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Figura panneggiata assisa

Musei di Strada Nuova
OGT
OGTD:
disegno
Autore (AUT)
AUTR:
disegnatore
AUTN:
Tavarone, Lazzaro
AUTA:
1556-1641
Inventario di museo o soprintendenza (INV)
INVN:
D 4663
INVC:
Gabinetto disegni e stampe di Palazzo Rosso
Cronologia (DT)
DTZG:
XVI-XVII
DTSI:
1556
DTSV:
ca
DTSF:
1641
DTSL:
ca
MTC
MTC:
matita nera
MTC:
gessetto bianco
MTC:
carta preparata rossa
Notizie storico-critiche (NSC)
L’assegnazione del disegno a Tavarone in inventario viene mitigata da Mario Bonzi con l’aggiunta di un punto interrogativo; il disegno è stato giustamente riconosciuto con sicurezza di Lazzaro Tavarone da Mary Newcome. Al primo elenco di sei disegni analoghi della raccolta del Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso da assegnare all’artista genovese indicati dalla studiosa (Newcome 1989, p. 37 n. 10), altri, conservati in diverse raccolte europee, son stati poi aggiunti dalla stessa Newcome, da Christel Thiem, da Lawrence Turčić e da chi scrive (cfr. Boccardo 1999, n. 32 per tutte le indicazioni a riguardo). E’ stata sempre la studiosa americana a avvicinare il secondo dei due disegni alle figure femminili – personificazioni di virtù o allegorie – dipinte agli angoli di due volte (loggia orientale, seriamente danneggiata, e salone) della villa Saluzzo poi Bombrini a Genova, dove Tavarone lavorò rispettivamente nel 1607 e nel 1614, ma, come ha già notato Giulia Fusconi (1992, p. 97, nota 12), nessuna di quelle immagini corrisponde puntualmente al disegno A questo proposito merita segnalare comunque che un altro disegno di questo genere, entrato modernamente nelle collezioni del Rijksmuseum di Amsterdam (inv. 1987:17), e raffigurante un’analoga Figura femminile assisa – che una opportuna doppia didascalia, credibilmente autografa dello stesso artista, identifica più precisamente come “Prontesa”, ovvero Prontezza, riconoscibile nella fiamma tenuta nella destra – è effettivamente il disegno preparatorio per l’immagine della più aulica Agilitas affrescata dal Tavarone nell’angolo nord-ovest della volta del salone della villa. (Boccardo in Boccardo, Priarone 2009, p. 28