Veduta di Carignano e studi di figure e animali \ Due paesaggi e una chioccia
Inventario di museo o soprintendenza (INV)
INVN:
D 2947
INVC:
Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso
Cronologia (DT)
DTZG:
XVII-XVIII
DTSI:
1668
DTSV:
post
DTSF:
1738
DTSL:
ante
MTC
MTC:
carta bianca
MTC:
penna e inchiostro
Notizie storico-critiche (NSC)
In questo foglio Tavella appunta dal vero una veduta della città di Genova, precisamente della collina di Carignano, giustamente celebre, insieme ad un’altra Veduta della valletta Cambiaso in Albaro (inv. 2948), per la freschezza e la grande attenzione al dettaglio dei singoli edifici. Nel presente disegno si individua chiaramente il retro della basilica di Carignano vista secondo una direttrice da nord est verso sud ovest, e una serie di edifici di villa; al centro del foglio è poi lo schizzo della copertura di un edificio ecclesiastico in cui è forse possibile riconoscere la chiesa di Santa Maria della Pace (ora distrutta) e infine, in primo piano, sono alcuni studi dal vero di gruppi di figure e animali, che rimandano alla tradizione primo seicenteschi locale degli studi naturalistici su carta di Sinibaldo Scorza.
Nel secondo caso il punto di stazione dell’osservatore è stato identificato con la villa Bertollo, che domina l’odierna piazza Leonardo da Vinci: si riconosce sull’estrema destra la chiesa di Santa Maria del Prato vista dall’abside e, procedendo verso il levante, diverse ville d’Albaro con la loro caratteristica architettura, alcune ancora con le torre quattro-cinquecentesche, in un paesaggio di orti e giardini che degrada dolcemente verso il mare.
Veduta di Carignano e studi di figure e animali \ Due paesaggi e una chioccia
Notizie storico-critiche (NSC)
In questo foglio Tavella appunta dal vero una veduta della città di Genova, precisamente della collina di Carignano, giustamente celebre, insieme ad un’altra Veduta della valletta Cambiaso in Albaro (inv. 2948), per la freschezza e la grande attenzione al dettaglio dei singoli edifici. Nel presente disegno si individua chiaramente il retro della basilica di Carignano vista secondo una direttrice da nord est verso sud ovest, e una serie di edifici di villa; al centro del foglio è poi lo schizzo della copertura di un edificio ecclesiastico in cui è forse possibile riconoscere la chiesa di Santa Maria della Pace (ora distrutta) e infine, in primo piano, sono alcuni studi dal vero di gruppi di figure e animali, che rimandano alla tradizione primo seicenteschi locale degli studi naturalistici su carta di Sinibaldo Scorza.
Nel secondo caso il punto di stazione dell’osservatore è stato identificato con la villa Bertollo, che domina l’odierna piazza Leonardo da Vinci: si riconosce sull’estrema destra la chiesa di Santa Maria del Prato vista dall’abside e, procedendo verso il levante, diverse ville d’Albaro con la loro caratteristica architettura, alcune ancora con le torre quattro-cinquecentesche, in un paesaggio di orti e giardini che degrada dolcemente verso il mare.