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Due struzzi

Musei di Strada Nuova
OGT
OGTD:
disegno
Autore (AUT)
AUTR:
disegnatore
AUTN:
Scorza, Sinibaldo
AUTA:
1589-1631
Inventario di museo o soprintendenza (INV)
INVN:
D 2861
INVC:
Gabinetto disegni e stampe di Palazzo Rosso
Cronologia (DT)
DTZS:
prima metà
DTZG:
XVII
DTSI:
1589
DTSV:
post
DTSF:
1631
DTSL:
ante
MTC
MTC:
Matita rossa
MTC:
carta bianca con filigrana
MTC:
matita nera
Notizie storico-critiche (NSC)
Per rappresentare questi Due struzzi che sono tra i pochi animali esotici che figurano nel fondo Scorza del Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso, l'artista ha scelto di usare la matita rossa e la matita nera, dove la prima serve a rendere l'epidermide nuda della testa, del collo e delle zampe dei due volatili e la seconda il loro scuro piumaggio. Struzzi corrispondenti a quello disegnato perfettamente di profilo sulla destra del foglio si ritrovano in almeno due versioni del soggetto "Orfeo incanta gli animali" di Scorza, ma si tratta in entrambi i casi di un animale isolato, non di una coppia. Questo dettaglio induce a credere che i "Due struzzi" rappresentati sul foglio siano stati colti dal vero, cioè che l'artista abbia avuto occasione di osservare i due animali in quella precisa postura in qualche serraglio a Genova o più facilmente quando fu a Torino o a Roma. Merita segnalare che uno struzzo di profilo, del tutto analogo a quello delineato da Scorza, compare anche nell'"Entrata degli animali nell'arca" di Giovanni Benedetto Castiglione che appartiene alla collezione Pallavicini a Roma; come pure nell'"Orfeo incanta gli animali" dello stesso artista, e conservato nella stessa raccolta: in quest'ultimo dipinto, per altro, si ritrovano altri animali raffigurati dallo scorza, sicché non si può escludere che il più giovane artista si sia potuto giovare della grafica del voltaggino. (Boccardo in Boccardo, Priarone 2017, p. 104)

Persona