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Due figure assise e due intente a far legna

Musei di Strada Nuova
OGT
OGTD:
disegno
Autore (AUT)
AUTR:
disegnatore
AUTN:
Magnasco, Alessandro
AUTA:
1667-1749
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Due figure assise e due intente a far legna
SGT
SGTI:
figure maschili
Inventario di museo o soprintendenza (INV)
INVN:
D 2462
INVC:
Gabinetto disegni e stampe di Palazzo Rosso
Cronologia (DT)
DTZG:
XVII-XVIII
DTSI:
1667
DTSV:
ca
DTSF:
1749
DTSL:
ca
MTC
MTC:
penna e inchiostro
MTC:
carta beige contro fondata
MTC:
pennello e inchiostro acquarellato
MTC:
biacca
Notizie storico-critiche (NSC)
Il disegno, assieme ad altri due sempre della collezione di dei Musei di Strada Nuova, è stato recentemente restaurato e proviene dal legato di Marcello Durazzo (1848); l'opera fa parte di quella produzione grafica di Magnasco finalizzata alla realizzazione di figure da inserire, singolarmente o in gruppi, all'interno di quadri di paesaggio, si tratta quindi di modelli da trasporre su tela. E' questo quindi un esempio dell'attività del Magnasco come "figurista" e della sua collaborazione con altri artisti come Clemente Spera, Antonio Francesco Perruzini e Antonio Tavella. In questo disegno gli elementi paesaggistici sono quasi assenti, solo accennati rapidamente, ma efficaci nel definire i piani e la profondità, infatti il tratto grafico di questi elementi e delle figure umane è caratterizzato da una chiara definizione di linee e volumi. Questo disegno, seppur funzionale per altre realizzazioni di diversa tecnica, risulta efficace come opera autonoma e mostra come il Lissandrino abbia utilizzato direttamente il pennello adottando ora un tratto sottile, ora più spesso e acquarellato, utilizzando anche la biacca per illuminare figure e dettagli.

Persona