L’assegnazione del disegno a Tavarone in inventario viene mitigata da Mario Bonzi con l’aggiunta di un punto interrogativo; il disegno è stato giustamente riconosciuto con sicurezza di Lazzaro Tavarone da Mary Newcome. Al primo elenco di sei disegni analoghi della raccolta del Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso da assegnare all’artista genovese indicati dalla studiosa (Newcome 1989, p. 37 n. 10), altri, conservati in diverse raccolte europee, son stati poi aggiunti dalla stessa Newcome, da Christel Thiem, da Lawrence Turčić e da chi scrive (cfr. Boccardo 1999, n. 32 per tutte le indicazioni a riguardo).
E’ stata sempre la studiosa americana a avvicinare il secondo dei due disegni alle figure femminili – personificazioni di virtù o allegorie – dipinte agli angoli di due volte (loggia orientale, seriamente danneggiata, e salone) della villa Saluzzo poi Bombrini a Genova, dove Tavarone lavorò rispettivamente nel 1607 e nel 1614, ma, come ha già notato Giulia Fusconi (1992, p. 97, nota 12), nessuna di quelle immagini corrisponde puntualmente al disegno
A questo proposito merita segnalare comunque che un altro disegno di questo genere, entrato modernamente nelle collezioni del Rijksmuseum di Amsterdam (inv. 1987:17), e raffigurante un’analoga Figura femminile assisa – che una opportuna doppia didascalia, credibilmente autografa dello stesso artista, identifica più precisamente come “Prontesa”, ovvero Prontezza, riconoscibile nella fiamma tenuta nella destra – è effettivamente il disegno preparatorio per l’immagine della più aulica Agilitas affrescata dal Tavarone nell’angolo nord-ovest della volta del salone della villa. (Boccardo in Boccardo, Priarone 2009, p. 28
In alto a sinistra: "N° 52", in basso: "Tavarone".
Sulla carta di controfondo, a destra: "N° 9.6. 126 [cancellato] Coll.ne S.V. Tavarone", più in basso, altra scritta tagliata illeggibile, in alto a sinistra: " N° : 28"
Notizie storico-critiche (NSC)
L’assegnazione del disegno a Tavarone in inventario viene mitigata da Mario Bonzi con l’aggiunta di un punto interrogativo; il disegno è stato giustamente riconosciuto con sicurezza di Lazzaro Tavarone da Mary Newcome. Al primo elenco di sei disegni analoghi della raccolta del Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso da assegnare all’artista genovese indicati dalla studiosa (Newcome 1989, p. 37 n. 10), altri, conservati in diverse raccolte europee, son stati poi aggiunti dalla stessa Newcome, da Christel Thiem, da Lawrence Turčić e da chi scrive (cfr. Boccardo 1999, n. 32 per tutte le indicazioni a riguardo).
E’ stata sempre la studiosa americana a avvicinare il secondo dei due disegni alle figure femminili – personificazioni di virtù o allegorie – dipinte agli angoli di due volte (loggia orientale, seriamente danneggiata, e salone) della villa Saluzzo poi Bombrini a Genova, dove Tavarone lavorò rispettivamente nel 1607 e nel 1614, ma, come ha già notato Giulia Fusconi (1992, p. 97, nota 12), nessuna di quelle immagini corrisponde puntualmente al disegno
A questo proposito merita segnalare comunque che un altro disegno di questo genere, entrato modernamente nelle collezioni del Rijksmuseum di Amsterdam (inv. 1987:17), e raffigurante un’analoga Figura femminile assisa – che una opportuna doppia didascalia, credibilmente autografa dello stesso artista, identifica più precisamente come “Prontesa”, ovvero Prontezza, riconoscibile nella fiamma tenuta nella destra – è effettivamente il disegno preparatorio per l’immagine della più aulica Agilitas affrescata dal Tavarone nell’angolo nord-ovest della volta del salone della villa. (Boccardo in Boccardo, Priarone 2009, p. 28
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
legato
Nome (ACQN):
Mary Ignina Barbano (già collezione Santo Varni)
Data acquisizione (ACQD):
1926
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
FTAN:
D4663
Citazione completa (BIL)
Newcome 1981, p. 46; Fusconi 1992, p. 97 nota 12; Boccardo 1999, n. 32; Boccardo, Priarone 2009, scheda 10b p. 28