Anonimo nell'inventario Durazzo, il disegno viene oggi ascritto a Guercino, a partire dall'attribuzione, allora ancora dubitativa, di Mario Bonzi. Il soggetto di genere, "Soldati che contano denari", non trova al momento corrispondenze all'interno della produzione pittorica dell'artista, mentre se ne conoscono due diverse copie sempre a disegno, conservate all'Albertina di Vienna (inv. 2370) e alla Pinacoteca di Brera (inv. 340/ID), entrambe attribuite al cosiddetto "Falsario del Guercino", un imitatore settecentesco del maestro. (BOCCARDO, 1992)
Altre localizzazioni geografico-amministrative (LA)
PRCD:
Legato Marcello Durazzo 1848
TCL:
luogo di provenienza
Cronologia (DT)
DTZS:
primo quarto
DTZG:
XVII
DTSI:
1620
DTSV:
ca
DTSF:
1629
DTSL:
ca
Autore (AUT)
AUTR:
disegnatore
AUTN:
Guercino, Barbieri Giovanni Francesco
AUTA:
1591-1666
MTC
MTC:
carta bianca con filigrana
MTC:
penna e inchiostro
Misure (MIS)
MISU:
mm
MISA:
210
MISL:
275
Iscrizioni (ISR)
ISRP:
Sul recto
ISRI:
Lungo il margine inferiore, a sinistra: "Rac.ta Durazzo", al centro: "N. 80"
Notizie storico-critiche (NSC)
Anonimo nell'inventario Durazzo, il disegno viene oggi ascritto a Guercino, a partire dall'attribuzione, allora ancora dubitativa, di Mario Bonzi. Il soggetto di genere, "Soldati che contano denari", non trova al momento corrispondenze all'interno della produzione pittorica dell'artista, mentre se ne conoscono due diverse copie sempre a disegno, conservate all'Albertina di Vienna (inv. 2370) e alla Pinacoteca di Brera (inv. 340/ID), entrambe attribuite al cosiddetto "Falsario del Guercino", un imitatore settecentesco del maestro. (BOCCARDO, 1992)