Pianta della città di Genova della sola parte interna alle mura del cinquecento, realizzata dall’ingegnere Giacomo Brusco nel 1785. Divisa in tredici quadrilunghi, delineata in precedenza da diversi architetti del comune nel 1656, risulta essere una preziosa illustrazione della città messa in pianta per come doveva presentarsi fra il XVII e XVIII secolo.
Pianta della città di Genova della sola parte interna alle mura del cinquecento, realizzata dall’ingegnere Giacomo Brusco nel 1785. Divisa in tredici quadrilunghi, delineata in precedenza da diversi architetti del comune nel 1656, risulta essere una preziosa illustrazione della città messa in pianta per come doveva presentarsi fra il XVII e XVIII secolo.
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
Indirizzo (CDGI):
Via G. Garibaldi, 9
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione allegata
FTAN:
010571
Trascrizione per informatizzazione (RVM)
Data (RVMD):
1996
Nome (RVMN):
Patrone
Aggiornamento - revisione (AGG)
AGGD:
2023
AGGN:
Giangreco, Mattia
AGGF:
Serra, Andreana
Osservazioni (OSS)
In questa planimetria completa della città sono da notare, come aggionamenti dovuti al Brusco e che non si trovano nelle planimetrie particolari, l'indicazione di Piazza Acquaverde, il tracciato di via Nuovissima (oggi via Cairoli) e l'avvenuta costruzione del Ponte di Carignano. Il Brusco non tiene conto n+ di altre modifiche Già avvenute nel tessuto urbano n+ della scomparsa di alcune costruzioni: infatti egli indica la chiesa di San Michele sul bastione ononimo, mentre nelle due genide del Ratti (1766 - 1780) si sa che la sua area era occupata dalla ricreazione de' Confratelli dell'ordine di San Filippo Neri, l'oratorio di Santa Causola, a nord di San Giovanni di Pre', che il Giscardi dice distrutto nel 1537 per la costruzione delle nuove mura della città, i Forni al Molo, detti nella didascalia generale Nuovi Forni, che non erano pi+ in funzione dal 1734, quando furono ultimati quelli all'attuale Largo Zecca qui non indicati; non segue invece la Piazza della Cava, che era stata iniziata e ultimata nel 1773.