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Gambali

Museo delle Culture del Mondo Castello D’Albertis
Categoria (CTG)
Abbigliamento
Definizione bene (OGT)
Configurazione strutturale e di contesto (OGTV):
PAIO
OGTD:
gambale
Ambito culturale (ATB)
ATBD:
Nativi Nord Americani (Anishinaabeg)
ATBM:
analisi stilistica
Descrizione (DES)
Il gambale, in panno blu scuro (blue stroud), è delimitato superiormente da un bordo crema naturale (stesso panno non tinto), e inferiormente da una fettuccia verde bottiglia cucita a mano. La parte inferiore è decorata da una striscia di tessuto di colore rosso e da fasce di conterie di vetro bianche, blu cartazucchero, bronzo, verdi e azzurre cucite a formare motivi geometrici. Due applicazioni rettangolari di panno rosso, decorate con conterie di vetro policrome (crema, rosa, azzurro, bronzo, bianco, verde bottiglia, verde scuro, arancione, blu cartazucchero, blu scuro, nero) a disegnare motivi floreali, e bordate da una fettuccia grigio-verde e verde bottiglia, sono cucite sul gambale, una verticalmente a coprire la cucitura laterale e l'altra orizzontalmente al di sopra della fascia decorata. Sulla parte superiore del gambale è internamente fissata una striscia di tessuto di cotone marrone chiaro stampata in rosso, parzialmente tagliata in due parti nel senso della lunghezza e rifinita da una cucitura a mano.
Altri inventari (INV)
INVN:
C.A.348
INVC:
C.D.A.
Cronologia (DT)
DTZG:
Sec. XIX seconda metà
ADTS:
Esami stilistico-comparativi
MTC
MTCM:
panno di lana
MTCM:
tessuto
MTCM:
conterie di vetro "seme"
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
Si utilizzava una pelle conciata tagliata in forma rettangolare che veniva piegata e cucita longitudinalmente. In prossimità dell'apertura superiore, venivano cucite delle strisce di pelle o di cotone utilizzate per fissare i gambali agli arti. In un periodo più tardo, in seguito al contatto e ai conseguenti scambi con gli europei, il tessuto sostituì la pelle nella realizzazione dei gambali. (conciatura: la pelle veniva tesa su dei pioli e con un raschiatoio si eliminavano residui di carne e cartilagini, quindi veniva lasciata stesa al sole ad asciugare per parecchi giorni. A questo punto la pelle veniva capovolta per rimuovere il pelo, tenuta a mollo e strofinata con una mistura di grassi animali per ammorbidirla. Dopo averla lasciata nuovamente ad asciugare, veniva stirata e lavorata sulle due facce con una correggia ritorta di cuoio grezzo)
Osservazioni (OSS)
Anomalia valori vocabolari chiusi - TCL: deposito/esposizione - TCL: deposito/esposizione