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Orso

Musei di Strada Nuova
OGT
OGTD:
disegno
Autore (AUT)
AUTR:
disegnatore
AUTN:
Scorza, Sinibaldo
AUTA:
1589-1631
Inventario di museo o soprintendenza (INV)
INVN:
D 2879
INVC:
Gabinetto disegni e stampe di Palazzo Rosso
Cronologia (DT)
DTZS:
prima metà
DTZG:
XVII
DTSI:
1589
DTSV:
post
DTSF:
1631
DTSL:
ante
MTC
MTC:
carta bianca con filigrana
MTC:
penna e inchiostro
Notizie storico-critiche (NSC)
Caratterizzato dal dettaglio naturalistico ancorché un po' macabro della mandibola in primo piano - certo resto di un pasto dell'animale - quest'orso dall'aria per nulla pacifica, come altri animali feroci o esotici rappresentati da Sinibaldo Scorza, deve essere stato ritratto dall'artista certo dal vivo, ma nell'ambito di qualche serraglio del tempo. E questo non solo per il fatto che nell'Appennino ligure gli orsi non sono più presenti dal Medioevo, ma ancora più per il piccolo novero di fogli illustranti questo genere di plantigradi conservati a Cracovia - alcuni anche a matita rossa - dove un disegno è addirittura dedicato a due cuccioli addormentati (MNK inv. XV Rr. 670). (Boccardo in Boccardo, Priarone, p. 96)

Persona