Il disegno, indubbiamente l'esemplare più notevole di Palma il Giovane che si conservi a Palazzo Rosso, era inventariato come opera di scuola di Tiziano Vecellio prima che B. W. Meijer (com. scritta 1975) lo attribuisse correttamente a Palma il Giovane. Un'attenta analisi della copiosa opera pittorica e grafica di Palma, permette di individuare in diverse occasioni tipi simili al nostro uomo barbato. Si veda ad esempio l'uomo all'estrema destra nel Cristo in gloria, benedicente, il doge Renier Zen, la dogessa e i procuratori di San Marco Dell'Ospedaletto dei Crociferi a Venezia che potrebbe essere lo stesso ritratto del nostro disegno. E' possibile istituire un ulteriore raffronto con il disegno di vecchio barbuto conservato agli Uffizi (Inv. 13127 F), che non solo sembra ritrarre il medesimo personaggio, ma presenta l'uso della stessa tecnica veloce e soprattutto la stessa mano felice nel cogliere lo sguardo del soggetto, riuscendo a restituirci un'impressione di istantaneità, prova di una nuova attenzione naturalistica e dimestichezza di racconto. (Boccardo 1999, p. 274)
Il disegno, indubbiamente l'esemplare più notevole di Palma il Giovane che si conservi a Palazzo Rosso, era inventariato come opera di scuola di Tiziano Vecellio prima che B. W. Meijer (com. scritta 1975) lo attribuisse correttamente a Palma il Giovane. Un'attenta analisi della copiosa opera pittorica e grafica di Palma, permette di individuare in diverse occasioni tipi simili al nostro uomo barbato. Si veda ad esempio l'uomo all'estrema destra nel Cristo in gloria, benedicente, il doge Renier Zen, la dogessa e i procuratori di San Marco Dell'Ospedaletto dei Crociferi a Venezia che potrebbe essere lo stesso ritratto del nostro disegno. E' possibile istituire un ulteriore raffronto con il disegno di vecchio barbuto conservato agli Uffizi (Inv. 13127 F), che non solo sembra ritrarre il medesimo personaggio, ma presenta l'uso della stessa tecnica veloce e soprattutto la stessa mano felice nel cogliere lo sguardo del soggetto, riuscendo a restituirci un'impressione di istantaneità, prova di una nuova attenzione naturalistica e dimestichezza di racconto. (Boccardo 1999, p. 274)
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
donazione
Nome (ACQN):
Anselmo Forni Lo Faro
Data acquisizione (ACQD):
1942
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
FTAN:
D5918
Citazione completa (BIL)
Basevi 1995-1996, p. 47-49; Basevi 1996, p. 33-34, fig. 4; Boccardo 1999, p. 274