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Paesaggio agreste

Musei di Strada Nuova
OGT
OGTD:
disegno
Autore (AUT)
AUTS:
attribuito
AUTR:
disegnatore
AUTN:
Scorza, Sinibaldo
AUTA:
1589-1631
Inventario di museo o soprintendenza (INV)
INVN:
D 2875
INVC:
Gabinetto disegni e stampe di Palazzo Rosso
Cronologia (DT)
DTZS:
prima metà
DTZG:
XVII
DTSI:
1589
DTSV:
post
DTSF:
1631
DTSL:
ante
MTC
MTC:
penna e inchiostro
Notizie storico-critiche (NSC)
Il foglio è stato registrato nell’Inventario corrente del Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso, risalente al 1940, come autografo di Sinibaldo Scorza e proveniente dall’acquisto, concluso nel 1888, di un centinaio di disegni dagli eredi dello scultore Santo Varni. Tuttavia per quanto l’anno precedente nel catalogo di vendita della collezione dell’artista siano sommariamente menzionati ben settantotto disegni di Scorza, tra cui per l’appunto quattro Paesaggi (cfr. Catalogo 1887, nn. 1042, 1046, 1047, 1107), nel precedente inventario delle civiche raccolte, compilato una decina di anni più tardi, risulta registrato un solo foglio con attribuzione a Scorza, ma raffigurante due animali e non un Paesaggio. Chi scrive ha proposto che quello qui illustrato sia ispirato a Borgo Fornari, località situata lungo uno dei percorsi che da Genova porta a Voltaggio, paese natale di Scorza: c’è una vaga somiglianza in effetti tra l’aguzza collina alle spalle dei casolari raffigurati e lo sperone su cui restano le rovine del castello Spinola di Borgo Fornari se lo si guarda da nord. Tuttavia se già Mary Newcome definiva questo disegno molto rifinito, rimandando quale confronto alla grafica del toscano, di poco più anziano del voltaggino, Remigio Cantagallina (1582/3-1656), il paragone con le altre vedute di paesi dell’artista, per lo più conservate a Cracovia e in parte ancora da identificare (a riguardo cfr. Romanengo 2017, pp. 43-44, nota 28; e con l’occasione si segnala che quella che Anna Orlando 2017, p. 38 identifica come Veduta di Roma con il Tevere, è stata pubblicata nel 2012 come Veduta delle case di Gavi lungo il Lemme: cfr. M. Newcome in Chicago 2012, n. 79), permette di notare in quelle una ben maggiore e definita precisione topografica, e nel contempo un aspetto più da schizzo di sovente nemmeno portato a termine in tutti i dettagli ben diverso dalla compiutezza già osservata dalla Newcome. Nonostante i giudizi unanimi finora espressi negli studi, quindi, allo stato attuale delle conoscenze questo è il disegno meno coerente rispetto a quelli di Sinibaldo Scorza presenti nelle collezioni del Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso. (Boccardo in Boccardo, Priarone 2017, pp. 116-117).

Persona