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Figura virile inginocchiata

Musei di Strada Nuova
OGT
OGTD:
disegno
Autore (AUT)
AUTR:
disegnatore
AUTN:
Tavarone, Lazzaro
AUTA:
1556-1641
Inventario di museo o soprintendenza (INV)
INVN:
D 3015
INVC:
Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso
Cronologia (DT)
DTZG:
XVI-XVII
DTSI:
1556
DTSV:
post
DTSF:
1641
DTSL:
ante
MTC
MTC:
carboncino
MTC:
gessetto bianco
MTC:
carta preparata rossa
Notizie storico-critiche (NSC)
Allievo e collaboratore di Luca Cambiaso, il più importante artista attivo a Genova nella seconda metà del Cinquecento, Tavarone entra molto giovane nella bottega del maestro e nel 1583 lo segue in Spagna alla corte di Filippo II, lavorando alla decorazione a fresco del monastero dell’Escorial. Tornato a Genova nel 1592, prosegue la sua attività soprattutto come frescante, decorando dimore dell’aristocrazia cittadina con cicli pittorici smaglianti di colori, con riquadri figurati, cornici in finto stucco, allegorie e grottesche. Tra i suoi numerosi disegni preparatori si distinguono per originalità i grandi fogli su carta tinta in rosso, in cui studi a figura intera sono delineati e ombreggiati a matita nera e successivamente lumeggiati a gessetto bianco: di questa tipologia grafica, lontana dai fogli a penna e inchiostro del maestro Cambiaso, le collezioni genovesi conservano il nucleo più consistente. La critica vi ha ravvisato l’influenza della prassi disegnativa fiorentina, sia nell’uso delle carte tinte, sia nell’accademica esercitazione sulla figura umana. Si tratta di carte usate in bottega come modelli di repertorio da recuperare nel tempo, riproposti più volte sui soffitti dipinti, anche a distanza di anni, con minimi riadattamenti nei dettagli e negli attributi. (Priarone, 2021).