Santa Maria Maddalena addita alla Santissima Trinità le anime purganti
Inventario di museo o soprintendenza (INV)
INVN:
D4512
INVC:
Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso
Cronologia (DT)
DTZS:
ultimo quarto
DTZG:
XVII
DTSI:
1685
DTSV:
ca
DTSF:
1695
DTSL:
ca
MTC
MTC:
penna e inchiostro
MTC:
pennello e inchiostro acquarellato
MTC:
matita nera
Notizie storico-critiche (NSC)
"La facilità in questo suo modo di disegnare non gli fu meno comune, che quella del dipingere. Quindi egli fece tanti disegni; che. oltre agli'inceneriti nell'incendio della casa, che furono i più; ed oltre a quelli, che si trovano presso i Pittori della città, e i forestieri; gli Eredi ne conservano tanti, che sorpassano i quattromila. E la meraviglia si è, che in sì copioso numero non s'incontra mai in una cosa d'invenzione simile ad altra delle già di lui disegnate": così descrive la facilità di invenzione di Domenico il biografo Ratti (Ratti 1769, p. 48). E così si spiega la facilità con cui Piola compone i suoi progetti, riproponendo qui - siamo forse tra la fine degli anni ottanta e gli anni novanta - in diverse combinazioni in un turbinio ascensionale barocco, elementi che ritroviamo in altre sue pale precedenti: la Santa Maddalena di Laigueglia, commissionata nel 1676, in cui troviamo le stesse diagonali compositive, e la Santissima Trinità accoglie l'intercessione della Madonna e dei Santi Giuseppe e Francesco per le anime purganti di Bastia, verso il 1679, dove l'artista risolve il tema delle anime purganti entro un analogo vortice di nubi e luce. I caratteri del disegno in esame, dai tratti spezzati, con rapide e sintetiche geometrizzazioni dei volti, non sono d'altra parte lontani da un foglio ritenuto tardo come il Riposo della Sacra Famiglia del Louvre (Inv. 9626). (Priarone 2017, pp. 178-179)
Tipo scheda (TSK)
D
Livello ricerca (LIR)
I
Codice univoco (NCT)
Codice regione (NCTR):
07
Ente schedatore (ESC)
Comune di Genova
Ente competente (ECP)
S236
OGT
OGTD:
disegno
Titolo (SGTT)
Santa Maria Maddalena addita alla Santissima Trinità le anime purganti
Altre localizzazioni geografico-amministrative (LA)
PRCM:
collezione Santo Varni
TCL:
luogo di provenienza
Cronologia (DT)
DTZS:
ultimo quarto
DTZG:
XVII
DTSI:
1685
DTSV:
ca
DTSF:
1695
DTSL:
ca
Autore (AUT)
AUTR:
disegnatore
AUTN:
Piola, Domenico
AUTA:
1628-1703
MTC
MTC:
penna e inchiostro
MTC:
pennello e inchiostro acquarellato
MTC:
matita nera
Misure (MIS)
MISU:
mm
MISA:
289
MISL:
193
Iscrizioni (ISR)
ISRP:
sul recto
ISRI:
a sinistra, in basso "D. Piola"
a destra, "38"
Notizie storico-critiche (NSC)
"La facilità in questo suo modo di disegnare non gli fu meno comune, che quella del dipingere. Quindi egli fece tanti disegni; che. oltre agli'inceneriti nell'incendio della casa, che furono i più; ed oltre a quelli, che si trovano presso i Pittori della città, e i forestieri; gli Eredi ne conservano tanti, che sorpassano i quattromila. E la meraviglia si è, che in sì copioso numero non s'incontra mai in una cosa d'invenzione simile ad altra delle già di lui disegnate": così descrive la facilità di invenzione di Domenico il biografo Ratti (Ratti 1769, p. 48). E così si spiega la facilità con cui Piola compone i suoi progetti, riproponendo qui - siamo forse tra la fine degli anni ottanta e gli anni novanta - in diverse combinazioni in un turbinio ascensionale barocco, elementi che ritroviamo in altre sue pale precedenti: la Santa Maddalena di Laigueglia, commissionata nel 1676, in cui troviamo le stesse diagonali compositive, e la Santissima Trinità accoglie l'intercessione della Madonna e dei Santi Giuseppe e Francesco per le anime purganti di Bastia, verso il 1679, dove l'artista risolve il tema delle anime purganti entro un analogo vortice di nubi e luce. I caratteri del disegno in esame, dai tratti spezzati, con rapide e sintetiche geometrizzazioni dei volti, non sono d'altra parte lontani da un foglio ritenuto tardo come il Riposo della Sacra Famiglia del Louvre (Inv. 9626). (Priarone 2017, pp. 178-179)