Diana in veste di cacciatrice accompagnata da un cane
Codifica Iconclass (DESI)
48C2 scultura
92C373 Artemide 'potnia theroon', Signora delle Selve
Titolo (SGTT)
Diana cacciatrice
Inventario di museo o soprintendenza (INV)
INVN:
D 4710
INVC:
Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso
Cronologia (DT)
DTZS:
primo quarto
DTZG:
XVIII
DTSI:
1715
DTSV:
ca
DTSF:
1720
DTSL:
ca
MTC
MTC:
matita
MTC:
Penna e inchiostro metallogallico
MTC:
carta bianca
Notizie storico-critiche (NSC)
Il disegno è stato identificato come preparatorio per una delle statue commissionate a Domenico Parodi nel secondo decennio del Settecento dal Principe Eugenio di Savoia per il Palazzo del Belvedere Inferiore a Vienna. In particolare, questo foglio è messo in relazione al disegno D6783, presente in questa collezione, poiché il secondo corrisponde ad una fase progettuale iniziale di schizzo mentre il primo ad una molto più avanzata e che corrisponde quasi perfettamente alla realizzazione finale in marmo. Difatti il disegno in oggetto non presenta né la tipica acquerellatura usata dal Parodi per i progetti scultorei né una grande definizione nel tratto che caratterizza i disegni più compiuti, inoltre il soggetto differisce nella posa in maniera netta rispetto alla statua effettivamente realizzata.
Diana in veste di cacciatrice accompagnata da un cane
Codifica Iconclass (DESI)
48C2 scultura
92C373 Artemide 'potnia theroon', Signora delle Selve
Iscrizioni (ISR)
ISRL:
italiano
ISRT:
corsivo
ISRP:
Recto in basso a destra
ISRI:
Coll. S. Varni
ISRL:
numeri arabi
ISRT:
corsivo
ISRP:
Recto in alto a destra
ISRI:
N: 95 [cancellato]
Notizie storico-critiche (NSC)
Il disegno è stato identificato come preparatorio per una delle statue commissionate a Domenico Parodi nel secondo decennio del Settecento dal Principe Eugenio di Savoia per il Palazzo del Belvedere Inferiore a Vienna. In particolare, questo foglio è messo in relazione al disegno D6783, presente in questa collezione, poiché il secondo corrisponde ad una fase progettuale iniziale di schizzo mentre il primo ad una molto più avanzata e che corrisponde quasi perfettamente alla realizzazione finale in marmo. Difatti il disegno in oggetto non presenta né la tipica acquerellatura usata dal Parodi per i progetti scultorei né una grande definizione nel tratto che caratterizza i disegni più compiuti, inoltre il soggetto differisce nella posa in maniera netta rispetto alla statua effettivamente realizzata.
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
legato
Nome (ACQN):
M. Ighina Barbano, già collezione Santo Varni
Data acquisizione (ACQD):
1926
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
FTAN:
D4710
Citazione completa (BIL)
Milano 1996, pp. 99-102; Milano 2000, pp. 354-359; Milano 2004, pp. 174-187