Il foglio, che rientrò tra quelli venduti al comune da Aurelia Porcile - vedova di Luigi Arnaldo Vassallo, noto per lo più come brillante giornalista, scrittore umorista e caricaturista, ma che fu anche un appassionato raccoglitore di opere d'arte e di qualche disegno nel corso della sua carriera lavorativa, svolta tra Genova e Roma - in precedenza dovrebbe essere appartenuto a Giuseppe Luxoro. Giuseppe si distinse nel campo della grafica e al suo modo di classificare i fogli acquistati è riconducibile la scritta con l'attribuzione a Domenico Piola vergata sotto la composizione; in compenso il fatto che questo disegno sia poi passato a Vassallo, dimostra che Luxoro, come tanti collezionisti, acquistò ma anche vendette opere già nel corso della sua vita. La sagoma, l'andamento e il soggetto della composizione - l'apparizione di Cristo, di cui però non si vede la croce a Santa Caterina Fieschi - rimandano indubbiamente ad una pala d'altare, e tuttavia non si conosce un dipinto cui riferire con sicurezza lo studio grafico. Si può proporre che questo mosso, veloce e arioso studio sia stato propedeutico alla realizzazione della pala della cappella Adorno nella chiesa genovese di San Filippo Neri, datata al 1688 circa. (Boccardo in Priarone 2017, pp. 170-171)
Altre localizzazioni geografico-amministrative (LA)
PRCM:
collezione Giuseppe Luxoro
TCL:
luogo di provenienza
Cronologia (DT)
DTZG:
XVII
DTSI:
1680
DTSV:
ca
DTSF:
1690
DTSL:
ca
Autore (AUT)
AUTR:
disegnatore
AUTN:
Piola, Domenico
AUTA:
1628-1703
MTC
MTC:
penna e inchiostro
MTC:
pennello e inchiostro acquarellato
MTC:
carta bianca
MTC:
matita nera
Misure (MIS)
MISU:
mm
MISA:
276
MISL:
196
Iscrizioni (ISR)
ISRP:
sul recto
ISRI:
al centro in basso, "D. Piola"
ISRP:
sul verso
ISRI:
"in basso a sinistra, "già N. 1425 G. P. B."
Notizie storico-critiche (NSC)
Il foglio, che rientrò tra quelli venduti al comune da Aurelia Porcile - vedova di Luigi Arnaldo Vassallo, noto per lo più come brillante giornalista, scrittore umorista e caricaturista, ma che fu anche un appassionato raccoglitore di opere d'arte e di qualche disegno nel corso della sua carriera lavorativa, svolta tra Genova e Roma - in precedenza dovrebbe essere appartenuto a Giuseppe Luxoro. Giuseppe si distinse nel campo della grafica e al suo modo di classificare i fogli acquistati è riconducibile la scritta con l'attribuzione a Domenico Piola vergata sotto la composizione; in compenso il fatto che questo disegno sia poi passato a Vassallo, dimostra che Luxoro, come tanti collezionisti, acquistò ma anche vendette opere già nel corso della sua vita. La sagoma, l'andamento e il soggetto della composizione - l'apparizione di Cristo, di cui però non si vede la croce a Santa Caterina Fieschi - rimandano indubbiamente ad una pala d'altare, e tuttavia non si conosce un dipinto cui riferire con sicurezza lo studio grafico. Si può proporre che questo mosso, veloce e arioso studio sia stato propedeutico alla realizzazione della pala della cappella Adorno nella chiesa genovese di San Filippo Neri, datata al 1688 circa. (Boccardo in Priarone 2017, pp. 170-171)