Il disegno, a matita nera e gessetto bianco su carta tinta in rosso, insieme ad un secondo (inv. D 2921) tratteggiato con la medesima tecnica, sono stati attribuiti a Lazzaro Tavarone da Mary Newcome, che li ha riconosciuti quali studi di dettaglio per gli affreschi realizzati dal pittore nel 1612 (Soprani, Ratti 1768, p. 148; Algeri 1975) sulla volta del presbiterio della chiesa di Santa Maria delle Vigne: il giovane assiso con cappello a larga falda, dovrebbe infatti riconoscersi nell’analogo personaggio sulla sinistra del riquadro con il Matrimonio della Vergine nella chiesa genovese, mentre la donna tratteggiata a mezzo busto e ricoperta da un ricco manto panneggiato (D 2933) è molto simile alla Sant’Anna del riquadro raffigurante la Circoncisione (Newcome 1981, pp. 45-46). Le figure dipinte dall’artista alle Vigne differiscono in parte, nella postura, dai relativi progetti grafici, ma ciò non è inconsueto nella prassi operativa del Tavarone, che realizza spesso studi, probabilmente dal vero, da utilizzare poi più volte, e con variazioni, sulle volte affrescate, quasi fossero un generico repertorio di modelli cui attingere nel tempo (cfr. Newcome 1982, p. 35): una figura simile nella postura al Giovane assiso di Palazzo Rosso (D 2921), infatti, è dipinta ancora nel catino absidale raffigurante San Lorenzo indica i poveri al prefetto Valeriano della cattedrale di San Lorenzo (1622). (Priarone in Boccardo, Priarone 2009, pp. 18-20)
Il disegno, a matita nera e gessetto bianco su carta tinta in rosso, insieme ad un secondo (inv. D 2921) tratteggiato con la medesima tecnica, sono stati attribuiti a Lazzaro Tavarone da Mary Newcome, che li ha riconosciuti quali studi di dettaglio per gli affreschi realizzati dal pittore nel 1612 (Soprani, Ratti 1768, p. 148; Algeri 1975) sulla volta del presbiterio della chiesa di Santa Maria delle Vigne: il giovane assiso con cappello a larga falda, dovrebbe infatti riconoscersi nell’analogo personaggio sulla sinistra del riquadro con il Matrimonio della Vergine nella chiesa genovese, mentre la donna tratteggiata a mezzo busto e ricoperta da un ricco manto panneggiato (D 2933) è molto simile alla Sant’Anna del riquadro raffigurante la Circoncisione (Newcome 1981, pp. 45-46). Le figure dipinte dall’artista alle Vigne differiscono in parte, nella postura, dai relativi progetti grafici, ma ciò non è inconsueto nella prassi operativa del Tavarone, che realizza spesso studi, probabilmente dal vero, da utilizzare poi più volte, e con variazioni, sulle volte affrescate, quasi fossero un generico repertorio di modelli cui attingere nel tempo (cfr. Newcome 1982, p. 35): una figura simile nella postura al Giovane assiso di Palazzo Rosso (D 2921), infatti, è dipinta ancora nel catino absidale raffigurante San Lorenzo indica i poveri al prefetto Valeriano della cattedrale di San Lorenzo (1622). (Priarone in Boccardo, Priarone 2009, pp. 18-20)
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
legato
Nome (ACQN):
Marcello Durazzo
Data acquisizione (ACQD):
1848
Luogo acquisizione (ACQL):
Genova
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
FTAN:
D2933
Citazione completa (BIL)
Binghamton 1972, p. 5; Newcome 1981, p. 45; Boccardo 1999, n. 32; Nepi in "Luca Cambiaso" 2007, p. 434; Boccardo, Priarone 2009, scheda 6c p. 18
Specifiche di accesso ai dati (ADS)
Profilo di accesso (ADSP):
1
Motivazione (ADSM):
scheda contenente dati liberamente accessibili
Compilazione (CMP)
Data (CMPD):
2023
Nome (CMPN):
Pilosu, G.
Referente scientifico (RSR)
M. Priarone
Osservazioni (OSS)
Dal retro è stato staccato in corso di restauro un secondo disegno, già incollato dal collezionista Marcello Durazzo.