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Ritratto di Ludovico Bonelli

Musei di Strada Nuova
OGT
OGTD:
disegno
Autore (AUT)
AUTR:
disegnatore
AUTN:
Leoni Ottavio
AUTA:
1578-1630
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Ritratto di Ludovico Bonelli
Titolo (SGTT)
Ritratto di Ludovico Bonelli
SGT
SGTI:
ritratto
Inventario di museo o soprintendenza (INV)
INVN:
D2416
INVC:
Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso
Cronologia (DT)
DTM:
bibliografia
DTZG:
XVII
DTSI:
1605
DTSV:
ca
DTSF:
1608
DTSL:
ca
MTC
MTC:
gesso bianco
MTC:
carta cerulea
MTC:
pietra nera
Notizie storico-critiche (NSC)
Il fondo di ritratti su carta cerulea di Ottavio Leoni (Roma 1578-1630) conservato nelle collezioni civiche genovesi conta ben 50 fogli ed è certamente di grande rilievo per qualità e per varietà cronologica: si tratta, infatti, di disegni di alto livello esecutivo, la cui realizzazione si può scalare nell’arco di tutta la carriera di ritrattista del maestro. Assai vario è anche il ventaglio di personaggi che i ritratti documentano: un vivissimo spaccato della società romana di inizio Seicento. La ricerca storico-artistica e le scritte sui fogli (alcune autografe, altre collezionistiche, talora sbiadite e tagliate) hanno permesso in alcuni casi di dare un nome alle figure "fotografate" da Leoni: è il caso, tra i nobili, del Marchese Paris Pinelli (D2414), di Vincenzo Gonzaga, Duca di Mantova (D2440), o ancora di Alessandro VII Sforza (1572-1631) Duca di Segni (inv. D2422), figlio di Federico II Sforza e Beatrice Orsini; o tra i prelati, del giovane Monsignor Gerolamo Grimaldi (1597-1685), il futuro cardinale di Trinità dei Monti (inv. D2434). Un elegante passepartout di carta azzurra con profilo dorato caratterizza tutto il fondo, che ha un’interessante storia collezionistica: alcuni dei fogli, infatti, legati alla città nel 1848 dal nobile Marcello Durazzo, recano la scritta “Ulisse Aldrovandi 1799”, indicazione di una precedente provenienza dalle raccolte del conte Ulisse (1769-1826) della famiglia Aldrovandi Marescotti di Bologna, mecenate, accademico, dilettante di pittura, collezionista di grafica e libri d’arte (Priarone 2021). Il foglio in esame proviene dunque dalle collezioni Aldrovandi e poi Durazzo e ritrae Don Ludovico Bonelli (per il quale si veda da ultimo Primarosa 2017, cat. 94, che ipotizza una datazione tra il 1605 e il 1608, data di morte del Bonelli).

Persona