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Cuffia Lakota

Museo delle Culture del Mondo Castello D’Albertis
Categoria (CTG)
ornamento per il capo
Tipologia (OGTT)
copricapo
OGT
OGTD:
cuffia
Ambito culturale (ATB)
ATBD:
Ambito Lakota, indigeni delle Pianure Nord americane (First Nations)
ATBM:
analisi iconografica,analisi stilistica
Descrizione (DES)
Cuffia in pelle interamente decorata con aculei di porcospino a disegnare due teste di bisonte in giallo e viola, due figure ornitomorfe stilizzate in giallo e verde chiaro e quattordici triangoli scalari in verde-giallo e arancio-viola su fondo rosso. Il retro della calotta è decorato da quadrati concentrici fatti con aculei di porcospino rossi, viola, verdi e gialli. Tutto l'apparato decorativo è bordato da una fascia di aculei di porcospino viola e da una fascia in conterie di vetro gialle. La calotta è orlata da una striscia di tessuto bordeaux, con con cui sono realizzati i due nastri laterali usati per il fissaggio della cuffia sotto il mento ed è applicata anche alla veletta posteriore di cotone a quadri bianchi e azzurri. L'interno è foderato da tessuto a fantasia floreale rossa e blu su fondo crema.
Altri inventari (INV)
INVN:
C.A.356
INVC:
C.D.A.
Cronologia (DT)
DTZS:
fine
DTSV:
post
DTM:
analisi stilistica,confronto
DTT:
Esami stilistico-comparativi
DTZG:
XIX
DTSI:
1891
DTSF:
1900
Materia e tecnica (MTC)
MTCP:
Calotta
MTCT_BLOCK:
ingrassatura, levigatura, tintura
MTCM:
pelle
MTCT:
raschiatura-essicatura- taglio
MTCP:
Veletta
MTCT_BLOCK:
cucitura a mano
MTCP:
Decorazione
MTCT_BLOCK:
tintura, cucitura a mano
MTCP:
Decorazione
Modalità di fabbricazione/esecuzione (MOF)
Gli aculei di porcospino venivano divisi a seconda della misura, ammorbiditi in bocca e, presso alcune tribù, spaccati; quindi erano appiattiti con i denti o con le unghie.
Osservazioni (OSS)
Quest'oggetto fa parte dell’installazione nata dal dialogo tra il progettista e designer dell’allestimento museale Massimo Chiappetta e Gerald Mac Master, artista Cree delle Pianure del Canada e, all’epoca dell’apertura del museo nel 2004, assistente al direttore del National Museum of the American Indian di Washington. Gerald ha accettato il nostro invito a interpretare le collezioni del museo che provengono dal suo popolo e che sono a Genova dal 1892, parte del materiale inviato dalle Missioni Cattoliche Americane per le celebrazioni colombiane del secolo scorso e donate alla città alla conclusione.
Giocattoli di bambine e bambini nativi, insieme a mocassini da donna e bambino in pelle di cervide decorati con perline e filo di seta, una culla a sospensione, una cuffia tradizionale nello stile occidentale in voga tra le donne dei pionieri, ma ricoperta di aculei di porcospino con motivi religiosi nativi sono alcune delle ricchissime cose raccolte in questa vetrina non a caso circolare e scavata nel terreno.
L'allestimento rimanda al mondo femminile e infantile di alcune popolazioni del Sud Dakota, i cui manufatti sono però adagiati su un letto di polvere di marmo, come segno del nostro desiderio di rendere omaggio a popoli che abbiamo sterminato con l’alcool, le malattie, i fucili e l’avidità di materie prime e territori da conquistare per il nostro bene.
Incorporare la voce indigena nella trasmissione delle collezioni, affiancando più voci e più prospettive è stato fondamentale per ampliarne sia la visione sia l’interpretazione.
Notizie storico-critiche (NSC)
La cuffia non faceva parte del tradizionale abbigliamento indigeno; cominciò a essere realizzata su modello di quelle indossate dalle donne bianche. Il modello ricalcava quindi quello europeo ma la decorazione poteva essere realizzata con materiali tradizionali, come aculei di porcospino e conterie di vetro.