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Ritratto virile

Musei di Strada Nuova
OGT
OGTD:
disegno
Autore (AUT)
AUTR:
disegnatore
AUTN:
Leoni Ottavio
AUTA:
1578-1630
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Ritratto virile
Codifica Iconclass (DESI)
61B
Titolo (SGTT)
Gentiluomo con pizzetto e baffi all'insù
SGT
SGTI:
ritratto
Inventario di museo o soprintendenza (INV)
INVN:
D2443
INVC:
Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso
Cronologia (DT)
DTZS:
prima metà
DTM:
bibliografia
DTZG:
XVII
DTSI:
1607
DTSV:
ca
DTSF:
1612
DTSL:
ca
MTC
MTC:
gesso bianco
MTC:
carta azzurra
MTC:
pietra nera
Notizie storico-critiche (NSC)
Il fondo di ritratti su carta cerulea di Ottavio Leoni (Roma 1578-1630) conservato nelle collezioni civiche genovesi conta ben 50 fogli ed è certamente di grande rilievo per qualità e per varietà cronologica: si tratta, infatti, di disegni di alto livello esecutivo, la cui realizzazione si può scalare nell’arco di tutta la carriera di ritrattista del maestro. Assai vario è anche il ventaglio di personaggi che i ritratti documentano: un vivissimo spaccato della società romana di inizio Seicento. La ricerca storico-artistica e le scritte sui fogli (alcune autografe, altre collezionistiche, talora sbiadite e tagliate) hanno permesso in alcuni casi di dare un nome alle figure "fotografate" da Leoni: è il caso, tra i nobili, del Marchese Paris Pinelli (D2414), di Vincenzo Gonzaga, Duca di Mantova (D2440), o ancora di Alessandro VII Sforza (1572-1631) Duca di Segni (inv. D2422), figlio di Federico II Sforza e Beatrice Orsini; o tra i prelati, del giovane Monsignor Gerolamo Grimaldi (1597-1685), il futuro cardinale di Trinità dei Monti (inv. D2434). Un elegante passepartout di carta azzurra con profilo dorato caratterizza tutto il fondo, che ha un’interessante storia collezionistica: alcuni dei fogli, infatti, legati alla città nel 1848 dal nobile Marcello Durazzo, recano la scritta “Ulisse Aldrovandi 1799”, indicazione di una precedente provenienza dalle raccolte del conte Ulisse (1769-1826) della famiglia Aldrovandi Marescotti di Bologna, mecenate, accademico, dilettante di pittura, collezionista di grafica e libri d’arte (Priarone 2021). Recentemente Beranrdina Sani (2021) ha proposto di identificare l'uomo qui ritratto con Viriginio Cesarini, ma tale ipotesi sembra vada scartata per una somiglianza troppo vaga con l'esponente della famiglia Cesarini, del quale al contrario sono note diverse effigi.

Persona