Borsina dai bordi frangiati, costituita da due pezzi di forma semi-ovale in pelle conciata di cervide, cuciti insieme. Apertura bordata da una striscia di tessuto di cotone blu scuro ripiegata e cucita. Superficie anteriore decorata da conterie di vetro (verde, rosa scuro, blu scuro, azzurro scuro e chiaro) cucite a formare un disegno zoo-fitomorfo che rappresenta un insetto. Foderata internamente da tessuto di cotone naturale. Una striscia di pelle, fissata tramite cuciture alle estremità laterali dell'apertura della borsa, serve per la sospensione.
Altri inventari (INV)
INVN:
C.A.476
INVC:
C.D.A.
Cronologia (DT)
DTZS:
seconda metà
DTSV:
post
DTSL:
ante
DTM:
analisi stilistica,confronto
DTT:
Esami stilistico-comparativi
DTZG:
XIX
DTSI:
1851
DTSF:
1900
Materia e tecnica (MTC)
MTCT_BLOCK:
ingrassatura, levigatura, asciugatura, taglio, cucitura a mano, cucitura a mano, masticatura
MTCM:
pelle
MTCT:
raschiatura
MTCT_BLOCK:
cucitura a mano
MTCP:
Decorazione
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
Potevano essere costituite da due o più pezzi di pelle di cervide o bisonte conciata a seconda del modello da realizzare. La borsa era cucita con fibre animali o cotone. L'interno poteva essere foderato di tessuto mentre l'esterno veniva decorato con aculei di porcospino (che venivano divisi a seconda della misura, ammorbiditi in bocca e, presso alcune tribù, spaccati; quindi erano appiattiti con i denti e con le unghie) e, in un periodo più tardo, in seguito al contatto e ai conseguenti scambi con gli europei, con conterie di vetro o sonagli conici di metallo. L'eventuale frangiatura laterale si otteneva tagliando a strisce un pezzo oblungo di pelle senza separare completamente le frange su un lato e cucendo la parte rimanente tra i due lembi della borsa. Una striscia di pelle conciata veniva cucita internamente sulle due estremità laterali dell'apertura della borsa e ne costituiva la stringa da legare alla cintura. Per la conciatura la pelle veniva tesa su dei pioli e con un raschiatoio si eliminavano i residui di carne e cartilagini, quindi veniva lasciata stesa al sole ad asciugare per parecchi giorni. A questo punto la pelle veniva capovolta per rimuovere il pelo, tenuta a mollo e strofinata con una mistura di grassi animali per ammorbidirla. Dopo averla lasciata nuovamente ad asciugare, veniva stirata e lavorata sulle due facce con una correggia ritorta di cuoio grezzo.
Osservazioni (OSS)
Mai usata. Su catalogo esposizione missioni cattoliche americane e su inventari collezioni americane viene definito come: "porta orologio - watch case" e corrisponde al n.18 pag.142: "n.4 porta-orologi."
Tipo scheda (TSK)
BDM
Livello catalogazione (LIR)
I
Codice univoco (NCT)
Codice regione (NCTR):
07
Ente schedatore (ESC)
C010025
Ente competente per tutela (ECP)
S21-S19
Ambito di tutela MiBACT (AMB)
etnoantropologico
Categoria (CTG)
oggetto di uso personale
OGT
OGTD:
borsina femminile
Materia e tecnica (MTC)
MTCT_BLOCK:
ingrassatura, levigatura, asciugatura, taglio, cucitura a mano, cucitura a mano, masticatura
MTCM:
pelle
MTCT:
raschiatura
MTCT_BLOCK:
cucitura a mano
MTCP:
Decorazione
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
Potevano essere costituite da due o più pezzi di pelle di cervide o bisonte conciata a seconda del modello da realizzare. La borsa era cucita con fibre animali o cotone. L'interno poteva essere foderato di tessuto mentre l'esterno veniva decorato con aculei di porcospino (che venivano divisi a seconda della misura, ammorbiditi in bocca e, presso alcune tribù, spaccati; quindi erano appiattiti con i denti e con le unghie) e, in un periodo più tardo, in seguito al contatto e ai conseguenti scambi con gli europei, con conterie di vetro o sonagli conici di metallo. L'eventuale frangiatura laterale si otteneva tagliando a strisce un pezzo oblungo di pelle senza separare completamente le frange su un lato e cucendo la parte rimanente tra i due lembi della borsa. Una striscia di pelle conciata veniva cucita internamente sulle due estremità laterali dell'apertura della borsa e ne costituiva la stringa da legare alla cintura. Per la conciatura la pelle veniva tesa su dei pioli e con un raschiatoio si eliminavano i residui di carne e cartilagini, quindi veniva lasciata stesa al sole ad asciugare per parecchi giorni. A questo punto la pelle veniva capovolta per rimuovere il pelo, tenuta a mollo e strofinata con una mistura di grassi animali per ammorbidirla. Dopo averla lasciata nuovamente ad asciugare, veniva stirata e lavorata sulle due facce con una correggia ritorta di cuoio grezzo.
Osservazioni (OSS)
Mai usata. Su catalogo esposizione missioni cattoliche americane e su inventari collezioni americane viene definito come: "porta orologio - watch case" e corrisponde al n.18 pag.142: "n.4 porta-orologi."
Apparato iconografico/decorativo (AID)
AIDO:
apparato iconografico-decorativo
AIDA:
Decorazione
AIDI:
Decorazione: insetto.
AIDD:
Conterie di vetro: infilatura/ cucitura/ punto coprente.
Localizzazione (PVC)
Stato (PVCS):
Italia
Regione (PVCR):
Liguria
Provincia (PVCP):
GE
Comune (PVCC):
Genova
Collocazione specifica (LDC)
Denominazione contenitore fisico (LDCN):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Uso contenitore fisico (LDCF):
museo
Complesso monumentale di appartenenza (LDCC):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Indicazioni viabilistiche (LDCU):
Corso Dogali, 18
Denominazione contenitore giuridico (LDCM):
C.D.A. - Collezione D'Albertis
Specifiche (LDCS):
In esposizione permanente dal 16 aprile 2004, sala 9.
LDCT:
castello
LDCQ:
civico
Descrizione (DES)
Borsina dai bordi frangiati, costituita da due pezzi di forma semi-ovale in pelle conciata di cervide, cuciti insieme. Apertura bordata da una striscia di tessuto di cotone blu scuro ripiegata e cucita. Superficie anteriore decorata da conterie di vetro (verde, rosa scuro, blu scuro, azzurro scuro e chiaro) cucite a formare un disegno zoo-fitomorfo che rappresenta un insetto. Foderata internamente da tessuto di cotone naturale. Una striscia di pelle, fissata tramite cuciture alle estremità laterali dell'apertura della borsa, serve per la sospensione.
Ambito culturale (ATB)
ATBD:
Nativi Nord Americani (Sioux)
ATBM:
analisi stilistica
Dati di uso (UTU)
UTUT:
storico
UTUF:
Contenitore
UTUM:
Contenere oggetti spirituali personali
UTUO:
Vita quotidiana
UTUD:
Seconda metà XIX secolo
UTUN:
Appesa alla cintura o al polso
Cronologia (DT)
DTZS:
seconda metà
DTSV:
post
DTSL:
ante
DTM:
analisi stilistica,confronto
DTT:
Esami stilistico-comparativi
DTZG:
XIX
DTSI:
1851
DTSF:
1900
Altri inventari (INV)
INVN:
C.A.476
INVC:
C.D.A.
Altre localizzazioni geografico - amministrative (LA)
PRVL:
Sioux Falls
PRTK:
America settentrionale
PRTS:
Nord Dakota (U.S.A.)
PRTL:
Sioux Falls
PRCM:
Rev. Martin Kenel O.S.B.
TCL:
luogo di produzione/realizzazione
PRVS:
Italia
PRVR:
Liguria
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRCN:
Padiglione n.18
PRCU:
Spianata del Bisagno
PRCM:
Esposizione del IV centenario della scoperta dell' America