Palla formata da tre pelli, una striscia rettangolare centrale e due pezzi discoidali ai poli, unite da una cucitura a mano. I bordi della fascia centrale sono frangiati. La palla è decorata da conterie di vetro blu, bianche, rosse e gialle a formare motivi cruciformi. Presente un cordino di sospensione costituito da una strisciolina di pelle.
ingrassatura, levigatura, asciugatura, masticatura, cucitura a mano
MTCM:
pelle
MTCT:
raschiatura
MTCP:
Decorazione
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
Venivano utilizzate pelli di bisonte o di cervide conciate e cucite tra loro. Per la conciatura la pelle veniva tesa su dei pioli e con un raschiatoio si eliminavano i residui di carne e cartilagini, quindi veniva lasciata stesa al sole ad asciugare per parecchi giorni. La pelle veniva poi capovolta per rimuovere il pelo, tenuta a mollo e strofinata con una mistura di grassi animali per ammorbidirla. Dopo averla lasciata nuovamente ad asciugare, veniva stirata e lavorata sulle due facce con una correggia ritorta di cuoio grezzo. La palla poteva essere decorata da aculei di porcospino, che venivano divisi a seconda della misura, ammorbiditi in bocca e, presso alcune tribù, spaccati; quindi erano appiattiti con i denti o con le unghie. In un periodo più tardo, in seguito al contatto e ai conseguenti scambi con gli europei, furono sostituiti da conterie di vetro. Gli aculei potevano essere di varie dimensioni a seconda della funzione (ludica, di protezione dei neonati, ...).
ingrassatura, levigatura, asciugatura, masticatura, cucitura a mano
MTCM:
pelle
MTCT:
raschiatura
MTCP:
Decorazione
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
Venivano utilizzate pelli di bisonte o di cervide conciate e cucite tra loro. Per la conciatura la pelle veniva tesa su dei pioli e con un raschiatoio si eliminavano i residui di carne e cartilagini, quindi veniva lasciata stesa al sole ad asciugare per parecchi giorni. La pelle veniva poi capovolta per rimuovere il pelo, tenuta a mollo e strofinata con una mistura di grassi animali per ammorbidirla. Dopo averla lasciata nuovamente ad asciugare, veniva stirata e lavorata sulle due facce con una correggia ritorta di cuoio grezzo. La palla poteva essere decorata da aculei di porcospino, che venivano divisi a seconda della misura, ammorbiditi in bocca e, presso alcune tribù, spaccati; quindi erano appiattiti con i denti o con le unghie. In un periodo più tardo, in seguito al contatto e ai conseguenti scambi con gli europei, furono sostituiti da conterie di vetro. Gli aculei potevano essere di varie dimensioni a seconda della funzione (ludica, di protezione dei neonati, ...).
Decorazione a motivi cruciformi bianchi e rossi; motivi lineari blu.
Localizzazione (PVC)
Stato (PVCS):
Italia
Regione (PVCR):
Liguria
Provincia (PVCP):
GE
Comune (PVCC):
Genova
Collocazione specifica (LDC)
Denominazione contenitore fisico (LDCN):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Uso contenitore fisico (LDCF):
museo
Complesso monumentale di appartenenza (LDCC):
Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis
Indicazioni viabilistiche (LDCU):
Corso Dogali, 18
Denominazione contenitore giuridico (LDCM):
C.D.A. - Collezione D'Albertis
Specifiche (LDCS):
In esposizione permanente dal 16 aprile 2004. Sala 9.
LDCT:
castello
LDCQ:
civico
Descrizione (DES)
Palla formata da tre pelli, una striscia rettangolare centrale e due pezzi discoidali ai poli, unite da una cucitura a mano. I bordi della fascia centrale sono frangiati. La palla è decorata da conterie di vetro blu, bianche, rosse e gialle a formare motivi cruciformi. Presente un cordino di sospensione costituito da una strisciolina di pelle.