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Progetto di decorazione di volta

Musei di Strada Nuova
OGT
OGTD:
disegno
Autore (AUT)
AUTR:
disegnatore
AUTN:
Tavarone, Lazzaro
AUTA:
1556-1641
Inventario di museo o soprintendenza (INV)
INVN:
D 2935; D 1756
INVC:
Gabinetto disegni e stampe di Palazzo Rosso
Cronologia (DT)
DTZG:
XVI-XVII
DTSI:
1556
DTSV:
post
DTSF:
1641
DTSL:
ante
MTC
MTC:
penna e inchiostro
MTC:
pennello e inchiostro acquarellato
MTC:
biacca
MTC:
carta cerulea
MTC:
matita nera
Notizie storico-critiche (NSC)
Il disegno raffigura una porzione di un progetto di decorazione a fresco della volta di una sala: nella lunetta è rapidamente accennato un soggetto bellico, nella vela soprastante un medaglione circolare; sui pennacchi a lato le due figure di armati all'antica sono lasciate ad un diverso livello di finitura, mentre sul vertice della vela una coppia di putti è ai piedi di un terzo che suona uno strumento a corde; la cornice soprastante, che doveva correre intorno alla scena destinata ad occupare la parte centrale della volta, risulta costituita di due fasce, una a riquadri e cartelle figurate, l'altra a mensole. Come è già stato reso noto, l’attuale grande disegno è stato ricomposto nell’anno 2000 riunendo due fogli, entrambi provenienti dalla collezione Durazzo, che proprio in seguito alla separazione erano stati attribuiti a due diverse mani: Lazzaro Tavarone e Giulio Benso. L’articolata struttura decorativa prevista nell’insieme, per quanto assomigli a certe soluzioni del Benso, è del tutto corrispondente a quelle affrescate dal Tavarone in particolare nel corso del secondo e terzo decennio del Seicento. Rispetto ad altri esempi del genere vergati dall’artita – conservati all'Art Institute di Chicago (inv. 22.321 e 22.2247); al Metropolitan Museum di New York (inv. 52.570.124); al Musée des Arts Decoratifs di Parigi (inv. 1288) e alla National Gallery di Washington (inv. 2000.24.1) – questo non solo è più grande ma la ricomposizione ha permesso di leggere l’indicazione di committenza vergata sul retro: «per la Sala del S.r Leonardo Catanio». Poiché si sa che nel 1622 Leonardo Cattaneo, figlio di Luca Grillo, impegnava Bartolomeo Bianco per il rifacimento del pian di sala della sua dimora, che corrisponde all’attuale civico 1 di piazza Grillo Cattaneo, si può dedurre, considerati gli aspetti stilistici, che la stesura del progetto abbia seguito di poco quella data, ovvero sia più o meno coeva all'articolata intelaiatura degli affreschi nel palazzo oggi Cattaneo Adorno di via Garibaldi, che Tavarone eseguì nel 1624. (Boccardo, Priarone 2009, p. 42)