Analogamente a molti dei fogli provenienti dall’acquisto effettuato dal Comune di Genova dallo scultore Norberto Montecucco nel 1899, anche questo vennero registrati nell’Inventario del Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso, senza attribuzione ma con solo un riferimento al XIX secolo, ancorché riconoscendo trattarsi, di una «figura seicentesca». Il disegno è accomunato per lo stesso soggetto ad un altro foglio presente nella collezione (Inv. D 3138), e raffigurano un uomo di spalle che si appoggia col braccio sinistro a qualcosa – una staccionata o un parapetto inclinato? – che non è meglio definita, e proprio per via delle relazioni che intercorrono, costituiscono un interessante documento della prassi lavorativa di Scorza in campo grafico. Da un lato, infatti, pur essendo la figura colta nello stesso atteggiamento, cambia la scala; dall’altro mentre testa, busto e braccio sono praticamente identici, muta la postura delle gambe che, nel foglio più piccolo sono incrociate. Uno studio reiterato, nelle stesse proporzioni ma con più varianti, si riscontra anche in un altro foglio della raccolta di Palazzo Rosso, sicché è ulteriormente comprovato lo studio dal vero di figure, che una volta delineate e rifinite a tavolino, dovevano venire poi “riutilizzate” inserendole in composizioni più grandi, come analoghi casi dimostrano. (Boccardo in Boccardo, Priarone 2017, p. 64)
Analogamente a molti dei fogli provenienti dall’acquisto effettuato dal Comune di Genova dallo scultore Norberto Montecucco nel 1899, anche questo vennero registrati nell’Inventario del Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso, senza attribuzione ma con solo un riferimento al XIX secolo, ancorché riconoscendo trattarsi, di una «figura seicentesca». Il disegno è accomunato per lo stesso soggetto ad un altro foglio presente nella collezione (Inv. D 3138), e raffigurano un uomo di spalle che si appoggia col braccio sinistro a qualcosa – una staccionata o un parapetto inclinato? – che non è meglio definita, e proprio per via delle relazioni che intercorrono, costituiscono un interessante documento della prassi lavorativa di Scorza in campo grafico. Da un lato, infatti, pur essendo la figura colta nello stesso atteggiamento, cambia la scala; dall’altro mentre testa, busto e braccio sono praticamente identici, muta la postura delle gambe che, nel foglio più piccolo sono incrociate. Uno studio reiterato, nelle stesse proporzioni ma con più varianti, si riscontra anche in un altro foglio della raccolta di Palazzo Rosso, sicché è ulteriormente comprovato lo studio dal vero di figure, che una volta delineate e rifinite a tavolino, dovevano venire poi “riutilizzate” inserendole in composizioni più grandi, come analoghi casi dimostrano. (Boccardo in Boccardo, Priarone 2017, p. 64)
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
acquisto
Nome (ACQN):
N. Montecucco
Data acquisizione (ACQD):
1899
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
FTAN:
D3140
Bibliografia (BIB)
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
P. Boccardo / M. Priarone
BIBD:
2017
BIBN:
scheda 18b p. 62
Citazione completa (BIL)
P. Boccardo, M. Priarone, Sinibaldo Scorza (1589-1631), Genova, Sagep, 2017