopo averla lasciata nuovamente ad asciugare, veniva stirata e lavorata sulle due facce con una correggia ritorta di cuoio grezzo.
Osservazioni (OSS)
Da inventario missioni cattoliche americane: "money purse".
Potevano essere costituite da due o più pezzi di pelle di cervide o bisonte conciata a seconda del modello da realizzare. La borsa era cucita con fibre animali o cotone. L'interno poteva essere foderato di tessuto mentre l'esterno veniva decorato con aculei di porcospino, che venivano divisi a seconda della misura, ammorbiditi in bocca e, presso alcune tribù, spaccati; quindi erano appiattiti con i denti e con le unghie e, in un periodo più tardo, in seguito al contatto e ai conseguenti scambi con gli europei, con conterie di vetro o sonagli conici di metallo. L'eventuale frangiatura laterale si otteneva tagliando a strisce un pezzo oblungo di pelle senza separare completamente le frange su un lato e cucendo la parte rimanente tra i due lembi della borsa. Una striscia di pelle conciata veniva cucita internamente sulle due estremità laterali dell'apertura della borsa e ne costituiva la stringa da legare alla cintura. Per la conciatura la pelle veniva tesa su dei pioli e con un raschiatoio si eliminavano i residui di carne e cartilagini, quindi veniva lasciata stesa al sole ad asciugare per parecchi giorni. A questo punto la pelle veniva capovolta per rimuovere il pelo, tenuta a mollo e strofinata con una mistura di grassi animali per ammorbidirla. Dopo averla lasciata nuovamente ad asciugare, veniva stirata e lavorata sulle due facce con una correggia ritorta di cuoio grezzo.
Osservazioni (OSS)
Da inventario missioni cattoliche americane: "money purse".
Apparato iconografico/decorativo (AID)
AIDO:
apparato iconografico-decorativo
AIDA:
Decorazione
AIDI:
Decorazione zoomorfa di tartaruga.
AIDD:
Conterie di vetro: infilatura/ cucitura/ punto coprente/ ricamo a festoncino.
Localizzazione (PVC)
Stato (PVCS):
Italia
Regione (PVCR):
Liguria
Provincia (PVCP):
GE
Comune (PVCC):
Genova
Collocazione specifica (LDC)
Denominazione contenitore fisico (LDCN):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Uso contenitore fisico (LDCF):
museo
Complesso monumentale di appartenenza (LDCC):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Indicazioni viabilistiche (LDCU):
Corso Dogali, 18
Denominazione contenitore giuridico (LDCM):
C.D.A. - Collezione D'Albertis
Specifiche (LDCS):
In esposizione permanente dal 16 aprile 2004. Sala 9.
Deposito: (D), scaffale: (K7/3B3).
LDCT:
castello
LDCQ:
civico
Descrizione (DES)
Borsa frangiata costituita da due pezzi di pelle di forma trapezoidale cuciti insieme. Apertura bordata da un filo di conterie di vetro verdi a formare una smerlatura. Una delle superfici è decorata da conterie di vetro azzurre, rosa scuro e bianche e l'altra da conterie di vetro verdi e bianche a formare il disegno stilizzato di una tartaruga. Una stringa di pelle, fissata tramite cuciture alle estremità laterali dell'apertura della borsa, serve per la sospensione.
Ambito culturale (ATB)
ATBD:
Nativi Nord Americani
ATBM:
analisi stilistica
Dati di uso (UTU)
UTUT:
precedente
UTUF:
Contenitore
UTUM:
Contenere oggetti spirituali personali
UTUO:
Vita quotidiana
UTUD:
Seconda metà XIX secolo
UTUN:
Appesa alla cintura o al polso
Cronologia (DT)
DTZS:
seconda metà
DTSV:
post
DTSL:
ante
DTM:
analisi stilistica,confronto
DTT:
Esami stilistico-comparativi
DTZG:
XIX
DTSI:
1851
DTSF:
1900
Altri inventari (INV)
INVN:
C.A.483
INVC:
C.D.A.
Altre localizzazioni geografico - amministrative (LA)
PRVS:
Nord Dakota (U.S.A.)
PRTK:
America settentrionale
PRTS:
Nord Dakota (U.S.A.)
PRTL:
Sioux Falls
PRCM:
Rev. Martin Kenel O.S.B.
TCL:
luogo di produzione/realizzazione
PRCT:
area espositiva
PRCQ:
comunale
PRVS:
Italia
PRVR:
Liguria
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRCN:
Padiglione n.18
PRCU:
Spianata del Bisagno
PRCM:
Esposizione del IV centenario della scoperta dell' America